Il Ponte Nomentano e il fiume Aniene
Lunedì, 27 Maggio, 2013

Con il Ponte Nomentano la via Nomentana scavalca il fiume Aniene. E’ di epoca romana di cui si conserva l’arcata centrale del I secolo a.C. con un’effige con testa bovina e clava, del culto di Ercole, protettore degli armenti e dei commerci. Il ponte infatti fu costruito nel punto in cui probabilmente sin dalla preistoria avveniva la transumanza delle mandrie verso il mare. La parte superiore sopraelevata e fortificata nel medioevo è quella restaurata da Narsete nel 552, in seguito alla distruzione del re dei Goti Totila. Secondo la tradizione qui avvenne l’incontro tra Carlo Magno e Leone III nell’anno 800. Nicolò V (1447-1455) lo restaurò e pose il suo stemma con le due chiavi incrociate. Nel 1849, durante i combattimenti della Repubblica Romana venne fatto saltare. Secondo una leggenda la notte il ponte è frequentato dal fantasma di Nerone che è morto suicida nella vicina villa di Faonte. Nel 2000, in occasione degli interventi realizzati per il Giubileo, è stato effettuato un restauro conservativo dell’edificio associato alla bonifica ed al recupero del contesto ambientale.
Il fiume Aniene nasce dai monti Simbruini, presso Filettino, vicino Trevi, Ienne, Subiaco, forma le cascate di Tivoli e dopo 99 Km di percorso confluisce nel Tevere presso monte Antenne. Fin dai tempi dell’antica Roma ha fornito acqua alla città con gli acquedotti Aniene Vecchio, Nuovo, Claudio e Acqua Marcia.
Il Monte Sacro è noto per esservisi rifugiati i plebei romani in rivolta, che furono ricondotti all’ordine dal senatore Menenio Agrippa con il famoso discorso allegorico del 503 a.C. in cui paragonò l’ordinamento sociale romano ad un corpo umano, nel quale tutte le parti sono essenziali e ammise che se le braccia smettessero di lavorare lo stomaco non si nutrirebbe e proseguì dicendo che ove lo stomaco languisse, le braccia non riceverebbero la loro par
te di nutrimento. La plebe ottenne l’istituzione dei tribuni della plebe e degli edili della plebe e l’istituzione di una propria assemblea, il concilium plebis, che eleggeva i tribuni e gli edili plebei. Nel 1805 il rivoluzionario Simón Bolívar, dopo essere stato informato dell’impresa dei plebei romani, decise di giurare per la liberazione dei popoli sudamericani. Il monte era anche il luogo ove si recavano gli àuguri per effettuarvi i loro vaticini osservando il volo degli uccelli; ovvero gli aruspici per compiervi riti magici.

DOMENICA 16 GIUGNO 2013
Itinerari Romani - I ponti:
Il Ponte Nomentano e il fiume Aniene
(Console organizzatore: Dr Antonello Ghera)
Appuntamento ore 9:30 di fronte alla Scuola Montessori Istituto Comprensivo, viale Adriatico n. 140.
Quote di partecipazione: Socio: € 7,00 Non Socio: € 10,00
Informazioni e prenotazioni:
Punto Touring: Viale Giulio Cesare, 100 - Roma - tel. 06-36005281 fax 06-36005342
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