In quali prodotti può mai identificarsi un borgo come Rocchetta Sant'Antonio, circondato com'è da campi di grano e verdi prati? Ma è ovvio: da un lato nei taralli prodotti con la farina di quel grano, così come nel pane croccante e genuino, cotto a legno e ottenuto con lievito naturale, nella miglior tradizione dei Monti Dauni (un indirizzo sicuro è il panificio e tarallificio Antonio Santoro, nato nel 1966 e specializzato nella produzione di quei particolari taralli che sono gli scaldatelli, scallatidde, al finocchietto selvatico, qui prodotti artigianalmente da forme originali, assieme a piacevoli dolci come i panzerotti, i biscotti al vino e i calzoncini alle mandorle).

Dall'altro lato, Rocchetta s'identifica nei formaggi ottenuti con il latte dei bovini che in quei verdi prati pascolano liberamente, che è poi il segreto del sapore unico di mozzarella e caciocavallo, ricotta e cacioricotta, burrata e scamorza (punto di riferimento della produzione casearia locale e fedele custode della tradizione è dal 1958 il caseificio Gisoldo, che utilizza latte munto da vacche di razza podolica).

Questi dunque i prodotti di base cui nessun abitante di Rocchetta saprebbe mai rinunciare. Uniti magari agli asparagi selvatici, da ricercare nel bosco comunale e che in primavera mandano in fibrillazione il paese. La Festa dell'Asparago Selvatico, l'ultima domenica di aprile, lo celebra in tutte le “salse”: vuoi per condire pasta e cavatelli con saporiti sughi alla crema di asparago, vuoi in una frittata, vuoi per insaporire il tradizionalissimo spezzatino di agnello. E quanto all'agnello, tradizionale a Rocchetta è anche il tegame di patate con la “capuzza” (la testina) di agnello e con i lampascioni, immancabili nella cucina pugliese e lucana. Tipici del paese sono infine i “rafajuol”, ravioli di ricotta ed erbe al ragù.

Testo: Roberto Copello - Foto: sito e pagina Facebook Caseificio Gisoldo, sito e pagina Facebook Panificio e Tarallificio Santoro, sito www.eccellenzemontidauni.it

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