Si è conclusa il 13 dicembre, con l’assegnazione della Bandiera arancione ai Comuni di Chiusa di Pesio (CN) e Ozzano Monferrato (AL), la V edizione di Bandiere arancioni in Piemonte, realizzata dal Touring Club Italiano in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte.
Diventano così 9 le località certificate in provincia di Cuneo, mentre Ozzano Monferrato si aggiunge a Gavi nell’Alessandrino. In totale sale a 28 il numero di Bandiere arancioni in Piemonte, che rafforza così la sua posizione come seconda regione più “arancione” d’Italia.
Chiusa di Pesio vanta una storia millenaria ed è la meta ideale per chi alla natura vuole unire storia, cultura ed enogastronomia.
Da non perdere la Certosa di Pesio, complesso tardo rinascimentale molto esteso, da sempre simbolo della Valle e meta per turisti e pellegrini. Il museo della Regia Fabbrica dei Vetri e Cristalli e delle Ceramiche di Chiusa, quello della Resistenza e la collezione fotografica Michele Pellegrino, luoghi di notevole interesse storico-artistico. Un’escursione naturalistica nella Valle Pesio, tra i numerosi sentieri percorribili anche in mountain bike o a cavallo. Percorsi enogastronomici nel territorio, per gustare, tra gli altri, il marrone di Chiusa e il testun della Valle Pesio, formaggio grasso a pasta cruda molto duro e compatto.
Ozzano Monferrato, con il centro storico raccolto con le case arroccate sul colle e “dominate” dalla chiesa e dal castello, si sviluppa tra la pianura e le colline del Monferrato coltivate a vigneti, che possono essere scoperte con piacevoli passeggiate, da fare a piedi o in bicicletta.
Da non perdere il Castello, nel punto più alto del centro storico e circondato da un ampio parco. La chiesa parrocchiale di San Salvatore, con affreschi del ‘500, e la torre campanaria alta 20 metri, distaccata dal corpo della chiesa e addossata ad una parete tufacea, entrambe in una suggestiva posizione dalla quale si gode il panorama sulle colline del Monferrato. Inserito nel sito Unesco "I paesaggi vitivinicoli del Piemonte", da scoprire il Monferrato degli Infernot, “camere” scavate sotto terra e usate per custodire il vino con cantina adiacente dove gustare i vini del territorio. Le tradizioni gastronomiche e artigianali locali, come i biciulant d’ausan, dolce del periodo pasquale, e il ricamo a chiacchierino.