24.10.2010 - Con 3 di Marca, tutti promossi a pieni voti
Con 3 di Marca, tutti promossi a pieni voti. L’esperimento tentato domenica scorsa dal Touring Club Italiano d’unire storia, arte, attività produttive e gastronomia, dell’area di Sinistra Piave compresa fra Ormelle, San Polo e Cimadolmo, può dirsi riuscito oltre ogni previsione. Dai misteri dei Templari alla lavorazione del vetro, dalle cene di gamberi dipinte di Giovanni di Francia alle creazioni di maglieria rigorosamente Made in Italy, dalle vestigia medioevali all’enogastronomia più rinomata, l’itinerario approntato dal console TCI Eldo Candeago, di concerto con esperti locali e rappresentanti delle Amministrazioni comunali, s’è rivelato ricco e sorprendente, suggerendo modalità inusuali per la scoperta d’un territorio, ingiustamente noto soltanto per il vino, cui nulla va certamente tolto in termini di valore data l’alta qualità ivi prodotta. L’itinerario percorso dai cinquanta Soci Touring giunti da varie province del Veneto, ha preso quindi le mosse dalla località Tempio, dove lungo il fiume Lia, immersa nel verde della campagna, sta una vera e propria perla dell’ architettura religiosa di queste zone: la Chiesa dei Templari. Ne sono state sviscerate appieno le trasformazioni architettoniche subite nei secoli dall’edificio di stile romanico, i significati sottesi ai dipinti ad affresco ancora leggibili e non ancora completamente decifrati, l’influenza della mason sul governo dei territori. Pochi minuti d’auto, oltre il centro di Ormelle, l’interesse dei visitatori s’è spostato sull’attualità della Vetri Speciali S.p.a., azienda leader mondiale nella produzione di contenitori in vetro cavo. Lo scetticismo per una visita piuttosto inusuale nei programmi Touring, s’è subito trasformato in entusiastica curiosità per l’organizzazione, modernità e qualità di prodotto efficacemente illustrati dal direttore e dai suoi collaboratori di stabilimento. Al termine è stato fatto omaggio a tutti i partecipanti di una bottiglia riproducente il campanile di San Marco, appositamente realizzata per l’occasione e “griffata” Touring Club Italiano”. Immancabile nel programma, la sosta all’antica chiesetta di San Giorgio, forse il monumento storico più significativo nel territorio di San Polo di Piave. Un autentico scrigno d’arte, la cui manutenzione ed apertura si deve alla meritoria associazione omonima, che conserva all’interno un ciclo di affreschi pressoché integri, di notevole valore artistico, opera del pittore Giovanni Di Francia. Molto famosi i due quadri superstiti della storia di San Giorgio e l’Ultima Cena con gamberi di fiume e vino rosso. Rappresentazione, quest’ultima, che chiude a Sud le molte dello stesso autore, rintracciabili nell’area friulana, trevigiana e soprattutto bellunese. Una volta raggiunto Cimadolmo, paese fondato nel 751dai frati dell'Abbazia di Nonantola e che subì tali e tante piene della Piave da essere ricostruito più lontano dal fiume dopo le inondazioni del XIV secolo, la visita s’è indirizzata sulle Creazioni Made in Italy dell’azienda GEA Maglia. Presente la capostipite signora Afra, che s’inventò d’utilizzare sul finire della guerra i fili dei paracaduti recuperati in zona, iniziando così una tradizione famigliare che continua con proprio marchio dal 1960. A seguire il pranzo nel Ristorante “Le Calandrine”, locale storico d’Italia che ha presentato un menù di grande qualità e davvero indovinato nell’abbinamento vini-pietanze, la visita pomeridiana s’è incentrata sul centro di San Polo. Visita guidata al “castello-villa” Papadopoli-Giol, con una bruma autunnale che ha reso ancor più il sapore romantico del grande parco voluto dai nobili veneziani Papadopoli. L’eclettico edificio attuale è frutto della ricostruzione seguita alla Grande Guerra per conto di Giovanni Giol che da emigrante in Argentina creò una delle più grandi aziende vinicole del mondo “La Colina de oro”. Altro segno di questo passaggio storico dalla nobiltà alla borghesia benestante sono in centro paese l’imponente complesso dell’Agenzia Agraria dei Connati Papadopoli, oggi proprietà Giol, con le famose cantine dove il vino è tuttora invecchiato in grandi botti di rovere. Tappa finale, prima del brindisi d’arrivederci nell’azienda Agricola biologica Galileo Zaninotto, la visita d’obbligo alla più antica chiesa della zona, in località Caminada, dedicata alla “Natività di Maria”, che conserva all’interno un l’affresco denominato “La Madonna della Caminada” (XV° sec.) fonte di grande devozione popolare.