La minestra, che sia in brodo o che sia asciutta, è al vertice della tradizione gastronomica romagnola e pare che la patria madre della spoja lorda sia proprio il paese di Brisighella, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

La spoja lorda in dialetto significa letteralmente “sfoglia sporcata” ed è una ricetta tipica della cucina romagnola, che viene anche chiamata minestra imbottita o minestra piena.

La spoja lorda nasce come piatto di “recupero”: nei decenni scorsi nelle case delle famiglie romagnole era abitudine, dopo aver preparato i più famosi cappelletti ripieni di formaggio, riciclare la sfoglia e il ripieno avanzati per preparare la spoja lorda. La sfoglia all’uovo veniva quindi solo leggermente “sporcata”, spalmata di un velo di ripieno residuo, per poi creare dei piccoli raviolini da cuocere nel buon brodo.

Ingredienti per la sfoglia:

•        400 gr di farina,

•        4 uova

Ingredienti per il ripieno:

•        150 gr di formaggio tenero tipo Raviggiolo,

•        150 gr di ricotta di mucca,

•        100 gr di parmigiano reggiano grattugiato,

•        1 uovo, un pizzico di sale.

Preparazione spoja lorda

Per la sfoglia: unite le uova alla farina aiutandovi inizialmente con la forchetta, fino ad ottenere un impasto ben solido e liscio. Dividetelo in due e tiratelo con il mattarello in due sfoglie uguali e sottili.

Per il ripieno: in una ciotola mescolate il Raviggiolo, il parmigiano, l’uovo, il sale, la noce moscata e la scorza di limone, fino ad ottenere un impasto vellutato ed omogeneo. Lasciatelo riposare in frigorifero.

Stendete il ripieno sulla superficie di una delle due sfoglie e coprite con la seconda sfoglia il tutto.

Ritagliate con la speronella la pasta in modo da ottenere tanti piccoli quadretti (da 1 a 2 cm). A questo punto adagiateli su dei vassoi infarinati.

Ora potete cuocere il tutto in un buon brodo di carne. La spoja lorda sarà pronta quando vedrete i quadretti venire a galla. Non resta che provare a casa questa ricetta tradizionale e gustare questa prelibatezza: buon appetito!

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