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Bologna Pedonale, qualcosa si muove

Sergio Ferroni
Martedì, 7 Febbraio, 2012

Mi sembra doveroso riportare la Bozza presentata nella riunione della Consulta di questa sera 7 febbraio avuta dal Volontario  del T.C.I Giuseppe Stefanini

 

BOZZA di Contributo di Bologna Pedonale

alla proposta del nuovo piano della pedonalità

L’associazione Bologna Pedonale esprime soddisfazione per la presentazione delle linee generali del piano che vanno nella giusta direzione, ovvero una città più ciclo-pedonale, vivibile e bella a partire dal suo centro storico.

Si condivide l’approccio globale di attenzione ai diversi aspetti che ne connotano l’identità, l’idea di riqualificazione complessiva che deve riguardare in particolare gli ambiti intrecciati della viabilità, dell’offerta commerciale, della socialità, dei servizi.
Apprezziamo, in particolare  che si tratti di un progetto vero e proprio,  un piano articolato, con un disegno e un visione chiara e che si tratti di una visione condivisa dalla città, come le 13mila firme raccolte, l’adesione di 34 associazioni alla rete di Bologna Pedonale, testimoniano.
Sono scelte precise e coraggiose che rispondono alle esigenze dei tanti cittadini, associazioni, commercianti  favorevoli alle pedonalizzazioni e per questo ampiamente condivisibili che vanno però attuate – ed è un punto irrinunciabile -  con certezza dei tempi e dei modi, nel più breve tempo possibile e mediante la condivisione delle risorse disponibili.
L’Amministrazione Comunale ha ricevuto un mandato esplicito dalle cittadine e dai cittadini di Bologna e noi chiediamo che si persegua senza esitazioni nella traduzione fattuale.

L'Associazione Bologna Pedonale partecipa al tavolo di consultazione in virtù delle oltre 11mila firma raccolte e  del sostegno della rete di 34 associazioni che vi hanno aderito.
Precondizione per una partecipazione efficace è la condivisione delle informazioni e dei dati utili nel corso di tutto il percorso di consultazione, che sia reso noto e condiviso il calendario dei vari incontri  e che  - in maniera responsabile verso la città - venga garantita la massima trasparenza sul percorso intrapreso, sulle scelte  via via operate, sulle priorità individuate.

Il nostro impegno  sarà quello di partecipare nei diversi livelli  in cui il percorso di partecipazione si articolerà: dal tavolo degli stakeholders, ai tavoli di consultazione nei quartieri interessati dal piano,  dalle esperienze di co-progettazione nei vari distretti, alla discussione nelle piattaforme on-line.
Ribadiamo il nostro ruolo di Associazione,  costituita da  cittadini e da una rete di Associazioni, che interpreta e rappresenta  una visione di città,  capace di andare, dunque, ben oltre la cura di interessi piccoli, particolari,  ma  che si fa portatrice e portavoce di idee politiche di ampio respiro condivise e diffuse.

 

 

Punti irrinunciabili

Certezza nei modi e nei tempi. Non procrastinazione e irrinunciabilità dell’ "impianto” ciclo-pedonale presentato. Non subordinare l’effettività del piano ai lavori di “abbellimento”.

Regole Certe
Importanza di ridefinire il nuovo piano del traffico, in maniera organica e coordinata con il piano della pedonalità. Rivedendo i varchi, che permettono di attraversare il centro storico (es. v. Farini)

Creare dei percorsi ciclo pedonali, effettivamente continui, sicuri, fruibili.
avendo cura di ri-progettarli a misura di fruitori "deboli", in un ottica di interconnessione tra le varie aree pedonali,  i distretti individuati dal piano, le “zone” universitarie del centro storico e della prima periferia fuori dalle mura (es.evoluzione del “bike-sharing”  con sperimentazione del modello del “Velib” parigino tra Ingegneria-PortaSaragozza, Ingegneria-Lazzaretto, StazioneCentrale, Agraria-CAAB.)

 

Attenzione alle Aree Cerniera:  accurata regolamentazione del transito e della sosta  nelle aree immediatamente a ridosso delle zone pedonali ed ad alta pedonalità, mediante l’individuazione  e la segnalazione di luoghi di sosta dedicati, creazione di punti di interscambio ciclabili.
Più in generale, controllo del traffico esterno e disincentivo a raggiungere il centro storico con l’auto o la moto.

No alla città vetrina:
Attenzione alle Riqualificazioni
.
- affinché non vengano snaturati i contesti:  riqualificare non significa trasformare in qualunque
   modo l’esistente (v. piazza Minghetti);
- perché non restino isole vuole, ma prevederne, progettarne l’uso sociale ( v. sosta pedonale).

Non solo centro
La priorità assegnata alla pedonalità nel centro storico non deve far passare in sottordine gli intendimenti, le progettualità riguardanti l’incremento delle zone pedonali fuori dalla Cerchia di circonvallazione e della riqualificazione di alcune aree prioritarie delle periferie.
Occorre, infatti, sgravare dal traffico sempre più aree dell’area cittadina, sperimentando nuove soluzioni di regolazione del traffico, in rapporto soprattutto ai nuovi insediamenti abitativi (zone senz’auto).

 

LA  PROPOSTA

Decoro
Rivedere con Hera, le più generali condizioni di pulizia di un centro storico che appare sporco, trascurato, spesso ingombro di oggetti di scarto. (focus cicche)

Cura dei portici, che tracciano percorsi protetti, naturalmente adatti per il transito pedonale.
Chiarire le responsabilità della lorom pulizia.

Idee:

·         bando per creativi per la produzione di uno spot sulla pulizia della città ;

·         sensibilizzare ed incoraggiare il privato a curare ed abbellire col verde in particolare il fronte stradale, promuovendo ad es. concorsi per le realizzazioni ornamentali più belle, servizi di consulenza ai cittadini, convenzioni ed accordi con i vivaisti ecc.

Bagni pubblici
va curata l’installazione di vespasiani e di servizi igienici collocati in spazi idonei e ben visibili, affidati in gestione ad associazioni come Piazza Grande.

 

MUOVERSI

 

Camminare piacevolmente: creare percorsi pedonali continui

Va data la massima importanza alla creazione di percorsi  pedonali continui, di collegamento fra le varie aree pedonali ed i parchi, al fine di rendere  praticabili specifici  attraversamenti  pedonali  più sicuri, il più possibile continui , della città .

In particolare, si propone di pensare ad un collegamento città-collina da intendere come inizio, od  estensione, dei  sentieri collinari (in parte già esistenti o in corso di realizzazione es. CAI n° 902 e n°904).

 

 

Muoversi è bicicletta:  la tangenziale della bici e gli altri percorsi.
Incentivare uso della bicicletta, in quanto mezzo sostenibile  "a misura di Bologna", con l'obiettivo di raggiungere gli impegni sottoscritti con la carta di Bruxelles.

Segnalazione chiara dei percorsi ciclabili.

Perché la bici diventi  effettivamente un mezzo concorrenziale,  nella progettazione di piste ciclabili e percorsi occorrerà tenere conto della lunghezza dei percorsi, della qualità  e della sicurezza degli attraversamenti e dei loro tempi d’attesa.
Una particolare attenzione va posta alla progettazione e alla realizzazione dell'anello ciclabile lungo i viali di circonvallazione ( la c.d. tangenziale della bicicletta) in tempi brevi, quale infrastruttura cruciale per un uso più diffuso e sicuro della bicicletta negli spostamenti in città
.

 

Autobus
quali percorsi, quali mezzi. Verifica puntuale con ATC.
Incentivarne l’ uso

(ad. es.Identificare titoli di viaggio più economici che prevedano spostamenti limitati,  o 4 fermate, biglietti da “mezz’ora” a metà prezzo)

Automobili: Accessi al centro
rivedere i pass: proseguire lungo la strada di una regolamentazione più stringente e individuare modalità più rapide e certe di regolazione degli accessi e del pagamento della sosta.  (es. in remoto mediante: cellulari, smartphone, pc…) 
ridurre i permessi anche per i residenti, in particolare,  stabilire zone d’entrata e di transito, in modo da limitare il passaggio dei mezzi ed abbassare i livelli di congestione ed inquinamento30 km/h: Segnalare in modo chiaro e visibile, mediante segnaletica verticale e orizzontale il limite dei 30 km/h nel centri storico.

 

SOSTARE

La sosta di auto e moto
Ridurre sensibilmente la sosta su strada, in particolare in prossimità di zone di pregio ( es. 2 Torri, Quadrilatero, Piazza della Mercanzia, via Castiglione iniziale, vicolo Sampieri), verificando e individuando  e promuovendo l'utilizzo di zone e strutture dedicate con .

La sosta delle biciclette
Per limitare la sosta selvaggia, rivedere e prevedere la collocazione delle rastrelliere, ora carente, identificando le posizioni realmente idonee e potenziandone la dotazione in prossimità delle zone pedonali e dei luoghi di aggregazione. Si dovrà avere cura di provvedere alla rimozione periodica dei rottami abbandonati.

La sosta pedonale
Per favorire la socialità, vanno introdotte nell’arredo urbano delle aree pedonalizzate soluzioni che favoriscano la permanenza attiva e interattiva di utenze diverse (sedute funzionali, spazi di contatto, giochi per bambini,pannelli informativi, cestini etc.) affinché i pedoni possano vivere gli spazi liberati dal traffico veicolare per sedersi,  leggere, fermarsi, incontrarsi, godere della città.

(es.Piazzetta dietro le 2 Torri, Piazzetta Mercanzia, Via Manzoni pedonale, Piazzetta Biagi, Piazza Calderini, Piazzetta in via De’ Toschi, dietro le Poste, Piazza della Pioggia ,via Parigi, Largo Respighi).

 

I  SERVIZI

Raccolta porta a porta
Confronto con Hera circa la non procrastinabilità della raccolta differenziata porta a porta in centro.
Per estenzione progressiva (rispetto alle aree e alla tipologia di rifiuto)  finalizzata al raggiungimento degli obiettivi nella RD ( dall'attuale  35%  dei livelli di raccolta a  oltre l’80% )
determinerà la riduzione del numero dei cassonetti,  compensabile conla presenza di bidoncini (soprattutto per la raccolta del vetro, pur sottolineando l’auspicabile decollo di un sistema di vuoto a rendere su cui dovrebbe ro essere impegnati gli esercizi commerciali), cestini e portacicche. Conseguente riduzione delle aree -discarica attualmente molto diffuse.

Piano carico e scarico Merci
Limitare il più possibile l’accesso dei mezzi all’interno di tutta l’area del centro storico e ovviamente nelle zone a traffico limitato.
Individuare orari e zone stabilite (diversamente dal piano merci in vigore);
Prevedere la creazione di aree/piattaforma di carico –scarico alle quali possano afferire dagli esercizi commerciali/artigianali piccoli mezzi elettrici per trasporti mirati a uno o più punti di attività.
Privilegiare mezzi ecologici e richiedere in tempi congrui ai proprietari delle ditte di trasporto per l’adeguamento dei propri mezzi ai requisiti di eco-compatibilità i propri mezzi.

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Proposte peculiari

Associazione Sounday e  la Mostra di buone pratiche
rintracciare ed esporre esempi di pedonalizzazioni realizzate in città italiane ed europee con soluzioni pedonali interessanti/singolari/ efficaci  : es. Barcellona , Bari  (dettagliare meglio)

Bologna Vivibile e la promozione del TURISMO
APRIRE UN OSTELLO IN CENTRO per il turismo giovani e popolare, last-minuts scontati per alberghi da segnalare anche attraverso un  sito del Comune di Bologna

RIAPRIRE LO SPAZIO DEL TEATRO ROMANO (chiuso da anni)  , in via Barberia, monumento di pregio della città.

LA TORRE DEL SILENZIO, un luogo che manca a Bologna
una costruzione a tre piani
- dalle finestre al primo piano si vede la città con strade, pedoni, automobile, vigili, autobus
- dal secondo piano si vedono i tetti della città, i colli, la pianura lontana
- dal terzo, con il tetto di vetro, si vede solo il cielo
L'indicazione all'entrata è SILENZIO, vietati i cellulari che vanno lasciati all'ingresso. Niente foto, puoi fotografarla solo da fuori la torre, quello che vedi dall'interno devi ricordartelo e raccontarlo.
Dentro la torre, sulle sedie comode, o sul pavimento puoi sederti, leggere, non fare niente, sederti vicino a qualcuno senza dire niente, o parlando sottovoce. Devi solo goderti il silenzio, una pausa per i tuoi pensieri, poi raccatti la borsa e torni fuori, nella città, nel suo rumore.

SEGNALETICA TURISTICA
Le statistiche mostrano come ogni anno ci sia un incremento di turisti in visita alla città, la segnaletica turistica è carente e inadeguata. Ad esempio all'incrocio Moline/Belle Arti/Castagnoli manca qualsiasi indicazione della Pinacoteca, dell'Accademia, dei Musei Universitari, del Comunale, di via Zamboni ed è frequente incontrare turisti disorientati che consultano la mappa cercando i nomi delle strade.Creare cartellonistica che suggerisca percorsi artistici.

TREKKING URBANO: come far vivere le pedonalizzazioni
Le direttrici, i percorsi e le aree “liberate” da questa attenzione alla qualità dell'ambiente urbano verranno via via maggiormente vissuti, attraversati, fruiti da tutti i cittadini in maniera individuale.
 Potranno  però meglio essere interessati anche da specifici progetti culturali (percorsi museali, costruzione di profili storico-artistici su edifici monumentali, chiese, beni artistici e culturali ) o da progetti riguardanti il tempo libero ma anche il benessere e la salute pubblica come i “trekking urbani”, in analogia e proseguimento a quelli “collinari” già in essere, da destinare ad un numero crescente di persone, coinvolgendo in primis anziani e ragazzi con stili di vita e abitudini sempre più sedentarie.
Ecco ad esempio che già per la prossima edizione delle “Giornate di Trekking Urbano” di fine Ottobre potrebbe essere illustrato il presente progetto, nonchè  essere quindi impostati, a cura della Consulta dell’Escursionismo di Bologna,  specifici trek per ogni direttrice proposta, magari uniti dallo slogan:“TREK PER UN GIORNO, PERCORSI PER UN ANNO”

LEGAMBIENTE  e l’ offerta commerciale
una maggiore diversificazione dell’offerta degli esercizi, opportuna in alcune aree, può integrarsi con la ricerca di ulteriore caratterizzazione (tipicità) di alcune vie, dando spazio in linea generale a iniziative di corretto rapporto informativo e di richiamo verso l’utenza.

Dev’essere posta attenzione alle compatibilità orarie delle attività degli esercizi a vocazione serale e notturna con le esigenze di riposo della popolazione, responsabilizzando anzitutto i gestori, nell’ambito di una logica di riconoscimento dei comportamenti virtuosi che possono portare a possibili ampliamenti del periodo di apertura

Il Mercato della Terra e i taxi
 Approfondire il discorso taxi, rilevante anche per il punto di vista del pedone, in direzione di  utilizzo più diffuso e meno costoso di questo tipo di trasporto, che libera dal peso del trasporto privato e con una possibile riduzione delle tariffe proporzionale all0intensificazione del suo utilizzo.
Anche usare il taxi al posto dell'auto può essere un cambio culturale importante, in chiave ecologica ed economica.

Il Sindacato degli studenti universitari e le zone universitarie per sperimentare le nuove pedonalizzazioni
Zone Universitarie =  Zone Pedonali. Le zone universitarie possono essere proprio i distretti in cui sperimentare le forme più innovative di promozione della pedonalità. Questo comporterebbe anche una rinnovata valorizzazione e riconoscibilità della presenza dell'università nella città.
Gli studenti come risorsa per la città. Il piano di pedonalità prevede tanti micro-progetti di riqualificazione delle zone in cui andrà a incidere, questa può essere l'occasione per coinvolgere gli studenti del Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale dell'Università di Bologna nel processo di ripensamento in chiave pro-pedonalità della Bologna Pedonale.
Gli studenti di oggi, i cittadini di domani. L'importanza del coinvolgimento degli studenti in questo processo di evoluzione della città significa riconoscere l'importanza di un soggetto sociale molto presente in città e che anche dalla sua esperienza di vivibilità urbana dipenderà la sua scelta di restare in città ed arricchire Bologna con la sua presenza.