Suggestivi borghi di montagna e località dove praticare tanti sport invernali, luoghi di relax e caratteristici paesi in cui scoprire tradizioni e gustosi prodotti tipici. Ecco le mete da visitare a gennaio per un’esperienza di viaggio autentica.
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1. GRESSONEY-SAINT-JEAN (AO)
Località alpina situata ai piedi del Monte Rosa, è una delle più preziose delle Alpi Occidentali per la posizione, per l’offerta legata agli sport e alle attività invernali e per la storia e le tradizioni legate alla popolazione alemanna dei Walser, che ha lasciato segni nella cultura, nella lingua e nell’architettura, visibili nei tipici villaggi, molti tutt’ora abitati e ben conservati, e nelle numerose dimore auliche di fine ‘800. Da non perdere Castel Savoia, dimora estiva della regina d'Italia Margherita di Savoia dal 1900 al 1925, ben conservato e immerso in un bosco di conifere.
Per gli appassionati di sport invernali c’è il comprensorio sciistico Monterosa Ski che ospita sui propri pendii piste di notevole pregio e tracciati rinomati.
Gressoney Saint-Jean, castello / foto Comune di Gressoney Saint-Jean
2. MACUGNAGA (VB)
In un paesaggio mozzafiato ai piedi della parete orientale del Monte Rosa, Macugnaga è una nota località sciistica, formata da tante piccole frazioni di autentica tradizione Walser. Quest’ultima riconoscibile in numerosi esempi di abitazioni, tra cui il Museo della Montagna e del Contrabbando in frazione Staffa e la casa-museo Walser in frazione Borca.
La parete est del Monte Rosa è la parete più alta delle Alpi, per geomorfologia l'unica di tipo himalayano presente in questa catena montuosa. Sci e snowboard, sci di fondo, sci alpinismo, camminate con le ciaspole, arrampicata su ghiaccio, la suggestiva pista di pattinaggio: Macugnaga e la Valle Anzasca sono un vero paradiso per le attività outdoor!
Macugnaga / foto Archivio Consulta
3. ENTRACQUE (CN)
Piccolo Comune dell’alta valle Gesso di particolare interesse ambientale all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime. Il piccolo centro storico è caratterizzato dalle tipiche case montane in legno e pietra e da numerose fontane.
Il territorio offre numerose opportunità per vivere una tipica vacanza outdoor, capace di soddisfare sportivi, escursionisti, famiglie o semplici amanti della rilassante atmosfera alpina. Nel cuore delle Alpi Marittime, la stazione sciistica di Entracque si trova ad una quota tra i 940 e i 1200 metri: il comprensorio, a dimensione familiare, è il posto ideale per i bambini ed i principianti. È possibile praticare anche sci di fondo: oltre 45 km di piste innevate, 10 anelli di varie difficoltà interamente collegati, tracciati per racchette da neve e 2 piste dedicate in esclusiva alle snow bike.
Entracque / foto Daniele Danzi, archivio ecoturismo Alpi Marittime
4. SANTO STEFANO D'AVETO (GE)
Principale centro della Val d’Aveto, immerso in un paesaggio suggestivo e situato nell’area del Parco Naturale Regionale dell’Aveto. La storia del paese si legge attraverso le mura del castello feudale del 1200, considerato una delle più interessanti opere difensive della provincia genovese e della Liguria.
L’intera zona offre numerosi modi di godere di una vacanza attiva, in inverno sono lo sci e gli sport invernali ad essere protagonisti: impianti sciistici con una pista omologata per le gare, sci alpinistico, sci nordico, scuola sci, snow park, escursioni sulla neve e ciaspolate.
Santo Stefano d'Aveto / foto Giacomo Turco
5. BELLANO (LC)
Sulla sponda orientale del lago di Como, Bellano vanta interessanti attrattori storico-culturali. Tra i quali, per esempio, la chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, in stile tardo romanico e monumento nazionale, e la trecentesca chiesa di S. Marta. Nella frazione di Lezzeno, da visitare anche il Santuario barocco eretto nel 1688.
Suggestiva la visita all’Orrido, una gola naturale creata circa 15 milioni di anni fa dal torrente Pioverna, le cui acque hanno modellato gigantesche marmitte e spelonche. Una passerella consente di ammirare la bellezza del luogo. Fino al 31 gennaio l’Orrido avrà una veste speciale con Magic Christmas Lights: un magico percorso illuminato che gioca con il buio della sera, rendendo questo luogo ancora più suggestivo. A gennaio, da non perdere, anche la Pesa Vegia, rievocazione che si celebra la notte del 5 gennaio, una manifestazione che ha oltre 400 anni di storia e richiama ogni anno numerosi spettatori.
L'Orrido di Bellano / foto Tiziano Foto
6. GROMO (BG)
Paese d’antica nobiltà medievale, Gromo è situato è situato sulla sommità di un enorme masso e si estende sulla destra del fiume Serio, parte in piano e in parte sul costone montano, mantenendo nella parte alta dell’abitato il compatto tessuto medievale, con case in grossi blocchi di pietra, aperte da logge e balconate. Da non perdere piazza Dante, con gli edifici del Castello Ginami, del Palazzo Milesi, ora sede del municipio, e la chiesetta di S. Gregorio.
Si può sciare nella frazione Spiazzi di Gromo, che accontenta un po’ tutti: ideale per le famiglie, grazie a 3 piste facili, e luogo apprezzato anche dagli esperti per le sue piste nere e rosse. Inoltre, anche sci di fondo, passeggiate con le ciaspole e pattinaggio su ghiaccio.
Gromo, castello / foto Vincenzo Piramide
7. ROCCA PIETORE (BL)
Situata nel cuore delle Dolomiti (Patrimonio Naturale Mondiale dell’Umanità UNESCO) nella val Pettorina, Rocca Pietore è incastonata tra alcune tra le più imponenti vette dolomitiche come la Marmolada e il Civetta. Risorse paesaggistiche e naturalistiche uniche, storia, cultura e tradizioni gastronomiche e artigianali la rendono una destinazione ideale.
In inverno, il territorio offre innumerevoli possibilità per vivere la montagna: oltre 60 km di piste su cui sciare nel comprensorio Arabba Marmolada. Gli amanti dello sci di fondo hanno invece a disposizione un tracciato lungo 15 km, una splendida pista che si addentra in un suggestivo bosco di abeti. Ed ancora ciaspolate rilassanti nella natura incontaminata, passeggiate sulla neve e ice climbing: l'offerta turistica è adatta veramente a tutti. Un moderno impianto funiviario consente di salire in soli 12 minuti da Malga Ciapèla (1450 m) alla stazione di Punta Rocca (3265 m), situata proprio di fronte a Punta Penìa, vetta più alta delle Dolomiti (3343 m).
Rocca Pietore / foto Stefano Dallantone
8. MOLVENO (TN)
Molveno, attorniata dallo splendido scenario delle Dolomiti di Brenta, è ambita meta degli scalatori fin dall’800. La località, davvero suggestiva nel suo scenario invernale, si affaccia sul lago omonimo, e si trova all’interno del Parco Naturale Adamello- Brenta.
Molveno offre varie possibilità di vacanza sia in famiglia che per gli sportivi. Qui è possibile sciare lungo i 50 km di piste della Paganella, praticare sci di fondo, divertirsi sullo slittino o nello snow park, ciaspolare, fare snowboard, arrampicarsi sulle cascate di ghiaccio.
Il Brenta domina il panorama di Molveno / foto Federico Malapelle
9. FIUMALBO (MO)
Paese di origini antichissime situato all’estremità meridionale della provincia di Modena, al confine con la Toscana. Il borgo, costruito in una vallata che scende dal crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano e nel cuore del Parco naturale del Frignano, si estende dai 935 metri s.l.m. del centro storico ai 2.165 metri del Monte Cimone. Il comprensorio del Cimone offre più di 50 km di piste, tutte collegate tra loro. A poca distanza, inoltre, si trova il passo dell’Abetone.
Da visitare il caratteristico centro storico, che conserva un’impronta medievale caratterizzata da strade selciate, case in sasso e tetti in parte ancora in ardesia, il cui fulcro è la chiesa duecentesca di S. Bartolomeo.
Fiumalbo / foto Shutterstock
10. ABETONE CUTIGLIANO (PT)
Immerso tra i folti boschi dell’Appennino pistoiese, è un centro medievale, le cui origini risalgono all'epoca romana. Tra i suoi tesori il Palazzo dei Capitani della Montagna, con la facciata adornata da 96 stemmi ed insegne araldiche.
Abetone è una nota località di villeggiatura, soprattutto invernale, sono numerose le piste sciistiche che si trovano presso il paese, nel versante emiliano del Comune e nella Val di Luce, servite da moderni impianti di risalita. Lo sci qui vanta più di 90 anni di storia, fin dai tempi in cui era una delle poche località italiane dotate di impianti di risalita, non a caso è la patria di Zeno Colò, Celina Seghi e Paride Milianti.
Abetone, percorsi nel bosco / foto We Love Abetone
11. FRONTONE (PU)
Frontone è un piccolo borgo dell’Appennino umbro-marchigiano ai piedi del Massiccio del Monte Catria (1701 m.). Da non perdere la frazione Castello, tipica e vivace, in splendida posizione panoramica: qui si possono visitare il Castello della Porta, antica fortezza militare poi adattata a uso residenziale, dalla distintiva forma a prua di nave, attribuita all’ingegno dell’architetto Francesco di Giorgio Martini; la torre civica rossa e le chiese della Madonna del Soccorso e di Santa Maria Assunta.
È presente il comprensorio sciistico Monte Catria, che dista 5 km dal centro: 12 km di piste da sci nel cuore delle Marche! Il Catria è meta ideale oltre che per lo sci alpino anche per ciaspolate e per i più piccoli c’è un divertente parco giochi tematico a 1400 m. dotato di tapis roulant dedicato.
Frontone, frazione Castello / foto Comune di Frontone
12. PALENA (CH)
Palena sorge nel contesto naturalistico di particolare bellezza del Parco Nazionale della Maiella, in posizione dominante sull’alta valle dell’Aventino. Il paese, di origine altomedievale, conserva un borgo antico dagli scorci caratteristici, con archi e portali in pietra; nella parte alta si erge la roccaforte del castello ducale dell’XI secolo.
Palena e i suoi dintorni offrono un’ampia scelta di itinerari, quelli a quote elevate, d’inverno, possono essere percorsi con le ciaspole o gli sci da scialpinismo. Gli sportivi possono anche raggiungere il comprensorio sciistico Campo di Giove – Maiella Occidentale dove per lo sci e lo snowboard sono disponibili oltre 7 km di piste.
Palena, chiesa di San Falco / foto Enza Paterra
13. CASTELSARACENO (PZ)
Piccolo centro montano, Castelsaraceno è il paese dei due Parchi perché incastonato tra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano, collocato tra i monti Alpi e Raparo, in un contesto naturalistico di pregio ricco di boschi, pascoli, ruscelli e torrenti. Un vero paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta. L’attrattiva principale è il ponte tibetano, che collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese: 586 metri di lunghezza da percorrere nel vuoto, col fiato sospeso.
Il territorio lucano nella stagione invernale regala un panorama suggestivo, dove magari cimentarsi in una bella escursione con le racchette da neve e le ciaspole o anche sciare, raggiungendo il piccolo comprensorio del Monte Sirino.
Castelsaraceno / foto Shutterstock
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