Il viaggio dell'ingegno e del progresso - Centenario Pacinottiano
Amilcare Grana
Martedì, 18 Ottobre, 2011

PONTECCHIO di SASSO MARCONI (BO)
sabato 25 febbraio 2012, ritrovo alle ore 10
GUGLIELMO MARCONI
PIONIERE DEL WIRELESS
APPUNTAMENTI
Il viaggio dell’ingegno e del progresso. Itinerari pacinottiani e luoghi della scienza in Toscana
ed Emilia Romagna tra Otto e Novecento
Ciclo di conferenze, incontri e visite guidate
2 luglio 2011 - 25 marzo 2012
a cura dei Consoli del Touring Club Italiano
della Toscana e dell'Emilia Romagna
PROGRAMMA
PISTOIA
Sabato 2 luglio 2011, ore 17,00
Candeglia (Pistoia), Villa Pacinotti, via di Caloria e Valdibure 10
LA SCIENZA SUL TRENO
Conferenza introduttiva e presentazione della ristampa dell’Orario ferroviario nazionale “attivato il 12 dicembre 1866”, appartenuto a Antonio Pacinotti, al tempo del suo insegnamento presso il Reale Istituto Tecnico di Bologna, con note autografe.
Seguirà una visita alla Villa Pacinotti di Caloria e la proiezione del documentario Antonio Pacinotti e il secolo dell’elettricità (regia di Stefano Nannipieri, prodotto nel 2005 dall’Associazione “La Limonaia” di Pisa http://www.lalimonaia.pisa.it/v2/weblog/pivot/entry.php?id=50).
Posti limitati, con prenotazione obbligatoria entro il 30 giugno: tel. 347-5840382.
Antonio Pacinotti è ben conosciuto come inventore della dinamo ma pochi sanno che egli effettuò studi ed esperimenti sull'utilizzazione del calore solare come fonte di energia. Alcuni di questi esperimenti furono fatti nella storica Villa di Caloria, dove la famiglia Pacinotti si riuniva nei periodi di vacanza, oggi appartenente a discendenti dello scienziato. Dell’interesse (in qualche modo profetico) di Pacinotti per quelle che oggi siamo soliti definire come fonti alternative, rende testimonianza anche il cimelio pacinottiano di cui si ripropone la ristampa, contenente alcune annotazioni sullo sfruttamento dell’energia termica prodotta dalla fermentazione di biomasse.
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PRATO
Sabato 8 ottobre 2011, ore 16,30
Prato, Museo di Scienze Planetarie, via Galcianese 20/h
L'ASTRONOMIA A FIRENZE AL TEMPO DI ANTONIO PACINOTTI
Conferenza del Dott. Fausto Barbagli (Museo di Storia Naturale, Università di Firenze)
e visita guidata al Museo di Scienze Planetarie (ore 17.30-18.30).
Ingresso libero, con prenotazione consigliata: tel. 0574-44771 (Prato Ricerche), dal lunedì al venerdì. Info: www.mspo.it - www.pratoricerche.it
Gli anni in cui Antonio Pacinotti fu attivo presso la Specola del Regio Museo di Fisica e Storia Naturale - al fianco dell’astronomo Giovan Battista Donati - furono di primaria importanza per l’astronomia fiorentina perché videro lo sviluppo dei pionieristici studi di spettroscopia stellare e la nascita dell’astrofisica in Italia. Nello stesso periodo iniziò a prender corpo l’idea di un trasferimento dell’osservatorio fiorentino dalla Specola ad Arcetri, il cui compimento fu portato a termine dallo stesso Donati un decennio più tardi.
Il Museo di Scienze Planetarie della Provincia di Prato, inaugurato nel 2005, è un'istituzione culturale gestita dalla Fondazione Prato Ricerche. In un contesto architettonico fortemente innovativo si ritrovano spazi espositivi che ospitano sia campioni che pannelli descrittivi delle diverse tipologie degli oggetti esposti: meteoriti (condritiche e differenziate), diorami dei deserti caldi e freddi, rocce da impatto e minerali. Fanno parte integrante del percorso numerose postazioni multimediali contenenti filmati, immagini, figure e testi centrati sulle tematiche incontrate nel percorso espositivo. Integra la visita la "quadrisfera", nella quale si può assistere ad una multiproiezione che, grazie ad un complesso gioco di specchi, racconta con suoni ed immagini suggestive gli eventi che vanno dalla formazione dell'Universo e del Sistema Solare fino alla nascita della vita sul nostro pianeta.
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PORRETTA
Sabato 15 ottobre 2011, ore 15,00
Porretta, Stabilimento Oerlikon Graziano, Via Mazzini 230, Sala Mensa
LE OFFICINE DALDI E MATTEUCCI DI PORRETTA TERME
Cronache di un trentennio 1919-1950
da una ricerca di Mario Facci
Interverranno
Francesco Monari - Plant Manager Oerlikon Graziano
Igor Taruffi - Assessore alla Cultura del Comune di Porretta Terme
Gianluca Chelucci - Console del Touring Club Italiano
Renzo Zagnoni - Presidente del Gruppo Studi Alta Valle del Reno - Nuèter
al termine si terrà una visita guidata da Giuliano Mazzini al
MUSEO DELLE MOTO E DEI CICLOMOTORI DEMM
Ingresso libero, con prenotazione consigliata. Per informazioni: tel. 0534-22021 521103 (Ufficio IAT di Porretta) - iat@comune.porrettaterme.bo.it
La Società anonima Officine Meccaniche Daldi, trasformatasi nel 1928 in Società anonima Daldi e Matteucci, produceva pezzi di ricambio per autoveicoli e motocicli ed in breve tempo divenne il volano dell’economia industriale della montagna. Avvicinandosi il conflitto mondiale, l'industria cominciò le produzioni belliche, pezzi per sottomarini, motori per l'aviazione e per automezzi e parti di trattori. Il 23 giugno 1944 lo stabilimento di Porretta venne pesantemente bombardato dall’aviazione alleata. Nel dopoguerra, il ritorno a Porretta avvenne nel 1948 e fu per tutta la montagna un momento memorabile come punto di riferimento per molte famiglie e per tutta l’economia montana.
Il Museo delle Moto e dei Ciclomotori DEMM comprende circa 50 modelli di moto da competizione, da turismo e motorini prodotti dalla ditta Demm, oggi Oerlikon Graziano, fra il 1952 ed il 1982. Di particolare interesse sono le moto da gara ed il "Siluro" che stabilì 24 record mondiali nel 1956.
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BOLOGNA
SABATO 19 NOVEMBRE 2011, ore 10.00
Bologna, Istituto Pier Crescenzi - Pacinotti
via Saragozza 9, Biblioteca e Museo
IL PATRIMONIO SCIENTIFICO, BIBLIOGRAFICO E ARCHIVISTICO DELL'ISTITUTO PIER CRESCENZI - PACINOTTI
Presentazione e visita al Museo degli strumenti scientifici "Crescenzi - Pacinotti"
a cura dei professori
Giovanna Grimaldi - Responsabile della Biblioteca
Anna Laura Rabiti - Responsabile del Museo
Roberto Roppa - Responsabile del Laboratorio di Fisica
Letizia Guidi - Responsabile dell'Archivio
Ingresso libero, con prenotazione obbligatoria entro il 10 novembre 2011
via e-mail: granamilcare@gmail.com .
Per informazioni: tel. 334 3390162 (Amilcare Grana).
Fin dalla sua fondazione come Regio Istituto Tecnico di Bologna nel 1862, il «Pier Crescenzi» istituì un gabinetto di fisica affinché gli studenti potessero apprendere questa disciplina non solo sui libri, ma soprattutto attraverso esperimenti ed osservazioni condotti con l’uso dei migliori strumenti e apparecchiature didattiche disponibili all’epoca. Nei successivi cinquant’anni si venne così a formare una collezione di circa 250 strumenti, in parte costruiti all’interno della scuola, in parte acquistati dalle più importanti ditte italiane e straniere
La collezione storica degli strumenti di fisica del «Pier Crescenzi» è una delle più complete e meglio conservate del periodo a cavallo tra Otto e Novecento. Tra gli oltre 200 strumenti di cui è formata, ve ne sono alcuni costruiti e utilizzati dai grandi fisici italiani Antonio Pacinotti e Augusto Righi, che insegnarono al «Pier Crescenzi» negli anni sessanta e settanta dell’Ottocento e che qui svolsero anche parte delle loro ricerche.
Gli strumenti tra pratica e didattica della scienza. Gli strumenti sono da sempre un elemento fondamentale nell'indagine della natura condotta dall'uomo. Con l'affermazione, anche grazie all'invenzione di nuovi strumenti (tra cui il telescopio, il microscopio, il termometro, il barometro), del metodo sperimentale a partire dal Rinascimento, gli strumenti d'osservazione e di misura entrarono prepotentemente nella formulazione e nella verifica delle teorie scientifiche. L'importanza della scienza (e degli strumenti in particolare) nella conquista di nuove terre, la creazione di collezioni scientifiche private e pubbliche, la fondazione di società sperimentali, il successo dei lettori itineranti di filosofia naturale presso un pubblico sempre più vasto: tutto questo contribuì a destare un interesse crescente per la scienza e le sue applicazioni. La trasmissione delle conoscenze avveniva sempre più attraverso dimostrazioni che utilizzavano apparecchi didattici e che dovevano divertire, oltre che istruire. Nel corso dell'800 questa pratica prese piede anche nelle scuole, dove furono istituiti gabinetti scientifici con tutti gli strumenti necessari affinché il professore potesse corredare il suo corso con le opportune dimostrazioni. Il gabinetto di fisica del “Pier Crescenzi” è un esempio di istituzionalizzazione di questo modo di insegnare la scienza.
La collezione degli strumenti di fisica. Gli strumenti scientifici e gli apparecchi didattici esposti provengono dal gabinetto di fisica della scuola, che fu creato nel 1862 per corredare con esperienze dimostrative l'insegnamento della fisica. Si tratta di circa 200 strumenti databili tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del 900, in parte acquistati da artigiani e fabbriche italiane ed europee, in parte costruiti all'interno della scuola dal “meccanico”, sotto la guida del professore. Gli strumenti sono esposti in 10 armadi, secondo un ordine che ricalca quello degli argomenti affrontati nei corsi di fisica ed esposti nei manuali dell'epoca: meccanica, acustica, termologia, meteorologia, ottica, elettromagnetismo. (http://www.museocrescenzipacinotti.it/categorie.asp).
I professori di fisica. Gli insegnanti di fisica dell'Istituto Tecnico erano anche responsabili del gabinetto di fisica della scuola e dell'acquisto degli strumenti. Tra essi spiccano i nomi di Antonio Pacinotti (1841-1912) e Augusto Righi (1850-1920), che vi insegnarono rispettivamente dal 1864 al 1873 e dal 1873 al 1880.
Nella scuola si svolsero anche numerose ricerche che si avvalevano di attrezzature all'avanguardia per la scienza del tempo. Lo dimostra la decisione di Righi di portare con sé alcuni strumenti, quando lasciò la scuola nel 1880.
Nella scuola, Antonio Pacinotti studiòsoprattutto i fenomeni elettromagnetici che in seguito lo avrebbero portato a inventare il suo ”anello”, l'antecedente delle moderne dinamo. Egli lasciò alla scuola anche un termoscopio da lui firmato.
Righi arrivò all'Istituto Tecnico appena dopo aver ideato il suo elettrometro a induzione. Qui effettuò degli esperimenti sulle scariche elettriche in mezzi diversi con una macchina da lui progettata e sviluppò un telefono in cui un altoparlante funzionava da ricevitore (http://www.museocrescenzipacinotti.it).
Museo "Crescenzi-Pacinotti"
Biblioteca dell’Istituto "Pier Crescenzi", via Saragozza 9 - 40123 Bologna; tel. 051 3397411; info@museocrescenzipacinotti.it
Per ulteriori notizie sulla storia dell'Istituto e sul suo museo: http://www.crescenzipacinotti.it/?L%27Istituto:Storia - http://www.museocrescenzipacinotti.it
PROSSIM0 APPUNTAMENT0:
PONTECCHIO di SASSO MARCONI (BO)
sabato 25 febbraio 2012, ritrovo alle ore 10
GUGLIELMO MARCONI
PIONIERE DEL WIRELESS
Ci sono stati tre grandiosi momenti nella mia vita di inventore. Il primo, quando i segnali radio da me inviati fecero suonare un campanello dall’altro lato della stanza in cui stavo svolgendo i miei esperimenti; il secondo, quando i segnali trasmessi dalla mia stazione di Poldhu, in Cornovaglia, furono captati dal ricevitore che ascoltavo a San Giovanni di Terranova, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico a una distanza di circa 3.000 km; il terzo è ora, ogni qualvolta posso serenamente immaginare le possibilità future e sentire che l’attività e gli sforzi di tutta la mia vita hanno fornito basi solide su cui si potrà continuare a costruire.
[Guglielmo Marconi - dicembre 1935]
- Oggetto della visita
a) una introduzione relativa alla vita di Marconi e al significato della sua invenzione;
b) un filmato sulla storia delle radiocomunicazioni;
c) la visita della celebre “stanza dei bachi” e della sezione interattiva e multimediale del museo;
d) la visita della sezione dedicata alla radiofonia;
e) la visita libera al parco e al Mausoleo Marconi.
- Breve presentazione sulla struttura ospitante: Grazie all’integrazione di apparati storici, ipertesti, filmati e dispositivi interattivi, il visitatore ha la possibilità di ripercorrere le vicende che hanno caratterizzato la formazione e la vita di Guglielmo Marconi con un’attenzione particolare per il periodo che va dal 1895 (primi esperimenti di telegrafia senza fili) al 1901 (lancio del primo segnale radio attraverso l’Atlantico).
Il Museo ospita una serie di accurate ricostruzioni funzionanti di apparati scientifici dell’Ottocento collocate in diverse “isole espositive” dedicate ad alcune tappe fondamentali della storia dell’elettricità, ai precursori della storia della radio, alle applicazioni marittime dell’invenzione marconiana. Durante il percorso sono inoltre illustrati alcuni fondamentali sviluppi delle radiocomunicazioni nel XX secolo, in particolare il passaggio dalla radiotelegrafia alla radiofonia e alla radiodiffusione. In mostra sono inoltre presenti interessanti documenti relativi alla formazione di Guglielmo Marconi (esposti nella celebre “stanza dei bachi”) e alla sua attività di imprenditore nella Compagnia che egli fondò nel 1897 e che tuttora porta il suo nome.
Per ulteriori informazioni si invita a visitare i siti web:
RITROVO E GUIDE
Luogo di ritrovo: Villa Griffone, sede del Museo, in Via Celestini 1, Pontecchio di Sasso Marconi (BO)
Orario di ritrovo: ore 10
Organizzatore: A. Grana e G. Chelucci
Console accompagnatore: Gianluca Chelucci e Amilcare Grana
Guida dell'evento: Guide del Museo G. Marconi
Telefono per le emergenze ed informazioni: 3343390162 (A. Grana)
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INGRESSO (comprensivo di materiale informativo e/o gadget del Museo) per Soci Tci e non Soci: € 5,00
Il pagamento avverrà direttamente al Museo, PRIMA della visita, il 25 febbraio 2012.
PRENOTAZIONE
Le prenotazioni sono aperte dal 03 gennaio 2012 al 31 gennaio 2012 .
E’ indispensabile la prenotazione via mail a granamilcare@gmail.com
Altre info:
N.B.: il Museo NON è dotato di un punto di ristoro né di servizi igienici per i visitatori.
Infine, per il programma completo de "Il viaggio dell’ingegno e del progresso. Itinerari pacinottiani e luoghi della scienza in Toscana ed Emilia Romagna tra Otto e Novecento"
Ciclo di conferenze, incontri e visite guidate
2 luglio 2011 - 25 marzo 2012
a cura dei Consoli del Touring Club Italiano
della Toscana e dell'Emilia Romagna
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