“Ci siamo chiesti cosa permetta a un piccolo borgo dell’entroterra italiano di resistere e reagire ai macrofenomeni storici, economici e sociali che hanno letteralmente svuotato da dentro migliaia di paesini italiani dal dopoguerra in poi, soprattutto nell’Italia meridionale”.
Una domanda impegnativa che anima il nuovo, emozionante, progetto del collettivo Cesura, fotografi e autori che raccontano la realtà come pochi, in Italia.
Si chiama “Le Terre della Resilienza. Un’Italia oltre” il racconto intenso di cinque borghi Bandiera arancione. Bandiere arancioni è il programma Tci di valorizzazione dei Comuni dell’entroterra che abbiano meno di 15.000 abitanti e che dimostrino capacità di accogliere, di includere e far partecipare i cittadini alla vita del borgo per mantenerne vivo il patrimonio storico, culturale ed economico.
Morigerati, interno corte / foto Cesura, riproduzione riservata
L’obbiettivo di Luca Santese (coautore del progetto fotografico di cui alcuni scatti sono pubblicati sull'ultimo numero del Time) e i testi (curatissimi) di Nicola Patruno narrano volti e storie di Soave in Veneto; Fontanellato in Emilia Romagna; Peccioli in Toscana; Morigerati in Campania; Petralia Sottana in Sicilia.
“Abbiamo scelto questi borghi insieme al gruppo di lavoro di Bandiere arancioni, immaginando un filo che percorresse idealmente lo scheletro della Penisola, dal Nord Est alla Sicilia – ci racconta Luca Santese -. A ispirarci e a sorprenderci, e non sono parole scontate, l’unicità e la bellezza dei luoghi e le realtà che nonostante la fatica quotidiana riescono ad animare le comunità".
 
Si perché se c’è una parola che cadenza il lavoro è proprio “resilienza”, che non è sopportazione, ma una capacità di reagire a un problema con la forza di una idea che apporti un cambiamento durevole e condiviso.

E scorrendo le stampe, in mostra nello spazio eventi della Geico Taikisha di Cinisello Balsamo (Mi), la resilienza si mostra nella potenza espressiva degli scatti, tra prospettive inedite e ritratti dal taglio pittorico che mostrano l’agro della valle di Petralia, il crepuscolare laboratorio artistico di Enzo Rinali, le incisioni fuori dal tempo di André Beuchat nel suo atelier Alma Charta di Fontanellato. E poi le stalle ottocentesche dell’azienda Ghiretti o i ritratti rinascimentali della vita della Cascina Albaterra, a Soave. 


 L'allestimento della mostra, negli spazi della Geico Taikisha / foto Tci
“Come Touring Club Italiano siamo orgogliosi di aver ispirato e patrocinato questo progetto – spiega Andrea Bora di Touring Club Italiano -. Il Tci ha da sempre promosso un turismo consapevole, rispettoso delle comunità locali e del territorio, creando un “modo di viaggiare” fatto proprio dai Soci e dai viaggiatori. Oggi questo “modo di viaggiare” si traduce nella visita ai piccoli borghi dell’entroterra certificati con la Bandiera arancione e nella scoperta di realtà sostenibili e innovative e di esperienze virtuose, come quelle che il Collettivo Cesura è riuscito a testimoniare e raccontare, facendo emergere, oltre alla bellezza, anche lo spirito di questi luoghi”.
Ora non resta che aspettarne il catalogo, in attesa anche di una pubblicazione monografica e di altri eventi, di cui vi daremo notizia. E poi chissà, speriamo nuovi racconti nell’Italia che resiste, anzi resilie, con coraggio e molta intelligenza. 
Stalla con vista sul borgo di Peccioli / foto Cesura, riproduzione riservata
 
INFO E CONTATTI
- La mostra è aperta a richiesta; qui i contatti per entrare nello spazio eventi della Geico Taikisha di Cinisello Balsamo (Mi).
Vai sul sito di Bandiere arancioni per conoscere il progetto e gli eventi nei borghi selezionati in tutta Italia.
- Tutti i progetti di Cesura sono sul sito ufficiale del collettivo