Il vecchio detto “Natale con i tuoi”, in tempi di iperturismo di treni aerei, autostrade affollate, torna prepotentemente di attualità alla vigilia delle vacanze d’inverno. Starsene a casa o in visita agli amici vicini diventa la scelta obbligata di molti di fronte alla prospettiva di un natale global. Eppure qualche ampio spazio per godersi questo periodo di sosta esiste. Ed è quello che Touring di questo mese suggerisce. Anzi ne suggerisce ben quattro a seconda dei gusti del lettore/viaggiatore che non voglia rinunciare neanche in questo periodo a muoversi e a uscire dal quotidiano orizzonte, Uno slalom si può sempre provare, magari non sulle piste e sulle nevi (scarse) e quelle sì molto affollate.

Così abbiamo raccolto i suggerimenti dei nostri redattori e collaboratori e abbiamo suggerito quattro possibili fughe durante il famigerato periodo da bollino nero. Una per chi ama la tradizione, uno per chi vuole pace e silenzio, uno per i gourmet e l’ultimo per chi comunque desidera trascorrere il periodo al caldo e al mare.

Una che non si ferma mai, feste o non feste è la scrittrice Chiara Gamberale in giro fin da bambina ma che anche ora che ha avuto una figlia continua a girare e a viaggiare. Anzi racconta come è possibile, piacevole, divertente ma anche educativo portare con se la bambina di otto anni.

Per i più sedentari (ma si può leggere anche nei lunghi tratti di viaggio, magari in treno e non alla guida) suggeriamo un bel volume edito dal Touring Club appena uscito dalla tipografia. Si intitola L’Italia attraverso. E non inganni la bella copertina in stile futurista. Questo volume raccoglie il meglio della stagione che va dal 1946 al 1963 quando il nostro antenato Le Vie d’Italia invitò i più autorevoli scrittori italiani (da Comisso a Calvino, da Bianciardi a Buzzati, da Pratolini a Moravia, a Sciascia…) a raccontare in lungo e in largo il Paese e le sue trasformazioni. Davvero una seducente raccolta di sguardi, una “fotografia” multipla di un periodo davvero interessante del nostro Paese.

E per tornare al tema dell’iperturismo e ai modi per evitarne le nefaste conseguenze per il viaggiatore consigliamo la lettura) del servizio di Tino Mantarro su quella che abbiamo definito La strategia del borgo. È quella che stanno mettendo insieme anti giovani che senza nostalgie per il piccolo mondo antico, cercano un modo di vivere lento e più vicino alla natura e che quindi operano nelle piccole realtà di qualità. Come sono appunto i borghi insigniti della Bandiera Arancione del Touring Club che diventano automaticamente altrettanti suggerimenti per le mete dei nostri lettori viaggiatori.

Tra i reportage raccontati su questo numero segnaliamo quello sul Sannio Beneventano dove il successo del vino principe del Sud Italia, la falanghina ha trascinato i turisti a scoprire il territorio ricco di vestigia greche e romane, spettacolari cantine ipogee e ovviamene sede della “maison” la fabbrica del liquore che dà il nome al più titolato premio letterario italiano: lo Strega. Altri servizi sull’interno del Portogallo, anzi sulla culla del Paese lusitano lungo le anse del fiume Douro e tra i piccoli borghi e castelli. Il vero cuore del Pese anche questo, via dalla pazza folla.

Infine, ma non ultimo, il reportage su una Polonia inaspettata e diversa dal resto del Paese: siamo andati con Barbara Gallucci a Lodz (che si pronuncia Uch). La ex Manchester polacca, città industriale per vocazione (obbligata all’epoca sovietica) che però ha convertito le sue storiche fabbriche del tessile in laboratori di innovazione ed è diventato un vivace e creativo  polo di arti e cinema. Un ottimo suggerimento pe un bel viaggio dalla prossima primavera-estate.

Buon divertimento e auguri per delle feste “stirred, not shaken” come avrebbe detto ma al contrario James Bond ordinando il suo Martini.

Buona lettura!

Silvestro Serra