Il borgo medievale di Brisighella, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, che ha mantenuto intatto il suo impianto urbanistico originario, è adagiato ai piedi di tre caratteristici colli di gesso, su cui si ergono i monu­menti più importanti: la Rocca manfrediana e veneziana, pregevole esempio dell’arte militare del Medioevo; la torre dell’Orologio, baluardo di difesa costruito nel 1290; il san­tuario del Monticino.

Brisighella si trova al centro dell’areale dellolivo brisighellese il cui microclima specifico e la natura del suolo hanno favorito la selezione di alcune cultivar autoctone che conferiscono caratteristiche di tipicità all’olio extravergine qui prodotto. In questa zona la coltivazione dell’ulivo risale a tempi antichissimi, si sono infatti trovate tracce della sua produzione fin dai tempi dei Romani.

La varietà predominante coltivata è la “Nostrana di Brisighella”. Gli oliveti, in predominanza a coltura promiscua, coprono una superficie di circa 300 ettari con 70.000 piante d'olivo.

Il Sentiero dell’Olio è un percorso all’aperto che si snoda lungo le strade dell’areale, che racchiudono il giacimento più antico ed insieme il sito più moderno per la produzione dell’olio: il Frantoio sociale presso la Cooperativa agricola brisighellese (Cab). Si parte dal borgo di Brisighella, si attraversa il vecchio abitato percorrendo la caratteristica via degli Asini in direzione del museo geologico all’aperto, dedicato alle peculiarità geologiche e naturalistiche del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Si prosegue addentrandosi all’interno del Parco stesso, arrivando alla pieve di Rontana e da qui si inizia a scendere verso via Valloni: un territorio caratterizzato da una predominante esposizione a sud dei pendii collinari disposti ad anfiteatro con piantagioni di ulivo che risalgono a centinaia di anni fa. Durante il percorso ci si imbatte nei “casotti”, piccoli fabbricati adibiti a servizio del coltivatore. 

Si continua lungo il percorso per un incontro ravvicinato con le piante: circa novantamila olivi nell’areale di Brisighella, l’80% dei quali appartiene alla varietà Nostrana di Brisighella, da cui si produce il prestigioso olio extravergine, che è stato il primo in Italia ad ottenere, nel 1996, la Denominazione di origine protetta (Dop). Di colore verde smeraldo con riflessi e tonalità dorati, quest’olio ha un sapore piccante e piacevolmente amarognolo. Raccolte a mano dall’albero, nel periodo compreso tra il 5 novembre e il 20 dicembre di ogni anno, le olive vengono lavate a una temperatura inferiore ai 27 gradi e spremute entro quattro giorni dalla raccolta. Il meglio della produzione viene ulteriormente selezionato e denominata Brisighello, un intenso extravergine frutto della selezione esasperata dei “cru” di produzione, estratto a freddo per sgocciolamento.

Il sentiero prosegue verso la più antica chiesa della vallata, la pieve di San Giovanni in Ottavo (X sec.), all'interno della quale, oltre ai tanti reperti storici, si può ammirare anche un antico frantoio per la produzione dell’olio d’oliva. L’ultima tappa del percorso è la sede della cooperativa agricola brisighellese, centro nevralgico per la produzione dell’olio extravergine Dop.

L’itinerario completo è lungo circa 7 km in parte su sentiero sterrato, percorribile con idonea attrezzatura.

Per informazioni sul percorso: 

Pro Loco di Brisighella - Tel.0546 81166   e-mail  iat.brisighella@racine.ra.it  www.brisighella.org
CAB - Terra di Brisighella  Tel 0546 81103 www.terradibrisighella.it

Foto: Archivio Terre di Faenza
 

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