La prima passeggiata del 2023

Anche nel 2023 il Club di territorio di Cagliari è impegnato a prendersi cura del patrimonio sardo, coinvolgendo quante più persone nella sua valorizzazione, e per iniziare abbiamo dato ulteriore visibilità a quello che è considerato il più bel museo di arte siamese europeo e che, invece, molti cagliaritani e turisti trascurano.
Ci siamo incontrati in una splendida mattinata di febbraio, col cielo terso e fresco, all’interno del Regio Arsenale, suggello dell’inespugnato “tenaglione” edificato a guardia di tutta l’isola dalle incursioni barbaresche a Cagliari, una delle sette Città Regie della Sardegna.
La storica dell’arte Roberta Carboni ha illustrato a un bel gruppo di soci e amici Touring nascita e sviluppo nei secoli di questa parte del Castello, visitata quasi esclusivamente per i musei che ospita (archeologico, pinacoteca, cere anatomiche, etnografico e collezione Cardu) in uno spazio positivamente condiviso tra comune, ministero, regione e università. Affascinante realtà culturale, frutto di un forte investimento partito negli anni cinquanta del ‘900 e definitivamente aperto in questo secolo.
Insieme abbiamo rintracciato i resti delle fortificazioni all’interno degli allestimenti museali, riconosciuto la progettualità dell’antica struttura difensiva, letto la sua posizione dominante sul Golfo degli Angeli e osservato le scelte degli architetti contemporanei.
Poi siamo entrati nella sala che ospita gli oggetti raccolti in Siam ed Estremo oriente dall’avventuroso concittadino Stefano Cardu e da lui donati nel primo dopoguerra alla municipalità, dopo aver rifiutato ogni allettante proposta di acquisto.
Soci e amici del Club di territorio si sono soffermati a lungo davanti alle vetrine dove sono conservate opere d’arte, oggetti di uso quotidiano, preziosi, edizioni rare, armi e dipinti, sottoponendo la brava Roberta ad un vero e proprio fuoco di fila di domande, che l’hanno trovata sempre preparata e disponibile.
I beni esposti hanno suscitato la meraviglia di tutti, ma ha meravigliato soprattutto quanto questo scrigno di bellezze sia ancora misconosciuto, con la speranza che recenti e notevoli sforzi del comune e del personale, a partire dalla celebrazione del suo primo centenario, diano i loro frutti.
Alla fine della visita i soliti insaziabili Touring hanno approfittato della bella giornata e, rinviando l’ora di pranzo, hanno improvvisato un fuori programma per una prima occhiata alla contigua Collezione Luigi Cocco dell’Istituto Etnografico Regionale, ripromettendosi di ritornarci a breve con una nuova passeggiata.
Arrivederci al prossimo appuntamento.