Da Taverna, borgo natale del pittore Mattia Preti e certificato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, garanzia di qualità turistico-ambientale, salendo per una decina di chilometri verso i monti della Sila, si arriva alla frazione Villaggio Mancuso. Qui, all’interno della Riserva Naturale Biogenetica “Poverella-Villaggio Mancuso”, tra suggestivi boschi di pini larici, si trova il Centro Visita "Monaco - Antonio Garcea", finalizzato ad un'attiva conservazione dell’ambiente naturale, oasi di biodiversità, a scopo divulgativo, didattico e scientifico per i contemporanei e per le generazioni future.

Delle innumerevoli attività, dei servizi e delle peculiarità del Centro Visita, ne abbiamo parlato con il Col. Nicola Cucci, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro.

Il Centro organizza e gestisce tante attività e presenta diverse strutture al suo interno: ce le può descrivere?

"Il Centro Visita, fulcro dell’attività di promozione, informazione ed accoglienza per i visitatori della Sila Piccola, si propone quale centro di eccellenza specializzato nell’educazione ambientale all’interno del quale è possibile svolgere una serie di attività dedicate alla protezione della natura, alla formazione, alla didattica, alla divulgazione, alla ricreazione ed alla ricerca. Nel Centro sono stati articolati spazi e sentieri, disponibili per una utenza ampliata, che consentono l’accessibilità e il godimento dell’ambiente naturale per tutti. Nella progettazione del complesso si è voluto esaltare il rapporto uomo-natura utilizzando tecniche che consentissero un'interazione con l’ambiente naturale coinvolgendo ed impegnando sensi diversi (tatto, olfatto, udito). Un sentiero didattico/naturalistico di facile percorrenza lungo circa 1,5 Km ha inizio dal Centro Visita e consente ai visitatori di inoltrarsi nel bosco della Riserva Naturale per poi rientrare presso le strutture di accoglienza del Centro. Il sentiero didattico/naturalistico, nella sua parte iniziale, ospita altri sentieri e spazi destinati alla divulgazione della cultura della sostenibilità ambientale. C'è ad esempio un’area destinata a Giardino delle erbe aromatiche e medicinali articolato in cinque settori (piante aromatiche e medicinali presenti nelle aree protette, piante non presenti nelle aree protette, piante velenose, piante utilizzate in cucina e frutti di bosco e di macchia), tutti con schede didattiche molto esaustive. È presente anche un sentiero geologico che ospita numerosi massi di pietre locali di diversa tipologia, anch’esse dotate di tabelle descrittive ed esplicative.
Si è ricostruito il “Villaggio rurale dell’antica Sila” su di una area di circa un ettaro che rappresenta un antico villaggio agro-silvo-pastorale tipico di quelli silani presenti sull’Altopiano fino all’inizio del dopoguerra, riproducendo fedelmente gli edifici e i manufatti di allora, tra i quali la "carcara", così si chiamava in gergo, nella quale fino a 20-30 anni addietro in Sila si ricavava la calce.

Ci sono poi un “giardino della cultura forestale” ed un “giardino delle farfalle”, centri di ambientamento e diffusione per caprioli e cervi, un centro didattico-dimostrativo per daini, un centro didattico e di ambientamento per meravigliosi esemplari di gufo reale che si sta provvedendo a reintrodurre in Sila Piccola. Per consentire lo svolgimento di un'adeguata attività didattica, divulgativa e sperimentale, è dotato di un “Centro Natura” con sala congressi e sala espositiva, di un Centro Studi – Educazione Naturalistica, Ambientale e Forestale, con sala didattica, biblioteca, laboratorio didattico e “aula verde” all’aperto e della “Casa della cultura forestale” adibita prioritariamente ad ospitare eventi culturali. Sono inoltre presenti due musei tematici “Le Foreste della Sila”, dedicato all’evoluzione e alla struttura delle formazioni forestali della Sila, e “Le Foreste e l'Uomo” che punta l’attenzione sul rapporto delle comunità umane con la montagna e con il bosco. Infine, il “Teatro Verde” della capienza di circa 500 posti a sedere e la “piazzetta Unicef” vocata ad ospitare manifestazioni di carattere culturale e ricreativo oltre che didattiche di educazione ambientale.

Sono davvero tantissime, come viene gestito il Centro e quante persone sono oggi impegnate nelle varie attività?

"Il Centro Visita di Monaco-Villaggio Mancuso è stato realizzato per consentire al cittadino un primo strutturato approccio sostenibile verso l’ambiente ed è parte del più ampio territorio amministrato e tutelato dal Reparto Carabinieri tutela Biodiversità di Catanzaro. La gestione viene effettuata dal Reparto con sede in Catanzaro attraverso la direzione e coordinamento di personale civile (circa 30 unità) di varie professionalità (boscaioli, motoseghisti, muratori, vivaisti, falegnami ecc.) impiegati in varie attività di manutenzione. Inoltre l’accoglienza dei visitatori e la conduzione di visite guidate è assicurata da personale civile formata quali educatori ambientali."

Una particolarità del Centro è quello di essere molto accessibile e di avere diversi sentieri e servizi dedicati alle persone con disabilità, non vedenti e ipovedenti: ci può raccontare meglio questi servizi?

"È assolutamente vero, nel Centro Visita sono stati articolati spazi e sentieri, disponibili per un'ampia utenza, che consentono l’accessibilità e il godimento dell’ambiente naturale anche per visitatori con disabilità motorie. Si è realizzato, in collaborazione con l’Associazione Italiana Ciechi – Sez. di Catanzaro, il “Sentiero per ipo e non vedenti”. Il sentiero è strutturato in modo da consentirne una facile e piacevole percorribilità, essendo identificato con sistemi di segnalazione tattile come un parapetto con corda passamano e tavola batti-bastone. In tal modo la natura può essere “letta” per mezzo di tabelle descrittive dell’ambiente circostante, realizzate su supporto metallico con lettere punzonate per la lettura “a tatto” secondo il linguaggio Braille. Per favorire l’accessibilità sensoriale sono stati disposti appositi contenitori nei quali sono inseriti elementi rappresentativi ed identificativi delle varie specie che appartengono alla vegetazione silvana (pigne, aghi di pino, foglie, bacche, ecc.). Campioni che con le loro forme ed i loro profumi in qualche modo caratterizzano l’ambiente e ne sintetizzano le peculiarità. Presso il Punto Informazioni del Centro Visita, inoltre, è possibile richiedere l’uso della carrozzella "Joelette" che consente il trasporto di una persona, con l'ausilio di due accompagnatori, per i sentieri del Parco rendendo possibile a tutti di vivere la natura."

Il Centro collabora molto con le scuole e i ragazzi per svolgere anche attività didattica e avvicinare i più piccoli alla bellezza e al rispetto della natura? Se sì, come?

"Il Reparto Carabinieri Biodiversità ha tra le sue mission istituzionali l’educazione ambientale. L’approccio divulgativo ed educativo avviene affrontando le tematiche ambientali in modo sistemico coinvolgendo i giovani su tutti i piani significativi per la formazione di cittadini responsabili e rispettosi dell’ambiente. L’obiettivo è quello di contribuire formare una “cittadinanza attiva” che comprenda e preservi la complessità delle relazioni tra natura, risorse e attività umane.
L’attività verso gli alunni delle scuole vuole coinvolgere tutte le discipline nelle diverse articolazioni al fine di fornire agli studenti un quadro unitario delle problematiche ambientali consci del fatto che i temi legati all’educazione ambientale interessano diversi campi tutti collegati e non scindibili. Tale attività viene effettuata offrendo supporto formativo in tema di educazione alla sostenibilità ambientale ed alla legalità, effettuando attività in aula o accogliendo stage formativi e visite guidate nel Centro di Monaco. Inoltre vengono offerti alle scuole la partecipazione a Concorsi nazionali di Educazione Ambientale, eventi di sensibilizzazione, laboratori didattici, percorsi naturalistici e giornate di approfondimento esperienziale. Per i ragazzi di età maggiore, inoltre, ci sono attività di orientamento verso le nuove professioni legate alla tutela ambientale attuate in collaborazione con gli Istituti Scolastici e le Università attraverso progetti di Alternanza scuola-lavoro e tirocini formativi."

Qual è il vostro rapporto con il borgo di Taverna?

" Direi ottimo. Molti collaboratori del personale civile impegnati nel Centro provengono da Taverna. Diverse attività commerciali traggono beneficio della presenza del Centro Visita, quale importante attrattore turistico, che garantisce importanti ritorni economici anche per l’indotto. L’attività del Centro e la tipologia di visitatori è diversificata nel corso dell’anno in quanto ospita stage di studenti in gita scolastica di apprendimento, convegni, eventi culturali e ricreativi, turismo della terza età ecc."

Il Centro Visita è sito nel Comune di Taverna, a circa 40 Km da Catanzaro, all’interno della Riserva Naturale Biogenetica “Poverella-Villaggio Mancuso”.
L’ingresso al Centro Visita è gratuito. Il Punto Informazioni e di accoglienza visitatori è attivo tutto l’anno con orario 8.00 – 19.00. E’ possibile prenotare la conduzione di visite guidate a favore di scuole o gruppi organizzati.
Per maggiori informazioni:
Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro - Mail: 042820.001@carabinieri.it - Telefono 0961.725624

Centro Visita RCB loc.Monaco di Villaggio Mancuso (Taverna) - Punto Informazioni 0961.922819

Scopri di più sul borgo di Taverna e sul perchè è stato certificato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Foto tratte dalla pagina facebook Amici Biodiversità Catanzaro