È sempre un grande onore poter rappresentare una storica associazione come il Touring Club Italiano presso una sede estera. Ci è successo a giugno, quando siamo stati invitati a partecipare alla "Giornata sul Turismo" organizzata dalla Camera di Commercio italiana per la Colombia in collaborazione con l'Ambasciata italiana in Colombia, Enit e Aviatur (il più grande tour operator colombiano).

Un onore ricevere il prestigioso invito; e un piacere poter raccontare a un'ampia platea - oltre 250 persone - che cos'è il Touring, quale importanza ha avuto nella storia del turismo italiano e quali attività e progetti porti avanti oltre un secolo dopo la sua nascita. In particolare, nel nostro intervento ci siamo soffermati sull'iniziativa Bandiere arancioni: il modello di successo elaborato dal Touring - che prevede l'analisi e la certificazione dei piccoli borghi dell'entroterra - è senz'altro esportabile anche in altri Paesi e dunque potenzialmente interessante per sviluppare il turismo in altre realtà come quella colombiana.

Il pubblico di Bogotà, la capitale colombiana dove si è svolto il convegno, si è dimostrato assai interessato alla storia, agli obiettivi e ai progetti del Touring; e questo non può che farci piacere, visto che nell'articolo 1 dello Statuto è scritto, tra l'altro, che l'associazione "ha come scopo la conoscenza dei paesi e delle culture del mondo favorendo reciproca comprensione e rispetto fra i popoli". In particolare, ci ha colpito sia l'entusiasmo dei colombiani, che soltanto in questi ultimi anni si stanno aprendo a un turismo organizzato e sostenibile, sia l'interesse degli italiani presenti in sala, che lavorano a vario titolo in istituzioni, enti, scuole, tour operator della capitale. 

La Camera di Commercio italiana per la Colombia ha voluto organizzare il convegno proprio perché le relazioni politiche e gli scambi commerciali tra i due Stati sono in continua crescita. E con gli scambi cresce anche il turismo, sia dalla Colombia in Italia sia viceversa. Lo hanno evidenziato durante la Giornata sia i rappresentanti della Camera (il direttore esecutivo Angelo Gobbo e il presidente José Antonio Vargas) sia l'Ambasciatrice italiana in Colombia, Caterina Bartolini, che ha sottolineato l'appoggio dell'Ambasciata per favorire lo sviluppo turistico tra i due Paesi.


Terzo da sinistra, il direttore esecutivo della Camera di Commercio Angelo Gobbo; quarta da sinistra, l'ambasciatrice Caterina Bartolini

Da sottolineare in questo senso - tra i numerosissimi interventi del convegno - quello di Veronica Morello, responsabile della sede di Buenos Aires di Enit, che ha raccontato i progetti per far conoscere l'Italia al pubblico argentino e, in un prossimo futuro, anche a quello colombiano. Presenti anche i rappresentanti di Air Europa, di Antica Murrina, di Regione Basilicata e di Matera Capitale europea della cultura 2019. Molto interessanti anche le tavole rotonde, dedicate allo sviluppo turistico sostenibile, alla formazione turistica e alle città intelligenti - in ciascuna hanno partecipato vari rappresentanti di istituzioni, università e società di vario tipo. 

Proprio la presenza di attori così diversi, sia tra i relatori sia tra il pubblico, è stata a nostro avviso la chiave di successo della Giornata. Non capita spesso di veder riuniti in sala rappresentanti di tutti i settori legati al turismo: istituzioni, imprese, tour operator, associazioni, università. Soltanto lo scambio di opinioni, il racconto di buone pratiche, la messa a sistema di esperienze e di progetti può portare a una crescita turistica ragionata e sostenibile. Il nostro augurio è che il rapporto tra Italia e Colombia possa crescere e svilupparsi sempre di più: l'Italia ha da offrire senz'altro molto ai colombiani, grazie alla sua offerta turistica variegata e alla sua esperienza decennale nel settore; ma altrettanto, in termini di attrattive, esperienze, potenzialità ancora inespresse, può offrire la Colombia agli italiani.