L’attività del giovane imprenditore agricolo Lorenzo Botticelli è costituita da un grande meleto in una vallata del Camerinese a vocazione agricola con delle peculiarità che alcuni monaci avevano già scoperto nell’antichità.

Situata alle pendici del monte Primo a circa 500m sul livello del mare, è riparata a nord-ovest dalla catena dei monti Azzurri ed è aperta a sud- est. Al fondo della valle scorre un piccolo fiume ed il terreno ha una grande varietà di composizione che va dall’argilloso all’arenario. I primi raggi del sole dell’alba irradiano la vallata che è così riscaldata per tutto il giorno, godendo poi la sera delle frescure provenienti dal fiume e dalle montagne. Il tepore del sole mattutino asciuga la rugiada posata sulle mele, conferendo alle mele un caratteristico colore rosa. Inoltre, lo sbalzo termico tra notte e giorno e la già menzionata non omogeneità del terreno, conferiscono alla mela un sapore brioso e frizzante.

Da tutta questa varietà di fattori nasce l’eccellenza di queste mele, che Lorenzo cura con amore e sapienza, avvalendosi anche regolarmente di potatori specializzati provenienti dal Trentino e da agronomi esperti del settore. "Ho scelto di non proteggere i meli con tunnel di copertura, cosa che determina un ottimo sviluppo delle foglie e maggiore vigore alle piante, pur dovendo fare i conti con gli eventuali danni prodotti da eccessive piogge e grandine" afferma Lorenzo. Il giovane agricoltore sceglie così di avere un prodotto che magari potrebbe avere qualche imperfezione estetica, guadagnando però notevolmente in termini di qualità organolettiche e gusto.

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Testo: Nicola Patruno, a cura di Touring Club Italiano- Foto: Cesura / Luca Santese

Articolo realizzato nell’ambito del progetto RESTA! –finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese-Avviso n.1/2018