Il "Miglio Sacro" di Napoli, raccontato da Roberto Peretti
I volontari del Touring Club - si sa - sono persone speciali e quando scoprono cose belle e interessanti, sono pronti a raccontarle...
Così ha inteso fare Roberto Peretti - volontario di Aperti per Voi in Genova - che ci ha trasmesso le note che seguono, a proposito dell'itinerario de...
Il Miglio Sacro
Itinerario attraverso il Rione Sanità - Napoli.
E’ stato recentemente inaugurato un nuovo itinerario turistico-culturale, che si è aggiunto a quelli già esistenti, e che Napoli restituisce alla città e ai napoletani prima ancora che ai visitatori e ai turisti, che – comunque – apprezzano e ringraziano.
L’itinerario/progetto denominato “Miglio Sacro” – gestito dalla Corporativa Onlus La Paranza – si snoda su un percorso di circa 2 chilometri (da qui, il “miglio”), dalla Tomba di San Gennaro al suo Tesoro (ed ecco il “sacro”).
L’itinerario si percorre a piedi, per una durata di circa 3 ore.
Si svolge interamente nel Rione Sanità di Napoli, che i giovani della Cooperativa La Paranza, intendono – con questo progetto – riportare a nuova vita.
Si parte dal Tondo di Capodimonte, con la Chiesa Madre del Buon Consiglio e le Catacombe di San Gennaro, e poi a seguire la Basilica di San Gennaro extra moenia che immette direttamente nel cortile dell’Ospedale San Gennaro, che si percorre per uscire.
Si percorrono, in pieno Rione Sanità, Via San Gennaro, Via San Vincenzo, Piazzetta San Vincenza, e si ci immette in Via della Sanità, per raggiungere Piazza della Sanità con la maestosa Basilica di Santa Maria della Sanità e le Catacombe di San Gaudioso.
Nel cuore del Rione, si continua per Via della Sanità, Via dei Vergini, e Porta San Gennaro.
In questo tratto di strada, si possono vedere la casa di Totò (esterno), il Palazzo dello Spagnolo e il Borgo dei Vergini.
Ultima fatica, Via Duomo verso la Cattedrale.
L’itinerario/progetto – come dicono i Giovani della Paranza - vuole raccontare di un'altra Napoli, quella vera e speranzosa che, "ha peso misura e qualità" per rinascere dalle sue ceneri.
Roberto Peretti
Informazioni a:ufficiostampa@catacombedinapoli.it