articolo di Fabrizio Milanesi

Una pietra, una pallina e un bastone. A volte basta poco per divertirsi, ma ci vuole passione per custodire una tradizione ed elevarla da passatempo a vero e proprio sport che accende gli animi e aggrega intere comunità. 

C’era una volta il fiolet e questa è una storia tutta valdostana. Sulla fine dell’800 tra prati e boschi della Valle d’Aosta si vedevano già le prime compagnie di amici e compagni di gioco sfidarsi al lancio di una pallina ovoidale, fatta saltare su una pietra e colpita con destrezza con i bastoni di legno. Vinceva chi scagliava più lontano la pallina. Proprio come ora.

Se ne sono dette tante sul Fiolet. Che fosse una pratica da perdigiorno. Un trastullo da avventori d’osteria. Niente di tutto questo. Il Fiolet è la versione valdostana della lippa savoiarda, che di regione in regione assumeva gli appellativi di ara, bâtonnet, baculot e fiolé. La storia racconta un gioco amato da tutti, nobili, giovani, anziani, donne. Lo confermano anche Cristina Bracco e Marco Calchera, rispettivamente vicesindaco e sindaco di Etroubles. "Il nostro Comune vanta una lunga tradizione per quanto riguarda il fiolet" raccontano. "E ha sempre iscritto numerose squadre sia nel campionato che si disputa in primavera sia in quello autunnale. Da noi questo sport è praticato sia dai giovanissimi sia dagli adulti; negli anni più recenti abbiamo iscritto ai vari campionati anche squadre femminili".

ALLENAMENTI E GARE
A Etroubles il fiolet si esercita in una vasta area verde che serve sia da campo pratica sia da campo sul quale vengono disputate le partite ufficiali. "Non è raro nella stagione primaverile assistere giornalmente ad allenamenti veri e propri di ragazzini che dopo l’orario scolastico si dilettano in qualche tiro oppure di adulti che ne approfittano in vista della partita domenicale" raccontano Bracco e Calchera. In ogni caso, non ci vuole un campo particolare per giocare al fiolet: basta un prato necessariamente esteso e per lo più pianeggiante. 

Dicevamo dei campionati. Oggi la massima rappresentazione del Fiolet si può assistere nelle gare del Bâton d’or, una sorta di Champions League della Vallée. Dal 1925 si tiene la gara più prestigiosa di fiolet, che coinvolge giocatori di associazioni sportive della gran parte dei comuni valdostani. Il Bâton d'Or va al giocatore che in dieci battute riesce a primeggiare nelle distanze dei lanci. Il trofeo è ovviamente in legno, e vi sono incisi i nomi di tutti i campioni. La custodia del Bâton d'Or è un onore che dura un anno, prima di rimetterlo in palio nel campionato successivo. Ma ci sono anche le gare sociali più "comunitarie". "Nel mese di giugno è tradizione per Etroubles ritrovarsi per la cosiddetta Gara sociale di fiolet" spiegano Bracco e Calchera. "Gran parte della popolazione raggiunge l’alpeggio in località Arvus, dove i pascoli per lo più pianeggianti sono ancora poco inverditi e consentono di giocare. È una giornata molto sentita per i concittadini di Etroubles che attraverso il fiolet ne approfittano per condividere una giornata di festa all’insegna delle tradizioni locali".

IL FIOLET MODERNO, SPIEGATO BENE
Se è scattata la curiosità, permetteteci di spiegarvi come si gioca al fiolet. Innanzitutto, il gioco del fiolet viene svolto sia individualmente che a squadre. Basta una semplice attrezzatura: una pietra liscia e tondeggiante (la pira), una pallina ovoidale (il fiolet) e un bastone chiamato (eima) con l’estremità ingrossata (maciocca) per meglio colpire il fiolet.

Il campo di gioco è a forma triangolare ed è lungo almeno 150 metri. Sul terreno, a partire dalla pietra dalla quale viene lanciato il fiolet, sono tracciati, con una funicella, semicerchi concentrici distanti fra loro 15 metri; le paline, cioè le aste contrassegnate da numeri progressivi da 1 a 13, permettono il conteggio dei punti ottenuti dopo ogni lancio.

Il giocatore poggia il fiolet sulla pietra, lo colpisce leggermente sul “becco” per farlo schizzare in aria, per colpirlo poi al volo e lanciarlo il più lontano possibile. La distanza dalla pietra al punto di arrivo del fiolet determina il punteggio. Ogni squadra è composta da cinque giocatori, i quali si alternano nel lancio; la loro vittoria o la loro sconfitta sono determinate dalla somma dei punteggi conseguiti da ogni atleta che ha a disposizione trenta lanci.

Il bello è che gli strumenti per la pratica del fiolet sono strettamente personali, vengono costruiti artigianalmente e non vi è possibilità di acquistare l’attrezzatura in rivendite ufficiali per così dire, e nemmeno di noleggiarli. L’unica possibilità è che l’attrezzatura venga prestata da chi lo pratica. Inoltre il fiolet può essere praticato solo nella stagione primaverile o autunnale quando l’erba nei prati è ancora poco cresciuta; contrariamente si perderebbe il fiolet, ossia la pallina ovoidale, che per renderla di facile ritrovamento è bianca.

ETROUBLES BANDIERA ARANCIONE TCI
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Ringraziamo per la preziosa collaborazione il Comune di Etroubles, nella persona del Vicesindaco Cristina Bracco e del sindaco Marco Calchera.