Il tessuto produttivo di Letino, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano nell'Appennino campano, è caratterizzato da giovani imprenditori, soprattutto nel settore della trasformazione alimentare, dell’allevamento e della ristorazione, che hanno caparbiamente deciso di dare un valore al radicamento al territorio che amano, in cui sono nati e cresciuti.

Un esempio è quello di Domenico Ferritto, dell’azienda casearia Fattoria Ferritto (loc. Molito, tel. 3807043070), azienda casearia artigianale a gestione familiare.

Domenico ha deciso di trasformare la tradizionale attività di pastorizia in un'impresa che avesse un valore economico aggiunto e per questo ha cominciato a produrre in modo professionale quei formaggi che solitamente servivano per il classico autoconsumo.
La specialità della fattoria è il Molito, un formaggio tipo grana che può essere consumato sia fresco sia stagionato, quindi sia come “companatico” sia ottimo per accompagnare diversi sughi per la pasta.

È nato da un'esigenza molto concreta, quella di conservare nel migliore dei modi possibile il latte prodotto durante il lockdown della primavera del 2020: dopo alcuni esperimenti, Domenico e la sua famiglia sono riusciti a raggiungere degli ottimi risultati, che hanno riscosso un discreto successo sul mercato sia durante il lockdown sia nei mesi successivi. Il latte utilizzato è parzialmente scremato, dunque più leggero e più digeribile ed è un prodotto a pasta semi-cotta, cioè la cagliata viene ulteriormente riscaldata prima di essere messa nelle fuscelle a sgrondare. Dopo una giornata viene messo in salamoia e infine viene messo a stagionare per circa sei mesi.

Il Molito e tutti gli altri formaggi sono prodotti col latte delle vacche allevate dalla famiglia Ferritto, che riesce a creare un’economia quasi completamente circolare, producendo anche il foraggio per gli animali e tutto ciò che serve per il mantenimento dell’azienda.

Oltre al già citato grana letinese, la Fattoria produce, oltre a tanti formaggi "classici", anche i caratteristici burri e caciocavalli al limone.

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Testo: Nicola Patruno, a cura di Touring Club Italiano - Foto: Cesura / Luca Santese

Articolo realizzato nell’ambito del progetto RESTA! –finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese-Avviso n.1/2018