La più nota tipicità gastronomica del borgo di Montecassiano, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, sono senza dubbio "i sughitti".

Nel primo week end di ottobre si svolge ogni anno nel centro storico di Montecassiano la Sagra dei sughitti, nata inizalmente come festa dell’uva.

I vicoli, che in modo circolare si raccordano alla piazza, sono un tripudio di colori autunnali: dal verde al giallo all’arancio al rosso, in quanto finestre, angoli e archi sono addobbati con ghirlande di pampini e uva bianca e rossa.
La festa risale al 1930 quando il partito fascista  per promuovere la vendita e il consumo sia di vino sia di uva e per esaltare l’immagine dell’Italia rurale e quindi avere l’ampio consenso dei ceti contadini, disponeva che si svolgesse la Festa dell’uva in tutti i comuni, festa che a Montecassiano si svolge per la prima volta il 28 ottobre dello stesso anno.

Per altri quattro anni, fino al 1934, puntualmente la festa si ripropone diventando una grandiosa manifestazione folkloristica. Esistono foto dello Studio Balelli (importante fotografo di quegli anni maceratese ma che viaggiò molto e documentò anche la vita dei soldati durante la Grande Guerra) che ritraggono i carri artistici, così detti “virocci”, ad attestare la grande partecipazione della popolazione locale e dei paesi vicini, ma anche delle varie aziende agricole del territorio.
I  carri che sfilano trasportano uomini vestiti da contadini che pigiano l’uva nel tino con i piedi e altri che rappresentano Bacco , dio del vino e della vendemmia, ebbro, con il capo cinto di pampini e con in mano una coppa di vino.
La festa era allietata da suonatori di organetto, cantori e i migliori danzatori presenti nel territorio. Veniva anche distribuita l’uva in sacchetti di carta oleata.

La festa interrotta per molti anni viene ripresa poi negli anni settanta ed è più conosciuta come Sagra dei sughitti perché viene dato risalto a questa antica tipicità gastronomica, una specie di polenta costituita da mosto, farina di granoturco e noci.

Il copione della sagra per molti versi non è mai cambiato da quello della festa dell’Uva; intervengono gruppi che suonano, cantano e ballano “il saltarello”, orchestre più o meno famose allietano le serate del week end ed il pomeriggio della domenica, le strade vengono percorse ancora da “virocci” (carri) colorati e la piazza ed i vicoli di Montecassiano si riempiono anche di bancarelle ed altre manifestazioni che coinvolgono bambini ed adulti.

La Sagra è arrivata ormai alla sua 46° edizione (nel 2021).

Ecco la ricetta dei sughitti!

INGREDIENTI
Mezzo Kg. Di farina di polenta
Un litro e mezzo di mosto
Un pizzico di zucchero (qui chi prepara i sughitti è in forte disaccordo – qualcuno lo mette, qualcuno è assolutamente contrario)
Qualche gheriglio di noce

PREPARAZIONE

Il mosto deve essere quello ottenuto dall’uva per vino non dall’uva da tavola
Passare il mosto al colino per togliergli tutte le impurità
Far bollire, in una pentola dal fondo spesso, a fuoco vivace, il mosto fino a farlo ridurre di almeno un terzo
Passarlo nuovamente al colino di modo che resti completamente liquido
Rimettere il mosto sul fuoco, e iniziare a versarvi a pioggia la farina di granturco, incominciando con circa 100 gr. Far cuocere questa crema per circa mezz’ora. Se durante la cottura la polentina dovesse risultare troppo dura si può aggiungere un po’ di mosto, se invece fosse troppo lenta, si può addensare con un po’ di farina.
Il composto da ottenere alla fine deve essere cremoso e leggermente gelatinoso. Si possono quindi aggiungere le noci, sgusciate ma non tagliate a pezzi troppo piccoli. Una volta amalgamato il composto va trasferito in una terrina bassa, leggermente oleata. Una volta fredda va tagliata a rombi o a quadratini  e così servita.

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