Il Maso di Pan è un agriturismo composto da una stalla e da un caseificio specializzato nella produzione di formaggi locali: ricotta, caciotta, primo sale, diversi stagionati e yogurt naturale.

È gestito da Rosa Polla e da suo marito Mauro ed è una realtà che è cresciuta lentamente, generazione dopo generazione, a partire dal papà del suocero di Rosa, Giovanni Battista Polla.

“Ho una formazione da infermiera professionale e ho lavorato a lungo in una casa di riposo, per poi decidere di dedicarmi completamente all’attività ereditata da mio  marito e dalle cognate” - racconta Rosa.

Nel periodo estivo la mandria si sposta in malga (a 1900 m.), così come la produzione casearia che rifornisce quotidianamente l’agriturismo. Il Maso di Pan è una delle quattro aziende che fanno parte di Slow Food per l’allevamento della razza rendena, una razza bovina autoctona originaria proprio di questa valle, ed ha una produzione esclusivamente biologica.

“All’interno dell’agriturismo c’è un museo aziendale in cui sono raccolte le attrezzature storiche dell’attività zootecnica, a disposizione per l’attività di fattoria didattica per gli studenti delle scuole elementari e medie”. È soprattutto grazie ad attività come quelle del Maso che è possibile costruire una conoscenza profonda ed un radicamento al territorio. In contesti come questo è infatti mostrato con grande passione come sia possibile rimanere in paesi di piccole dimensioni approfondendo diversi aspetti di attività produttive che ad uno sguardo non attento potrebbero risultare come desuete e destinate ad essere travolte dalla modernità. Le tecnologie più avanzate, invece, permettono un recupero e al contempo una innovazione delle attività agricole e di allevamento delle generazioni passate.


foto da agriturmasopan.it

Nell’agriturismo viene offerta anche l’ospitalità, a disposizione infatti 8 camere, che garantiscono un ambiente familiare e accogliente, e un ristorante. Scopri il sito dell’agriturismo e visita la sua pagina Facebook.

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Testo: Nicola Patruno, a cura di Touring Club Italiano - Foto: Cesura / Luca Santese

Articolo realizzato nell’ambito del progetto RESTA! –finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese-Avviso n.1/2018