Iscriviti alla Caccia ai Tesori Arancioni ad Ardesio!
Ti aspettiamo domenica 5 ottobre 2025 per divertirci insieme nel borgo!
«Per provare a capirci qualcosa dei luoghi bisognerebbe sempre guardarli dall’alto», diceva qualcuno che sapeva di geografia. Ad Ardesio, Alta Valseriana, di recente insignito della Bandiera Arancione TCI , viene facile. Dalla contrada Cacciamali, 1033 metri sul versante orientale del Monte Secco, vedi il corso del Serio, riconosci tre chiese e altrettanti campanili, la strada provinciale, il centro storico con le strade strette e tetti di coccio, un campo da calcio, prati e capannoni. «Pòta, arda che bèl!», esclama Antonio Delbuono, consigliere comunale. È orgoglioso di Ardesio, e come lui lo sono tutti quelli – studenti e sacerdoti, imprenditori e politici, pensionati e persino turisti –con cui capita di parlare in due giorni spesi a raccogliere storie e fare domande. Tutti. Altrove non capita spesso.
Fin dagli anni Sessanta le vallate delle Prealpi Orobie sono state seminate di palazzine di seconde case che altrove deturpano il paesaggio, ma qui il paese è stato risparmiato. «Siamo a 600 metri d’altitudine, in inverno prendiamo giusto un paio d’ore di sole, ma questo alla fine si è rivelato un vantaggio: il paese è rimasto quello che era, lo abita e lo frequenta gente che ci tiene davvero. E poi è più bello senza case vuote per 11 mesi».

Ma non è tanto la bellezza, di paesi belli in Italia ce ne sono tanti, quanto quell’essere vissuto da “gente che ci tiene davvero” a far la differenza. «è tutta colpa della Pro Loco», scherza Milena Pezzoli, 40 anni, assessore alla Cultura. «Il fatto è che qui da piccoli cresciamo con l’obiettivo di entrare nella Pro Loco, una volta dentro impariamo a fare qualcosa di concreto per il paese», spiega. In effetti i 3.244 abitanti di Ardesio hanno un’associazione volontaria per ogni cosa – dalla cura della Croce posta 60 anni fa in cima al monte Secco agli Alpini, dal corpo musicale fino al gruppo che gestisce il cineteatro della sala parrocchiale –, e continuano a nascerne.
La più importante è appunto la Pro Loco, che è interamente composta da giovani. Da qualche mese la presidentessa è Cristiana Verzeroli, 26 anni. Accanto a lei i soci attivi sono una quindicina, tutti tra i 17 e i 30 anni, tutti convinti «che lavorare per la comunità significhi soprattutto fare qualcosa per noi». Dove qualcosa significa dare una mano nell’organizzare eventi di ogni sorta: dalla sentita Scasada del Zenerù, la festa che il 31 gennaio scaccia l’inverno, alla festa dell’Apparizione il 23 giugno, alle sagre che in estate si tengono nelle diverse contrade, almeno una decina. «Non si tratta solo di fare festa, ma di prendersi la responsabilità di gestire un evento: ad agosto c’è Ardesio Divino, mostra enologica che richiama 5mila persone in due giorni», spiega Verzeroli.

E ovviamente Ardesio aderisce alla Caccia ai Tesori arancioni, l’evento che il 5 ottobre coinvolge più di cento borghi Bandiera arancione in cui cultura gioco e scoperta si intrecciano in una giornata di festa.
Chiedendo ai ragazzi della Pro Loco se a fronte di un’offerta di lavoro se ne andrebbero rispondono tutti la stessa cosa: «Sò mìa mat. Perché mai? Qui si sta bene, c’è tutto quel che serve a livello di servizi, dall’assistenza alle scuole medie; se vuoi un lavoro e ti adatti, lo trovi», spiegano. «E poi ci sono le montagne...
Anche se il profilo di chi arriva quassù sta cambiando. «Da quando è stato completato l’anello delle Orobie Orientali arrivano molti più stranieri» conferma Monica Semperboni di ViviArdesio, l’associazione (un’altra) che si occupa di accoglienza turistica. L’anello è un trekking di quasi 80 km, sette tappe di difficoltà differente per collegare rifugi e bivacchi delle Orobie Bergamasche. Il primo è l’Alpe Corte, in Valcanale, una vallata laterale stretta, con un versante di rocce calcaree che svettano sul mare verde dei pini e un altro di graniti rossastri, alpeggi e laghetti: in mezzo il rifugio.
«Siamo un rifugio facilmente accessibile, meno di due ore a piedi dal laghetto di Valcanale così arrivano tutti, tante famiglie che fanno fare ai figli la prima esperienza di vera montagna, tanti escursionisti di giornata», racconta Serena Bonacorsi, 23 anni, con la cognata Alessia Moraschini da qualche anno gestisce il rifugio di proprietà del Cai. «Il rifugio è aperto anche nei weekend d’inverno e in molti, specie della zona, ne approfittano».
Che Ardesio sia una comunità viva lo dimostrano tante piccole cose. Al Meta, il Museo etnografico Alta Valseriana, oltre all’esposizione che spiega le attività storiche della vallata, dalle miniere al lavoro dei carbonai e boscaioli, c’è una mediateca che si occupa di raccogliere la memoria del paese. Sono per lo più foto in bianco e nero, scatti di vita vissuta, testimonianza di feste passate, come quella dell’Apparizione che da 416 anni si tiene il 23 giugno. È la festa del Santuario della Madonna delle Grazie, una chiesa seicentesca in centro paese affiancata da un grande campanile in pietra: da quattro secoli fulcro della vita, religiosa e non, di Ardesio. Un Santuario con una devozione ancora sentita: l’ultimo ex voto è di qualche settimana fa, un ragazzo della valle uscito illeso da un incidente stradale. Una mattina qualunque d’estate alla funzione delle 8 partecipano almeno quaranta persone. A Messa finita vanno in pace e si sparpagliano nei bar del centro che, oltre ai panifici, non mancano. Alle volte i gesti semplici, a seconda delle circostanze, acquistano significati nuovi.

Assieme alla bergamasca Ardesio sono stati certificati con la Bandiera Arancione del TCI altre quattro località dell’entroterra in Lombardia, Liguria, Marche e Lazio. Salgono cosi a 295 i Comuni certificati dal Touring Club Italiano per la qualità della loro accoglienza, la capacità di tutelare e tenere vive le tradizioni, l’attitudine a innovare rimanendo comunità ospitali.
Ardesio si trova in Alta Valseriana, dista meno di 40 chilometri da Bergamo. L’unica via di accesso è la statale 671. In bus, da Clusone una corsa ogni ora, ma solo due nei weekend (bergamo.arriva.it). L’associazione turistica ViviArdesio (viviardesio.it) si trova in piazza Monte Grappa 3, dove fermano i bus.