
Per i giorni più colorati e allegri dell'anno, segnaliamo alcuni dei borghi Bandiera Arancione che festeggiano il Carnevale in modo davvero tipico e autentico.
Il piccolo borgo medioevale di Étroubles (AO) si trova nello splendido contesto alpino della Valle del Gran San Bernardo. Qui si svolge il particolare Carnevale della “Coumba Frèide” in cui le maschere indossano costumi tipici, ancora oggi confezionati dalla gente del luogo, e rievocanti il passaggio delle truppe napoleoniche. Lo spettacolare corteo delle maschere al gran completo fa il giro del borgo il giovedì e venerdì grasso allietando con canti e balli le fredde giornate invernali.
A Fobello (VC), borgo della val Mastallone, una valle laterale della Valsesia circondata da bellissime montagne, l'ultima domenica di Carnevale si festeggia con la preparazione e la distribuzione della gustosissima paniccia, una zuppa di verdura con trippa e salamini tipica della zona: la tradizione risale al 1946, quando gli abitanti del paese si riunirono per trovare insieme la forza di riprendere la vita normale dopo il conflitto bellico. Nella stessa giornata si intona la Canzone di Carnevale, nella quella si narrano in modo scherzoso i fatti dell'anno.
Sappada (UD) si trova in un ambiente montano di grande bellezza. Il Carnevale è una delle tradizioni più caratteristiche nella vita del paese e le maschere utilizzate per questo evento, simbolo della località, sono tutte realizzate artigianalmente in legno. Numerosi gli appuntamenti: le domeniche sono rispettivamente dedicate ai Poveri (Pèttlar, 5 febbraio), ai Contadini (Paurn, 12 febbraio) e ai Signori (Hearn, 19 febbraio), mentre la sfilata del Rollate, la maschera simbolo del paese caratterizzata da una folta pelliccia scura, avrà luogo giovedì 16 e lunedì 20 febbraio, con le celebrazioni per il martedì grasso il 21 febbraio. Durante il Carnevale vengono anche preparati diversi dolci tipici e tutti gli artigiani solo al lavoro per realizzare le maschere: davvero da non perdere!
Pieve di Cento (BO) vi aspetta per un Carnevale all'insegna del divertimento per tutti, grandi e piccoli: anche in questo caso i veri protagonisti dell'evento sono i bambini, coinvolti nella realizzazione di maschere e nei laboratori dedicati alla cartapesta. La maschera ufficiale qui è Berbaspén, che pare fosse in origine un mendicante che la Sozietè dal Zàss portava in giro su una portantina durante il carnevale. Sono 14 le società carnevalesche che tra carri allegorici e macchine da gettito, ogni anno attraversano il centro storico e “gareggiano” per portare a casa la vittoria finale del concorso.
Aliano (PZ) ha un antico e suggestivo Carnevale. Il giorno del Martedì Grasso originali figure si aggirano per le stradine del paese: sono le Maschere “Cornute” costruite dagli artigiani del paese. Dall'aspetto minaccioso - ma dai coloratissimi cappelli - le maschere rievocano creature demoniache e goffe e sono protagoniste di una commedia improvvisata, detta “Fras”. Ad Aliano vanno in scena anche sfilate ed eventi la domenica di Carnevale.
A Gavoi (NU), piccola località della Barbagia, il Carnevale musicale sardo per eccellenza. Qui si inizia il giovedì grasso (23 febbraio), quando si tiene "Sa Sortilla ‘e Tumbarinos", il raduno dei tamburi, costruiti interamente a mano, che diventa poi sfilata per le vie del paese fino a notte inoltrata. Numerosissimi i partecipanti alla "sortilla” che rappresenta una attrattiva per i visitatori. Il carnevale gavoese ha origini molto antiche, deriva probabilmente dai riti in onore di Dionisio. Tanti i prodotti tipici da degustare in questa occasione.
Tempio Pausania (SS) organizza il più importante Carnevale allegorico della Sardegna: sei giorni (dal giovedì al martedì grasso) con moltissimi eventi e quattro sfilate che attraversano il centro storico. Sui carri non manca la satira politica e sociale. Da non perdere il processo ed il rogo in piazza di "Sua Maestà Re Giorgio", il carro che rappresenta il sovrano del Carnevale di Tempio.