Cocconato, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è appoggiato su una delle creste più alte del Monferrato astigiano, circondato da declivi ripidi e quindi non facili da lavorare, ma baciati dal sole, che però negli anni del boom economico vennero abbandonati da chi preferiva spostarsi verso Torino e le lusinghe di un lavoro alla Fiat.

Cecilia Zucca e la sua famiglia decisero invece di rimanere e continuare l’attività agricola, una delle poche realtà allora attive insieme a un'importante azienda vitivinicola, la Dezzani, presso i cui uffici Cecilia venne assunta come impiegata. Raggiunta al telefono, ci racconta la sua bella storia.

"Nel 1998 comincio a lavorare nelle vigne,  all'inizio quelle piantate da mio marito nell'azienda Dezzani, poi svolto verso il biologico fino a creare nel 2009 un'azienda agricola bio a tutti gli effetti, di cui oggi sono responsabile e madre".

In cima a un cucuzzolo a 491 mt sul livello del mare, definito per le sue condizioni climatiche "Riviera del Monferrato", c'è oggi Poggio Ridente: "in totale l’azienda, certificata ICEA, conta 20 ettari di cui 13 ettari vitati, circondati da boschi e siepi, posti ad oltre 450 metri di altitudine. Le uve vengono prodotte e vinificate seguendo la filiera del biologico, ma sto pensando di intraprendere una strada ancora più affascinante, quello di trasformare l'azienda in fattoria biodinamica. Viticoltura biologica significa che in campagna, per la difesa e per il nutrimento delle piante, si usano solo sostanze che si trovano in natura o che l’uomo può ottenere con processi semplici, niente elaborazione chimica o manipolazione genetica; significa incoraggiare la biodiversità e condurre ad un rapporto più profondo e condizionante la pianta e l’ambiente specifico nel quale viene coltivata, così il vino esprimerà perfettamente la tipicità della zona, si differenzierà".

Poggio Ridente è un'azienda in rosa: oltre a Cecilia, infatti, collabora attivamente anche la figlia Eleonora, molto interessata alle attività dell'azienda e da poco iscritta alla facoltà di agraria. "Produciamo diversi vini, alcuni dei quali si sposano benissimo con altri prodotti tipici della zona: con il miele, ad esempio, è perfetto il Monferrato DOC Bianco Tris di Uve e non solo per l'etichetta gialla - scherza Cecilia - mentre con la robiola di Cocconato, formaggio molto versatile, consiglio di abbinare il nostro Barbera d'Asti DOCG Vallià."

Ci sono poi altri due vini a cui Cecilia è particolarmente affezionata: "In un vitigno nuovo, degli anni '2000, detto Del Marusè (sign. mediatore) per l’abilità del precedente proprietario di combinare matrimoni, vengono coltivate le uve da vitigno Albarossa  da cui si produce il nostro Piemonte DOC ALBAROSSA Del Marusè. In tutto il Piemonte solo 60 ettari sono coltivati con questo vitigno, è quindi una varietà quasi sconosciuta ma di cui siamo molto fieri e ci dà molte soddisfazioni. Si tratta di un vitigno sviluppato dal prof. Franco Dalmasso nel lontano 1931 ottenuto dall’impollinazione di Barbera con Nebbiolo di montagna."

"Nel 2009 poi abbiamo inserito il progetto legato ad un vino a noi caro, perchè legato a mio suocero che lo aveva imbottigliato tra i primi verso la metà/fine anni '80: il Ruchè di Castagnole Monferrato, affittando 1 ettaro circa di vigneto condotto in modo biologico nel comune di Viarigi, così da poter aggiungere il Ruchè “San Marziano” , di cui siamo molto soddisfatti”.

Il rapporto di Cecilia con Cocconato è molto forte, qui la sua famiglia è nata e ancora oggi con la propria azienda non perde occasione per collaborare con il Comune e partecipare ai numerosi eventi e manifestazioni sul territorio (come ad esempio CoccoWine a settembre), facendo anche rete con altre cantine in modo da "esportare" i vini della zona anche all'interno di eventi nazionali e internazionali. "A volte organizziamo anche degustazioni su prenotazione, appoggiandoci alla Locanda Martelletti in centro a Cocconato, da noi abbiamo poco spazio e i terreni ripidi e scoscesi ci impediscono anche di organizzare delle visite alle vigne, o di limitarle a persone molto ben allenate" - scherza Cecilia.

Cecilia ha intrapreso questa strada e la segue con passione tangibile, ispirata dai racconti delle persone a lei vicine, dalla memoria della vocazione di queste colline per la produzione di vino di qualità, convinta che oggi il futuro debba cogliere quella parte di passato che si fa attuale diventando pertanto innovativo.

Per maggiori informazioni sull'azienda agricola biologica Poggio Ridente, visita il sito.

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