Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa e team building. Negli anni passati i dipendenti di diverse aziende - affiancati dai volontari del Touring Club Italiano - hanno aderito a differenti iniziative organizzate dal Touring, sia in presenza sia online. È il caso di oltre 100 dipendenti di Enel, che nell'estate 2025 hanno accompagnato i Volontari del Touring Club Italiano per garantire l’accoglienza a cittadini e turisti in 14 luoghi Aperti per Voi di 11 diverse località di tutta Italia. Ecco che cosa hanno scoperto e com'è andata a Partanna (TP).
Partanna (Trapani). Volontariato e cultura: immersione nelle bellezze di Partanna
Racconto di Alessandra Catanzaro, Salvatore Licata, Serena Liuzza
In un mondo sempre più frenetico e digitale, ritrovare il tempo per immergersi nella bellezza dell’arte e nella profondità della storia è un dono raro. È proprio questo spirito che anima il progetto Aperti per Voi del Touring Club Italiano. Grazie all’iniziativa di volontariato promossa da Enel il 17 settembre abbiamo avuto la possibilità di scoprire la Chiesa Madre di Partanna, un gioiello architettonico e spirituale incastonato nel cuore della Sicilia.
L’iniziativa, nata per rendere accessibili e vivi i luoghi d’arte e cultura spesso chiusi al pubblico, ci ha consentito di vivere un’esperienza unica, accompagnati dai volontari del Touring Club, veri custodi della memoria e della bellezza.

Dopo le presentazioni iniziali in cui i volontari ci hanno fornito fascicoli informativi sulla Fondazione che rappresentano siamo entrati nel vivo dell’iniziativa. La Chiesa Madre del Santissimo Salvatore di Partanna è molto più di un edificio religioso: è un simbolo di resilienza, arte e fede. Costruita originariamente nel XVI secolo, ha subito gravi danni durante il terremoto del Belice del 1968, ma è stata sapientemente restaurata, mantenendo intatta la sua anima barocca e il suo impianto a croce latina.
Non si può più ammirare l’architettura esterna originale della chiesa in quanto, a causa del terremoto che ha colpito il territorio del Belice nel 1968, lo stile barocco è stato sostituito dallo stile neoclassico. Le decorazioni in stucco, opera di Vincenzo Messina e le sue maestranze, avvolgono le pareti con eleganza.

Le dieci cappelle laterali alla navata sono arricchite da pregiati marmi vetrati provenienti da tutta Italia. Tra le prime cappelle visitate, particolare la cappella di San Trifonio, protettore delle cavallette. Infatti, il paese di Partanna ha subito una invasione nella prima metà del Seicento, evento che è stato raffigurato nel dipinto inserito sull’altare tra due angeli, raffigurati ad altezza naturale.
Una delle cappelle che merita menzione è stata sicuramente la Cappella del Santissimo Crocifisso. Il crocifisso ligneo, scolpito con maestria, trasmette un senso di dolore e redenzione. La cappella arricchita da stucchi, che rappresentano festoni di fiori, foglie di acanto e conchiglie ha in particolare stupito Salvatore che ha apprezzato la ricchezza dei dettagli nascosti.

Durante la giornata, abbiamo avuro il piacere di incontrare un signore del luogo che ci ha fatto notare la scultura della Madonna dell’Udienza: danneggiata durante il terremoto e poi restaurata in seguito con delle caratteristiche differenti rispetto all’originale. Infatti, la mano destra è stata montata con un’inclinazione non naturale.
Di grande interesse la Cappella di San Vito, patrono di Partanna. Decorata tra il XVII e il XVIII secolo, questa cappella è un trionfo di barocco siciliano: stucchi dorati, colonne tortili e affreschi che raccontano la vita del santo. Ogni elemento sembrava “respirare storia”.
La Cappella del Santissimo Sacramento ha offerto un momento di raccoglimento e silenzio. Le decorazioni creano un ambiente intimo, dove la luce sembra accarezzare le superfici. Particolari i quattro busti contenenti le reliquie dei santi. Alessandra ha ammirato con stupore l’eleganza degli stucchi rappresentanti fiori e frutti.
I volontari Touring ci hanno fatto apprezzare un gioiello musicale presente sull’altare: l’organo. Lo strumento risalente al 1600 è arricchito da dettagli azzurri e di color legno, non ha mantenuto il colore oro originale e dopo il restauro, è stato rimontato in una posizione arretrata rispetto all’originale.

Partecipare a questa iniziativa ha rappresentato anche un momento prezioso di pausa dal lavoro quotidiano, un’occasione per rallentare, osservare, ascoltare e imparare. È stato un modo per riconnettersi con il territorio, riscoprire le sue bellezze artistiche e spirituali, e apprezzare il valore della condivisione e del volontariato culturale.
Un ringraziamento speciale va ai volontari del Touring Club Italiano, che con dedizione e passione rendono possibile tutto questo, a Enel Group, per aver sostenuto un progetto che unisce cultura e comunità, rendendo possibile l’incontro di colleghi provenienti da realtà diverse, e all’arciprete che ha ospitato l’iniziativa rendendo possibile questa esperienza all’interno di un luogo sacro.

Informazioni
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Info: email eventiemanifestazioni@touringclub.it.