
Che Triora sia un territorio particolare lo si intuisce già percorrendo la strada che ci arriva. Tornanti, curve, salite. Una vera e propria conquista con la quale si guadagna una scoperta. Lo sanno bene i tanti norvegesi, inglesi, francesi che qui hanno deciso di comprare casa trasformando questo angolo di Liguria nel loro buen retiro. Li incontri mentre si avviano di buon passo verso il Monte Saccarello (la cima più alta della regione) o verso la Valle Argentina. Altri preferiscono visitare i borghi d'alpeggio o i villaggi di pietra legati all'estrazione dell'ardesia.

C'è stato poi un tempo in cui passeggiare di notte nei boschi dei dintorni di Triora sarebbe sembrato quanto meno sospetto. Il piccolo borgo ligure Bandiera Arancione del Touring Club Italiano è stato infatti protagonista di una delle pagine più misteriose della storia europea: una vera e propria caccia alle streghe con processi a fanciulle accusate di malefici e riti diabolici.

Per fortuna ora quel fosco momento è solo un ricordo, e viene evocato in svariate occasioni, dal giorno della Befana e nella notte di Ognissanti. C’è addirittura un Museo etnostorico della stregoneria, a Palazzo Stella, che si prende la briga di fare ordine in questa storia dai contorni oscuri e confusi.
Certo è che se nei boschi di streghe non se ne vedono più (ne siamo proprio sicuri?), di magia dentro e fuori Triora ce n'è tanta. Il comune fa parte del Parco naturale delle Alpi liguri e il paesaggio è davvero una palestra a cielo aperto per attività diverse adatte a ogni tipo di persona. Sono tanti i sentieri che partono da Triora addentrandosi poi nei boschi o in montagna. È possibile fare canyoning, arrampicata (nella zona di Loreto), cicloturismo, anche in ebike, equitazione.
Il primo punto di riferimento per non perdersi il meglio dell’offerta del territorio è ovviamente il sito locale di promozione turistica, ma adesso anche il Touring ci ha messo “lo zampino”, progettando con il Comune due strumenti di divulgazione del patrimonio comunale e territoriale di Triora.

"I CUSTODI DI TRIORA"
Si chiama proprio “I Custodi di Triora” il progetto che mettendo a valore fondi del Pnrr, vuole mettere in rilievo l’identità storico-culturale e naturalistica del Comune di Triora, accendendo ancora di più l’interesse della comunità dei residenti e dei non residenti sulle ricchezze materiali e quelle immateriali, valorizzando un grande potenziale attrattivo, ed avendo come primo e ultimo fine il contrasto allo spopolamento di un’area tanto suggestiva quanto periferica.
Il team del Tci ha fatto la propria parte in questo quinquennale progetto del Comune: ha analizzato gli strumenti digitali e cartacei a disposizione dei turisti, come l'app "Triora Experience", e quindi ha mappato le risorse di Triora.
Risultato: una mappa in tre lingue (italiano, inglese e francese) che aiuta i visitatori ad orientarsi tra i carrugi coperti e gli stretti vicoli del centro storico e a scoprire i luoghi più curiosi e misteriosi del borgo: come la Cabotina che, secondo la leggenda, era il luogo di ritrovo delle streghe.

