Nella campagna del Chianti, contesto che è già immagine e “marchio”, anzi nel nucleo storico del Chianti, su un poggio che separa le valli del Pesa e dell’Arbia sta Radda (m 530). La struttura medievale del borgo, a pianta allungata, rimanda ai tempi in cui, dopo esser stato (fino al 1176) importante castello controllato da Siena, Radda passò sotto Firenze e fu fatta capoluogo della lega del Chianti (1384). L’emblema della Lega era un gallo nero, riferimento poi passato alle note bottiglie di vino. Vino e olio, ai vertici della qualità, ma anche integrità dell’ambiente urbano e “densità” del paesaggio all’intorno sono gli atout dell’offerta che Radda rivolge ai turisti, agli agrituristi, ai visitatori di un giorno.
COSA VEDERE
L’abitato si sviluppa intorno al palazzo del Podestà (1415 circa), ornato di stemmi in facciata, e alla chiesa di S. Nicolò, di fondazione trecentesca; l’arte, dalle chiese del cicondario, si concentra nel recente museo dell’antico convento di S. Maria al Prato; appena fuori il paese, nella fattoria Vignale, si trova invece il Centro di Studi storici chiantigiani. Brevi escursioni nella bellissima campagna a sud di Radda portano alle suggestive pievi romaniche di S. Giusto in Selcio e S. Polo in Rosso; non molto più distanti sono il piccolo borgo fortificato di Volpaia, a nord, e Badia a Coltibuono, a est, ex monastero vallombrosano oggi villa e fattoria immersa in grandi boschi di abete e bianco: l’uno e l’altra mete anche enogastronomicamente squisite.
Perché Bandiera Arancione:
“Radda in Chianti ‘e immersa in un contesto paesaggistico di grande bellezza ed è caratterizzata da una buona offerta turistica complessiva. I punti di interesse sono facilmente raggiungibili grazie all’ efficace sistema di segnaletica di indicazione e il punto di informazione turistica è ricco di materiale informativo. Buona è la promozione dei prodotti tipici locali, facilmente acquistabili dai visitatori nei negozi dedicati.” Lorenzo, ghost visitor TCI