Per Poveglia non tutto è perduto, non ancora. Dopo l'esito dell'asta di martedì scorso (leggi la nostra notizia) che ha visto l'assegnazione dell'isola della laguna veneziana all'imprenditore veneziano Luigi Brugnaro, presidente di Humana holding, rimangono ancora alcune strade da battere perché la vicenda non si concluda con l'assegnazione a privati di un bene pubblico, ma con una vittoria delle associazioni spontanee di veneziani che in queste settimane hanno cercato di "conquistarla". Una soluzione auspicata anche dal Presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi, intervenuto sulla questione. 
 
«L’isola di Poveglia è molto cara al Touring Club Italiano e ai suoi soci. Già negli anni Ottanta il Sodalizio aveva investito risorse per elaborare un progetto destinato a fare dell’isola abbandonata un innovativo centro turistico giovanile con sistemazioni a basso costo, laboratori scientifici e centri didattici per approfondire la conoscenza della laguna e del suo ecosistema. La difficoltà di reperire i fondi necessari costrinse il Touring, dopo infiniti tentativi, a rinunciare al suo proposito» spiega Iseppi.  «Per questo» dichiara il Presidente «abbiamo seguito discretamente ma con molta attenzione l’iter che ha portato alla chiusura di un bando (francamente discutibile) con l’assegnazione dell’isola a un concorrente privato, pur certamente animato da buone intenzioni, in base al prevalere dell’offerta economica».
 
«Ora pare che a questa conclusione manchino ancora due passaggi» continua il Presidente Iseppi. Il primo consiste nella facoltà del Demanio di valutare la congruità dell’offerta vincente, speriamo anche in base al progetto di destinazione dell’isola e non solo valutando l’entità dell’offerta economica. Il secondo nella facoltà del Comune di Venezia che può esercitare il diritto di prelazione. Il Touring ha seguito con grande simpatia l’iniziativa autonoma di cittadini veneziani che hanno costituito l’Associazione Poveglia per tutti e aperto una coraggiosa sottoscrizione per partecipare al bando, raccogliendo in poco tempo una somma significativa, e ora auspica che le autorità che sono chiamate a dare l’ultima parola siano in grado di trovare la soluzione migliore, nel rispetto della preziosa laguna di Venezia e del motivato e sacrosanto desiderio dei cittadini veneziani. Le isole della laguna sono un bene prezioso e, a nostro parere, inalienabile» conclude Iseppi «e non possono essere trattate come una caserma abbandonata o un edificio desueto. Quale che sia la soluzione possibile, Poveglia non può essere utilizzata in modi impropri per la sua collocazione ambientale e per il suo valore storico, né sottratta alla possibile frequentazione pubblica».