Camerino è pronta a sognare anche in questa edizione del 2024.

Si corre, sempre, da sempre e nonostante tutto..

E’ questo il motto della Corsa alla Spada che ogni anno a maggio catapulta l’intera città di Camerino nel glorioso passato dei Da Varano, signoria che governò qui e su un esteso territorio per oltre tre secoli.

La rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio è la manifestazione più aggregante di Camerino, perché coinvolge l'intera città nei giorni di festa: c'è chi sfila negli abiti d'epoca e rende bellissimi i cortei che contano oltre 500 figuranti, chi si allena per un intero anno al fine di affrontare al meglio le varie gare (i giovani in corsa, le ragazze della staffetta rosa, gli atleti della corsa alla spada e gli arcieri ), chi pensa a tutti i meccanismi della rievocazione, chi cucina e chi serve ai tavoli nelle osterie dei tre terzieri durante i giorni di festa.

Oggi come allora, l'intera città intera partecipa ai giorni di festeggiamenti che propongono la Corsa alla Spada (26 maggio 2024), come evento sportivo clou, oltre a un calendario ricco di rigorosi cerimoniali, approfondimenti culturali, iniziative ludiche, attività sportive, momenti dedicati ai più piccoli e prelibatezze gastronomiche servite nelle osterie aperte durante tutta la rievocazione.

Vivere i fasti del passato in una città che si sta risollevando da una catastrofe è un’esperienza da provare, che mostra l’attaccamento di una popolazione alle sue tradizioni e la forza dell’essere umano di fronte alle avversità ed è per questo che la Corsa alla Spada e Palio va vissuta visitando Camerino dal 15 a 26 maggio 2024 e partecipando ai suoi eventi più importanti:

15 maggio --> Cena dei Mille

17 maggio --> Offerta dei Ceri

19 maggio --> Palio di Sant'Ansovino degli Arcieri de Varano

25 maggio --> Giovani in corsa 26 maggio --> Corsa alla Spada e Palio (corteo storico, staffetta rosa e corsa).

Un breve cenno storico. Nel 1982 si decise di dar vita a questa manifestazione. L'intento era quello di riportare Camerino alla sua epoca più feconda, quando la signoria dei Da Varano dominava su un vasto territorio. Antichi documenti di archivio descrivevano rituali e tornei che, sin dal 1200, si svolgevano a maggio per celebrare il patrono della città (san Venanzio martire - 18 maggio); con Giulio Cesare (1434- 1502), il personaggio più autorevole della casata, questi divennero ancora più imponenti. Quarantatré anni fa la scelta dei padri fondatori della rievocazione fu proprio tale periodo, perché il più ricco di eventi in onore della figura del giovane Venanzio, martirizzato a causa della sua cristianità.

Con rigore scientifico Camerino fu divisa in tre terzieri: Sossanta, con i colori bianco e rosso, nella zona della basilica dedicata al santo, Muralto sul versante opposto con i colori bianco e azzurro e nel centro della città Di Mezzo con i colori verde e nero. Tra le varie gare di cui parlavano le fonti storiche, si decise di ripristinare proprio la corsa a piedi, una gara particolare che richiedeva velocità e resistenza in un tratto di 1.130 metri che, partendo da piazza San Venanzio, attraversava l'intera città, fino alla chiesa di Santa Maria in via. Il vincitore ottiene la spada, un premio personale, e l’ordine di arrivo degli atleti assegna il palio al terziero che ha totalizzato un maggior punteggio.

La rievocazione storica, che vanta fondatezza e longevità, ha resistito alla distruzione del terremoto e alla pandemia e si presenta nell'edizione 2024 più forte che mai dopo lo scorso anno che si è riappropriata dell’antico tracciato nel cuore della città di Camerino.

I colori e i suoni del maestoso corteo, composto da oltre 500 figuranti, sono rientrati nella città terremotata, hanno invaso i nuovi spazi creati dalle demolizioni e riempito i vuoti di un centro storico ferito, ma sempre bellissimo.

Il ritorno nel cuore di Camerino e il passaggio in quello che è il tracciato vero della Corsa alla Spada, dopo sei anni di percorsi alternativi, ha procurato un’emozione fortissima in coloro che hanno vissuto questo momento, in abiti del passato o come semplici spettatori di un evento eccezionale per bellezza, esempio di resilienza e partecipazione corale di una popolazione che crede nelle tradizioni.