Manfredonia, Museo Nazionale Archeologico "PAGINE DI PIETRA. I DAUNI TRA VII e VI sec. a.C."
"PAGINE DI PIETRA. I DAUNI TRA VII e VI sec. a.C."
Mostra permanente. Manfredonia, Museo Nazionale Archeologico
La mostra delle stele daunie, ospitata a Roma nella sala della Regina di Palazzo Montecitorio fino al 18 marzo 2011, al culmine delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, torna al Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia. Le stele, lastre rettangolari di pietra decorate ad incisione, realizzate tra la metà del VII ed il VI sec. a.C. dai Dauni, popolazioni stanziate nella parte settentrionale della Puglia, riproducono figure schematiche maschili e femminili riferibili ad entità di rango. Le stele maschili con armi mostrano pettorale, spada e scudo, mentre quelle con ornamenti recano collane, fibule, cinture con nastri pendenti e dischi circolari. Negli spazi centrali delle due facce principali delle stele compaiono scene figurate che narrano di attività quotidiane, di antichi rituali, di cerimonie nuziali e funebri, di lotte armate a piedi o a cavallo. Le stele erano completate da teste completamente lisce (aniconiche) o con i tratti anatomici, occhi e bocca incisi, naso e orecchie a rilievo (iconiche). Queste straordinarie "pagine" di pietra ospitano complesse raffigurazioni in una quanto mai efficace "narrazione" che offre momenti di vita di una società indigena che non ci ha lasciato testimonianze scritte.
La mostra, permanente, è stata inaugurata in occasione della "Settimana della cultura" (aprile 2011).
Promossa da: MiBAC, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Soprintendenza per i beni Archeologici della Puglia-Museo Nazionale di Manfredonia, in collaborazione con Provincia di Foggia, Comune di Manfredonia, Fondazione Karol, Fondazione Banca del Monte di Foggia, Società Cons. Promodaunia, Parco Nazionale del Gargano. Sponsor ufficiali: Cobar s.p.a. Barozzi Costruzioni Sponsor tecnici; HGV Italia; ARA, Attività di Ricerca Archeologica.
comunicato redatto da Emilia Simone