Ripartono i Lunedì del Touring, ciclo di incontri dedicati alla storia e all’arte di Milano. A cura di Cristina Silvera, le conferenze tratteranno quest'anno del "Settecento Lombardo: cultura, arte e società nella Milano dei lumi". Un'epoca alquanto interessante, in cui, sotto il governo illuminato di Vienna, nelle Accademie si discute di riforme, imprenditori coraggiosi tentano la strada della innovazione industriale e pittori come Tiepolo trionfano nei nuovi palazzi.
 
Di seguito il calendario completo; l'appuntamento è alle 16.30 presso la sala conferenze del Touring Club Italiano in corso Italia 10 a Milano. Prenotazioni aperte presso il punto Touring di corso Italia (da lunedì a sabato: 10/19) e telefonando a Pronto Touring 840.888802 (lun-ven ore 9/17); costo a incontro: soci TCI € 10, non soci TCI € 13.
 
Presentazione del ciclo a cura di Maria Cristina Silvera
Relatore Claudio Giorgione
L’itinerario lombardo del pittore veneziano inventore di una pittura di luce chiara e mattutina che preannuncia Il Giorno del Parini e i Lumi di Pietro Verri. Le grandi famiglie aristocratiche milanesi lo richiedono per i propri palazzi.Uno stuolo di collaboratori si preparano a perpetuarne lo stile in Lombardia.
 
Relatore Maria Cristina Silvera
Attraverso le incisioni di Marc’Antonio Dal Re e le vedute di Bernardo Bellotto. Per ritrovare i segni di una Milano inparte scomparsa e le prime manifestazioni di amore per il paesaggio lombardo. Luoghi di delizie delle villeggiature aristocratiche descritti dai viaggiatori del Grand Tour e immagini della vita in campagna tra realtà e Arcadia. 
 
Relatore Valentino Scrima
Dalla cattedra di Brera l’abate Parini propugna i principi del buongusto neoclassico e si spinge fin nei cantieri, perdettare i soggetti dei piani decorativi e suggerire iconografie e modi formali. Insieme all’architetto Piermarini, Parini èuno dei registi del programma riformatore che interessa l'edilizia civile milanese.
 
Relatore Maria Cristina Silvera
Nel clima riformatore della Milano dei Lumi, il Clerici tenta - oltre all’apertura di manifatture tessili - anche unaproduzione di maioliche artistiche così belle da competere con quelle già famose di Lodi e con la massicciaimportazione di porcellane orientali e europee, di gran moda negli ambienti aristocratici.