Dopo oltre 130 anni di vita qual è oggi il ruolo, la funzione, lo scopo del Touring Club italiano? Con una perfetta sintesi è il presidente del TCI, Gian Domenico Auricchio a spiegarlo nell’editoriale del numero di settembre di Touring: «C’è un’Italia che merita di essere conosciuta, raccontata, vissuta e tutelata. Possiamo prendercene cura, con competenza e passione. Essere Touring oggi significa questo». Più chiaro di così?
E per essere coerenti con questo mandato anche questo numero della rivista dà il suo contributo di pagine. Come quello dedicato ad Ardesio, l’ultimo comune insignito della Bandiera Arancione del TCI in Alta Valseriana, esempio di orgoglio locale, attivismo giovanile e voglia di rinnovamento.
Anche il reportage su Copenaghen, la capitale danese, va in quella direzione. È stata premiata come la città più vivibile del mondo. E non a caso ma perché ha quasi azzerato le emissioni carboniche, ha puntato sulla circolazione dolce, bici e mezzi pubblici, ha rigenerato interi quartieri puntando sull’innovazione e sulla sostenibilità urbana.
Altro giro, altra capitale. Questa volta la prima capitale dell’arte contemporanea italiana. Una nuova categoria stabilita dal Ministero della Cultura. Titolo che non poteva che essere assegnato che a Gibellina, nella valle del Belìce, nella Sicilia trapanese. Distrutta dal terremoto nel gennaio del 1968, la cittadina dopo un periodo di abbandono e di dubbi sul suo possibile futuro è rinata, grazie a un sindaco illuminato e visionario, Ludovico Corrao, puntando sugli artisti. Così una piccola comunità di contadini allevatori e coltivatori di vigne, si è vista lentamente circondare dalla più alta concentrazione di opere di arte contemporanea al mondo. Prima incomprese poi finalmente accettate e capite come un bel volano di sviluppo e di attrazione turistica di alto livello. E così a gennaio del 2026 sarà il presidente della Repubblica Mattarella a tagliare l’ideale nastro dell’inaugurazione di un anno speciale che cercherà di sfruttare al meglio per far conoscere finalmente i tesori d’arte all’aria aperta di questa cittadina a metà strada tra gli antichi siti archeologici di Segesta e di Selinunte, sparsi per le strade, le piazze, le campagne e nei due musei dedicati.
Da non perdere, nella serie di viaggi d’autore, l’intervista allo scrittore Paolo Giordano. Da torinese “apolide” a cittadino del mondo, l’autore del fortunato best seller “La solitudine dei numeri primi” ci racconta delle sue peregrinazioni on the road attraverso gli Stati Uniti all’attrazione per i deserti e soprattutto del senso che dà al viaggiare come esperienza che va oltre allo spostamento fisico da un luogo sconosciuto a un altro…
Prima di immergersi nella ricca agenda di eventi di arte, fotografia, spettacoli proposti dal cartellone del mese, non dimenticare di dare una lettura al racconto dei primi 30 anni dell’esperienza musicale più originale e che ora vanta, come la Settimana Enigmistica, numerosi tentativi di imitazione. L’idea di Paolo Manfrini 30 anni fa di portare musicisti e ascoltatori tra le malghe, i prati, sotto le cime delle montagne più affascinanti del Trentino che prende il nome di I Suoni delle Dolomiti, festeggia l’anniversario con un ricco cartellone di concerti d’alta quota che raggruppa i migliori suonatori e solisti e gruppi e orchestre di mezza Europa, della musica classica, jazz e contemporanea, da Mario Brunello a Giovanni Sollima a Paolo Fresu. Il calendario completo che va avanti fino al 4 ottobre si trova a pag. 61.
Buona lettura!
Silvestro Serra
