Dopo un'attesa di oltre cinque anni, i Giardini Reali di Torino - luogo dove dal 2016 i soci Volontari Touring accolgono i visitatori nell'ambito dell'iniziativa Aperti per Voi - riaprono nella loro interezza per tornare ad essere patrimonio di tutti. È infatti di questi giorni la conclusione dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione di alcuni tra i più importanti monumenti del parco, vero e proprio "cuore verde" del capoluogo che abbraccia il complesso dei Musei Reali: la Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, il muro di cinta dell’antica fortificazione e i Bastioni. Contemporaneamente, ​viene presentato al pubblico anche il recupero dell’area archeologica del Teatro di Augusta Taurinorum, che insieme alla Porta Palatina è il più importante monumento romano conservato in città. 

Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, Torino - Officina delle Idee per i Musei Reali 2021​

Si completa così la restituzione di uno dei luoghi più suggestivi di Torino e di grande importanza per il suo alto valore storico ed artistico. Da questo mese si potranno di nuovo percorrere gli eleganti viali geometrici che rivelano meraviglie botaniche, giochi prospettici e sculture, naturale proseguimento del percorso di visita che dalle sale di Palazzo Reale e della Galleria Sabauda fluisce verso l’esterno: un motivo in più per visitare la città piemontese. E anche per prendersene cura: il Touring è sempre alla ricerca di soci Volontari che vogliano dedicare parte del loro tempo libero al programma Aperti per Voi e, in questo caso specifico, alla valorizzazione delle meraviglie di Torino. Per tutte le info ecco la pagina dedicata
 


Mura e bastioni, Giardini Reali, Torino - foto Daniele Bottallo per Musei Reali Torino

I GIARDINI REALI, UN'AREA VERDE URBANA UNICA
Il percorso nei Giardini Reali di Torino, il cui primo impianto risale all’epoca di Emanuele Filiberto di Savoia (1528-1580), comprende il Giardino Ducale, a nord del Palazzo Reale, l'adiacente Boschetto, a nord-est, e il Giardino di Levante, risultante dell’ampliamento voluto da Carlo Emanuele II (1634-1675).  Il Giardino Ducale e il Boschetto sono stati rimessi a nuovo nel 2020 (ne avevamo parlato in quest'articolo): si tratta della porzione più storica dei Giardini Reali disegnati da André le Nôtre, architetto paesaggista di fiducia di Luigi XIV e già progettista dei giardini di Versailles, per mostrare all’Europa la ricchezza e il potere della Casa dei Savoia.

Con il restauro della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni, capolavoro di Simone Martinez, nipote di Filippo Juvarra, si è invece conclusa la valorizzazione del Giardino di Levante, dove si concentrano le essenze più antiche del parco. Grazie al sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e a un contributo di 270 mila euro del Ministero della cultura, è stato possibile ripristinare l’antico miroir che vede al centro il gruppo scultoreo in marmo bianco, realizzato secondo il gusto barocco, raffigurante una ninfa circondata da tritoni e creature acquatiche che si ergono dal bacino d’acqua. A completamento dell’intervento, sarà infine realizzato anche un impianto di illuminazione della fontana e dei viali circostanti, per consentire l’organizzazione di eventi aperti alla città.


Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, Torino - foto Daniele Bottallo per Musei Reali Torino

A contornare i Giardini Reali è invece un antico tratto di mura di fortificazione, che li separa da viale I Maggio. Grazie ad uno specifico accordo di collaborazione con il Comune di Torino, i Musei Reali hanno avviato nel 2016 una vasta azione di recupero e valorizzazione di questo tratto, esteso su circa un chilometro e impreziosito dai due padiglioni settecenteschi detti Bastion Verde e Bastione di San Maurizio. Realizzato nella prima metà del Cinquecento sotto la dominazione francese, venne riplasmato a più riprese durante i due secoli successivi nella città diventata capitale del Ducato ed è ritratto nel famoso dipinto di Bernardo Bellotto custodito nella Galleria Sabauda. 


Musei Reali - Galleria Sabauda, Bernardo Bellotto, Veduta di Torino dal lato del giardino reale, 1745​

L'antica opera muraria a scarpa è stata ripulita dalla vegetazione infestante e dai vecchi impianti e consolidata con l’eliminazione delle radici che erano cresciute tra le brecce dei mattoni; sono stati anche esplorati i condotti idraulici costruiti tra Cinque e Ottocento per il drenaggio dei giardini e il funzionamento delle fontane. Il pubblico si potrà ora nuovamente affacciare dall’alto delle mura godendo del panorama sull’imponente struttura architettonica. Ma la vera novità sarà la riapertura della celebre rampa elicoidale che collega il Giardino Ducale con i giardini bassi, un tempo utilizzato per il trasporto dei vasi di agrumi e altre essenze fino alle Serre Reali in Corso Regina Margherita: un monumento ritrovato che permetterà un emozionante percorso in spazi mai aperti prima d’ora ai visitatori.

Mura e bastioni, Giardini Reali, Torino - foto Daniele Bottallo per Musei Reali Torino
 
IL TEATRO ROMANO
Fulcro della vita sociale di Augusta Taurinorum, ritornato alla luce soltanto nel 1899 durante i lavori per l’ampliamento della Manica Lunga di Palazzo Reale, il Teatro Romano occupava un intero isolato a ridosso dell’angolo nordorientale della cinta muraria. Demolito in età tardoimperiale per ricavarne materiale da costruzione per gli edifici vicini e sotterrato dalle sue stesse macerie, è oggi uno dei simboli dell’origine della Città, negli ultimi 120 anni oggetto di scavi archeologici, lavori e ricerche da parte della Soprintendenza, che hanno fornito importanti dati sulla Torino antica.


Teatro Romano, Giardini Reali, Torino - foto Daniele Bottallo per Musei Reali Torino

Dopo due anni di complesso restauro, il Teatro è stato consegnato ufficialmente dal Segretariato Regionale per il Piemonte del Ministero ai Musei Reali, che si prenderanno cura della sua apertura al pubblico. I resti della cavea semicircolare, del portico di retroscena e delle mura sono stati interessati da una serie di interventi di manutenzione, liberazione da sovrastrutture, verifiche archeologiche, restauro e allestimento scenografico che hanno consentito di recuperare le spazialità originarie e la leggibilità dell’architettura dell’antico monumento. Il nuovo percorso di visita, grazie a scelte di design degli elementi allestitivi e a una nuova illuminazione comunicativa dei caratteri architettonici, consentirà ai visitatori di ripercorrere i camminamenti e di meglio comprendere le parti dell’edificio, sia durante la visita in sito, sia nella visione serale dalle strade limitrofe.

Il Teatro è stato inoltre preparato al futuro utilizzo per spettacoli ed eventi culturali, grazie alla dotazione impiantistica appropriata e ad un pavimento tecnico facilmente montabile nelle stagioni di attività, a basso impatto conservativo e rispettoso delle testimonianze antiche.

Teatro Romano, Giardini Reali, Torino - foto Daniele Bottallo per Musei Reali Torino
- I soci Volontari Touring accolgono i visitatori ai Giardini Reali da martedì a domenica dalle 10 alle 18.
 
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