Con le sue pubblicazioni, il Touring ha contribuito alla creazione dell’immaginario turistico degli Italiani. Lo ha fatto scientemente, come progetto culturale dell’associazione nata nel 1894 con lo scopo – esplicitato nell’Articolo 1 dello Statuto – di far conoscere l’Italia agli italiani e di promuovere il movimento turistico in Italia, sia come conoscenza del Paese, sia proprio come industria turistica. Gli strumenti sono stati molteplici: non solo i prodotti in campo cartografico, fotografico e guidistico, ma anche un'importante gamma di testate periodiche, oggi conservate in edizione cartacea nell'Archivio Touring.

Ecco una breve panoramica delle riviste periodiche pubblicate dal Touring dal 1895 a oggi; i link portano alle testate digitalizzate, consultabili liberamente sia sul sito Digitouring sia sul sito della Biblioteca Digitale Lombarda (digitalizzazione avvenuta con progetto del Fondo sociale europeo e in collaborazione con Regione Lombardia).

Dal 1895 al 1970

Il Touring Club Ciclistico Italiano (Touring Club Italiano dal 1901) nasce nel novembre 1894 e subito, dal secondo anno di vita, si dota di un bollettino mensile che viene distribuito gratuitamente a tutti i soci. Nasce così quella che viene intitolata semplicemente "Rivista mensile".

RIVISTA MENSILE (1895-1920)

È nei primi tempi un organo di informazione delle attività dell'associazione, ma diventa presto un veicolo di informazione geografica e turistica, con articoli, resoconti e reportage dall'Italia e dal mondo. Già nel 1899, infatti, figurano un primo articolo di "varietà turistica", intitolato "Il ciclismo in China e India", e un trafiletto sul "costume invernale delle donne cicliste". La rivista mensile racconta il progresso del Paese in tutti i campi legati alla sua fruizione e conoscenza, dai mezzi di trasporto alle infrastrutture, dagli itinerari nei luoghi più sconosciuti agli approfondimenti storici e artistici. Le copertine monocrome già nel 1908 vengono sostituite da quelle a colori, recanti inserzioni pubblicitarie "d'artista", veri e propri capolavori d'arte grafica del tempo.

LE VIE D'ITALIA (1917-1967)

È la rivista che si affianca a quella mensile e poi la sostituisce, diventando per 50 anni una pietra miliare della pubblicistica firmata Touring Club Italiano, ricca di reportage e di immagini in bianco e nero che da sole valgono una storia. Il mensile illustrato in più di settemila reportage racconta il turismo, ma anche le tradizioni, il folclore, il paesaggio, l'arte e l'attualità attraverso le penne di oltre duemila collaboratori: letterati, scienziati e uomini di cultura del Novecento.

Ha subito un grande successo: già nel 1922 il Ministero della Pubblica Istruzione la segnala ai Capi di Istituto dichiarandola "meritevole di ogni incoraggiamento" e raccomandandone la diffusione nelle scuole. E anche nel Dopoguerra continua a essere lo specchio della vita turistica del paese, trattando problemi e progressi, attività e destinazioni, tradizioni e paesaggi. Il taglio dei reportage è sempre divulgativo, di racconto di mondi lontani: l'obiettivo non è di convincere qualcuno ad andare in vacanza, ma di raccontare terre sconosciute, magnifiche avventure ed esperienze affascinanti.

LE VIE DEL MONDO

Nel 1924 inizia la saga de Le Vie del mondo, che nasce a fianco de Le Vie d'Italia per ampliare lo sguardo sulla geografia del pianeta. Nel corso del tempo, cambia titolo e focus più volte, concentrandosi a seconda del periodo su destinazioni diverse. Anche in questo caso, spesso sono chiamati a scrivere giornalisti e scrittori affermati.

  • Le Vie d’Italia e dell’America Latina (1924-1932). È la rivista che nasce dalla volontà di ricostruire i legami con le comunità italiane all'estero. In ogni numero, con periodicità mensile, vengono presentati reportage sull'Italia e temi più strettamente legati al continente sudamericano.
  • (Le) Vie d’Italia e del mondo (1933-36 e 1968-1970). Chiusa l'esperienza precedente, la rivista si apre al mondo, pubblicando contemporaneamente articoli e servizi sull'Italia e sugli Stati esteri.
  • Le Vie del mondo (1937-1943 e 1950-1967). Nel 1937 si decide di dedicare un mensile interamente dedicato a reportage che riguardano Paesi esteri, complementare a quanto proposto da Le Vie d’Italia in tema di cultura geografica. Così lo descrive Giuseppe Vota nel volume "I sessant'anni del Touring Club Italiano", pubblicato nel 1954: "Scorrere le sue pagine è compiere idealmente assai più viaggi di quanti ne consentirebbe la breve vita umana: varcare monti e mari, seguire esploratori e scienziati, viaggiatori e missionari, assistere alle loro conquiste e alle loro avventure talora in mezzo a popolazioni primitive".

RIVISTE TEMATICHE

Negli anni il Touring pubblica anche varie riviste tematiche, fedele alla missione di sensibilizzare il grande pubblico su temi importanti per la costruzione del turismo in Italia: le infrastrutture, la segnaletica e la viabilità, la scuola, l'ospitalità, il patrimonio forestale.

  • La sorgente (1917-1928) e Marco Polo (1949-?). Periodici dedicati al turismo scolastico e rivolti agli studenti delle scuole secondarie. Di Marco Polo, nato nel Dopoguerra, si legge nella presentazione: "...adempie alla funzione di recare in mezzo ai giovani delle scuole secondarie la voce del Touring, di mostrar loro i vantaggi spirituali e materiali del uno turismo, di addestrarli nel loro primo tirocinio turistico preparandoli al turismo di più ampi orizzonti".
  • L’Albergo in Italia (1925-1943) e Turismo e alberghi (1946-1970). Due mensili sul tema dell’ospitalità, efficaci strumenti di aggiornamento professionale per gli operatori del settore, dalla costruzione e gestione degli alberghi alla formazione del personale.
  • Monti e boschi (1950-1963). Pubblica mensilmente studi sulla protezione del patrimonio forestale, la difesa dell’economia della montagna, in particolare nei settori agricoli e pastorali.
  • Le strade (1919-1943; 1946-1970). Per oltre mezzo secolo è il punto di riferimento mensile, anche a livello internazionale, sulle infrastrutture stradali, la segnaletica e la viabilità, comprendendo sia gli aspetti tecnici sia i resoconti di studi e convegni.

Dal 1971 a oggi

QUI TOURING (1971-2012)

Lo spartiacque avviene con Qui Touring. Dalla fusione di “Le Vie d’Italia e del Mondo” e del bollettino “Il Touring” – il notiziario contenente gli atti ufficiali e le comunicazioni essenziali del sodalizio, distribuito ai Soci a cadenza variabile a partire dal 1921 – nasce la prima rivista turistica italiana "di stampo moderno", distribuita gratuitamente a tutti i Soci. Nel corso del primo anno raggiunge una tiratura di 500 000 copie.

Per quarant’anni Qui Touring (affiancata da Touring Junior per i più piccoli) sarà la testata di riferimento dell’associazione, alternando servizi foto-giornalistici di grande impatto alle informazioni sulle attività del sodalizio. Muterà più volte formato e grafica nel corso delle sue pubblicazioni e ospiterà firme della cultura e della letteratura nazionale di grande prestigio, da Sabatino Moscati a Enzo Biagi, da Piero Chiara – che ne è per un periodo anche direttore responsabile – a Luigi Malerba, da Giacomo Corna Pellegrini a Guido Lopez. Negli anni Ottanta è sottoposta a un restyling grafico firmato da Bob Noorda.

VIE DEL MONDO (1987-1992), ALISEI (1992-1995), SPECIALE QUI TOURING (2003-2017)

Alla fine degli anni Ottanta, l'associazione sceglie di lanciare una rivista turistica anche in edicola. Nel 1987 viene "recuperata" la storica testata Vie del mondo (1987-1992), che viene proposta mensilmente in vendita e anche per abbonamento (ma non viene mai distribuita gratuitamente ai soci). Rinnovata nel formato editoriale, è forte di un accordo di collaborazione con la National Geographic Society; propone reportage di viaggio sia tradotti dalla casa madre americana sia originali. Nel 1992 viene sostituita da Alisei (1992-1995), nel 1994-95 sottotitolata "I grandi reportages del Touring Club Italiano", in cui gli articoli sono spesso firmati da grandi firme italiane della cultura e i temi si ampliano a storia e società.

Sempre in edicola viene proposto più avanti Speciale Qui Touring (2003-2017). La formula in questo caso cambia radicalmente: la rivista è bimestrale e monografica, proponendo ogni numero una destinazione (o un tema) scandagliato in reportage, rubriche, proposte di viaggio, a metà tra consiglio pratico e approfondimento. In 67 numeri si alternano mete italiane (Sardegna, Trentino, Roma, Sicilia, ecc.) a straniere (Stati Uniti, India, Caraibi, Salisburgo e Salisburghese, ecc.) per arrivare a temi più generali (Italia del gusto, Italia della fede, Italia in bicicletta, ecc.). Per diverso tempo al magazine viene allegata una carta turistica della destinazione.

LA RIVISTA DEL TURISMO (1999-2012)

È il trimestrale di economia e marketing realizzato dal Centro Studi Touring che per oltre un decennio si rivolge agli operatori del settore, dalle imprese agli enti locali, dalle aziende di promozione al mondo della formazione scolastica, universitaria e professionale.

TOURING MAGAZINE (2012-oggi)

Nel 2012 Qui Touring viene sostituito da Touring, che fino a dicembre 2016 viene pubblicato in collaborazione con la National Geographic Society e ha come sottotitolo "Il nostro modo di viaggiare" (dal 2023 il sottotitolo diventerà "Il viaggio, l'esperienza, la cura"). La testata mensile, considerato il numero dei Soci a cui è destinata, rimane la rivista di settore più diffusa in Italia e mette il viaggio al centro dei suoi interessi, non soltanto come informazione sulle mete da raggiungere, ma anche come spunto di riflessione sulle buone pratiche legate al mondo del turismo.

Realizzata dai giornalisti della redazione con la collaborazione di scrittori e fotografi, critici d'arte e geografi, offre ogni mese reportage, inchieste, interviste, rubriche, un almanacco ricco di segnalazioni di mostre, spettacoli ed eventi, senza dimenticare gli approfondimenti su tutte le attività TCI.