Il lago di Levico è il secondo lago più esteso della Valsugana, dopo il lago di Caldonazzo e si estende tra il Colle di Tenna e la Canzana, incastronato tra verdi e suggestive montagne.


Per la sua forma allungata (lungo 2.840 m, largo 900 m con una profondità media di 11 m) ricorda un fiordo norvegese. L’origine è di sbarramento alluvionale di un vecchio tronco di valle ad opera dei due conoidi formati dal Rio Vignola e dal Rio Maggiore, che sono gli unici suoi immissari. L’emissario invece si unisce con quello proveniente dal lago di Caldonazzo, formando le sorgenti del fiume Brenta.

È tra i laghi più caldi del Sud Europa e sulla sua sponda est, dove si affaccia la città storica di Levico Terme, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, sono presenti due stabilimenti balneari attrezzati e una spiaggia libera.

Presenta una fauna ittica variegata e per questo è meta di appassionati che praticano la pesca soprattutto alla trota. È incorniciato da un vegetazione prevalentemente di ontani e salici e da canneti.

Le acque hanno un colore azzurro intenso e le sue sponde sono meta di passeggiate rigeneranti, tra cui la suggestiva Strada dei Pescatori. Interessante anche il Biotopo situato lungo la riva sud-orientale del lago, dove si ha la maggior larghezza: chiamato anche “Canneto di Levico" fa parte della rete di siti di interesse comunitario Natura 2000.

Il lago ha ricevuto il  prestigioso riconoscimento internazionale Bandiera Blu della FEE (Foundation for Environmental Education) a testimoniare la qualità delle acque di balneazione e i servizi proposti in spiaggia, negli stabilimenti e nella stessa località.

Per maggiori informazioni, c'è il sito.

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Foto: APT Valsugana e Getty