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Omaggio alla Porrettana

Sergio Ferroni
Mercoledì, 12 Novembre, 2014

: “…Ove sono ora l’Austria, superba della sua linea del Semmering (frutto, fra l’altro… dell’ingegno veneto, quindi italiano!) e la Svizzera, con le sue ferrovie di montagna tante celebrate da coloro che si dicono “i Touristi? Ora è la nostra Italia che scende in lizza e presenta orgogliosa al mondo una nuova impresa titanica, che supera la stessa ciclopica Ferrovia del Frèjus- Moncenisio! È la nostra Italia che può”...... così scriveva il cronista  Aldemaro Ghigliozzi  del Telegrafo di Livorno  il 24 novembre 1863 in occasione del viaggio inaugurale di sua Maestà Vittorio Emanuele II sull'arditissima ferrovia Porrettana nel tratto Bologna - Pracchia, in quanto la galleria dell'Appennino era ancora in costruzione... il racconto del cronista continua esaltando le opere dell'uomo che hanno fatto di questa ferrovia un capolavoro dell'ingegno umano, ma lasciamo alla penna di chi ha vissuto questa giornata la descrizione di quest'opera.

" Oh quale orgoglio appartenere alla più stimata e grande stirpe di costruttori che, dopo aver espresso il meglio nei campi artistici e architettonici affronta ora un altro tipo di opere d'arte quello del Domani: i viadotti, i ponti, le trincee, i muraglioni, e quel meraviglioso accorgimento,unico per superare i più irti ed erti crinali dei monti che sono come dicesi in termine anglosassone " i Tunnels" sostituibile  con una voce perfettamente italica : gallerie, impressionanti nere caverne dove il treno, questo mostro fumante che tanto a trasformato il modo di vivere dei Paesi civili, sembra avventarsi contro l'ignoto."

Questa breve galleria vuole essere un'omaggio alla ferrovia Porrettana, agli uomini  che l'hanno ideata e costruita guidati dall'Ing. Protche tra cui il bolognese ing. Carlo Balducci progettista del viadotto di Piteccio e della galleria elicoidale che da Piteccio (mt. 200 slm), nella valle dell'Ombrone , sfocia nella Valle della Brana in prossimità della Stazione di Corbezzi ( mt. 440 slm),superando in pochi Km un dislivello di quasi 250 mt. con una pendenza vicina al 26 per mille che i treni percorrono in aderenza, altrove ferrovie con simili pendenze ricorrono alla trazione a cremagliera.Le gallerie elicoidali concepite dagli Ingegneri sotto la guida di Protche, come i viadotti che si susseguono nella valle dell'Ombrone  vennero considerati un miracolo di ingegneria ferroviaria per l'epoca in cui vennero costruiti.

Un grazie agli eredi dell'Ing. Balducci per la documentazione fornita.