TCI Venezia - Itinerarte Studium
Grand tour in Italia, origini e sviluppo nei secoli
Lezioni online
L3. online 05.12 | ENRICA FOLIN,
Le donne del Grand Tour e i viaggiatori – esploratori delle Dolomiti,
h 18:00-20:00
Il Grand Tour ha rappresentato per le donne non solo un’occasione di formazione, al pari dei viaggiatori maschili ma anche un forte gesto di liberazione e di emancipazione. Nei loro diari di viaggio, viaggiatrici come Madame de Staël e Mary Shelley, raccontano, oltre la nuova esperienza, romantiche storie d’amore e intrighi noir il tutto su uno sfondo di panorami naturali mozzafiato e di complesse città ricche d’arte che la sensibilità femminile descrive in modo differente da quella espressa dai viaggiatori maschili. Alcune di loro si avventurano in imprese “maschili” come l’esplorazione di valli montane allora poco conosciute. È il caso di Amelia Edwards che, con l’amica Lucy, attraversò le valli dolomitiche descrivendo le suggestioni nel libro “Cime inviolate e valli sconosciute” (1872). Amelia è solo uno dei molti viaggiatori che a fine Ottocento affrontarono il Tour montano con spirito avventuroso. Forse il più noto è Leslie Stephen, critico letterario e alpinista, che a seguito delle sue esplorazioni alpine fondò l’Alpine Club ma anche Douglas William Freshfield che pubblicherà il suo diario di viaggio correlando con interessanti incisioni e il bibliotecario della Royal society, Walter White che riporta in un taccuino di viaggio scritto tra il 1869 e il 1875 le suggestioni delle sue Holidays in Tyrol. Infine, Gilbert e Churchill che assieme alle loro mogli affrontano la scoperta delle montagne dolomitiche riportando nel loro resoconto non solo le bellezze naturali ma anche le tradizioni dei popoli che le abitano soffermandosi, inoltre, sul Cadore, terra di Tiziano Vecellio.
L4. online 12.12 | ENRICA FOLIN,
Grand Tour e l’arte antica e moderna: la passione per l’antico e il collezionismo unita alla ritrattistica dei gentiluomini,
h 18:00-20:00
Il Settecento non è solo il secolo del Grand Tour ma anche il secolo della riscoperta del mondo antico. Nel 1748 gli scavi archeologici voluti da re Carlo III di Borbone riportano alla luce i resti della città di Pompei che assieme a quelli di Ercolano fanno crescere nella società dell’epoca la passione per l’antico. Visitatori da tutta Europa giungono in Campania e a Roma per ammirare e, soprattutto, studiare le vestigia di un tempo lontano facendosi ritrarre accanto a loro e comprando numerosi reperti archeologici o copie di questi eseguite per l’occasione. Nelle collezioni dei viaggiatori del Grand Tour trovano posto, quindi, souvenir di viaggio provenienti da un passato antico accanto a opere contemporanee come, ad esempio, i loro ritratti eseguiti, in occasione delle visite ai siti archeologici, da pittori locali o al seguito dei viaggiatori. Quello dei pittori da viaggio è un ulteriore fenomeno collegato al Grand Tour. Infatti, molti furono i pittori che si cimentarono nella descrizione delle bellezze e delle destinazioni di questi viaggi. Itineranti come i viaggiatori o locali, questi artisti avevano il compito di ritrarre i grandtouristi in quadri che altro non erano che preziosi souvenir. Tra questi il romano Pompeo Batoni, lo svizzero francese Jacques Henri Sablet e il tedesco Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, al quale si deve il celebre ritratto nella campagna romana dello scrittore e viaggiatore Goethe, e molti altri.
L5. online 19.12 | DOMENICO SALAMINO,
Grand Tour, archeologia e itinerari alla scoperta del Meridione d'Italia,
h 18:00-20:00
Sulla spinta delle scoperte di Pompei ed Ercolano, per impulso delle pubblicazioni che rendono noti i ritrovamenti e i siti di provenienza e anche grazie all'evolversi degli studi di antichità greche e romane, il Meridione d'Italia si fa presto meta ambita dai viaggiatori del Grand Tour. I resoconti di viaggio non solo annotano lo stupore o la delusione di fronte alle antiche vestigia: raccontano il territorio, gli usi e i costumi, gli incontri fatti e le avventure vissute di un modo variegato, spesso considerato arcaico o provinciale; ma anche meraviglioso e singolare.
Introduzione al corso
L’espressione Grand Tour è stata usata per la prima volta nella guida The Voyage of Italy di Richard Lassels, edita nel 1670 e si riferisce a quel costume sociale, in particolare delle famiglie aristocratiche, che a partire dal Seicento aveva lo scopo di educare i giovani attraverso un viaggio iniziatico che durava parecchi mesi. Destinazione principale: l’Italia, terra ancestrale, antica e di gloriose memorie. Dunque terra romantica dove rivivere il passato attraverso i sedimenti delle epoche; dove riscoprirlo nel rimasto e nel dove era.
Questo seminario prende in esame il periodo moderno che va dalla fine del XVI alla metà del XIX secolo, cominciando con la “peregrinatio academica” per giungere ai viaggi che sancirono la nascita del turismo. Dalle prime guide cartacee fino alle guide ottocentesche passando per quelle redatte dai “pittori da viaggio” si scopriranno gli itinerari battuti, i luoghi di sosta e i mezzi di trasporto su cui viaggiavano i Grand Turisti. Molte le mete italiane scelte dai viaggiatori il cui entusiasmo per le visite ai recenti scavi di Pompei ed Ercolano fecero da volano alla nascita del collezionismo archeologico fatto di souvenir preziosi provenienti da un passato antico. Particolare attenzione sarà posta, infine, ai viaggi compiuti dalle donne che sono stati occasione non solo di formazione, al pari degli uomini, ma anche forte gesto di liberazione e di emancipazione.
Inoltre, questa proposta vuole puntare una lente su alcuni contesti interessanti: quello naturalistico alpino ad esempio e quello meridionale.
Profilo del Prof. Domenico Salamino (Taranto, 1978)
- Fondatore e CEO di ITINERARTE RLT, Vicepresidente dell’Associazione Culturale Itinerarte Studium, specialista in Storia dell’Arte medievale e bizantina, ha conseguito la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali e il Dottorato di Ricerca in Storia Antica e Archeologia, Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia sotto la guida di Ennio Concina e Giordana Trovabene. Ha svolto docenze per istituti di cultura italiana per stranieri, università e fondazioni; consulenze storiche e documentali per conto di amministrazioni pubbliche e organizzazioni private, progetti collegati all’UNESCO; corsi di formazione per diversi enti di promozione turistica e associazioni di guide turistiche. In qualità di Direttore Scientifico cura e coordina la produzione e le attività di ricerca e sviluppo nell’ambito delle Humanities applicate, educational e formazione, turismo culturale; eventi di studio e promozione del patrimonio storico artistico e culturale in Italia e all’estero; progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica nell’ambito della valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali, del turismo culturale sostenibile. E’ curatore e direttore scientifico-didattico per i seminari specialistici, i progetti di ricerca e didattica di approfondimento e formazione, i viaggi studio. Si occupa principalmente di Archeologia e Storia della Città e dell’Architettura, di iconografia cristiana. Le sue ricerche sono dedicate alla permanenza della tradizione bizantina nel mondo medievale e rinascimentale; alla circolazione dei modelli urbanistici e architettonici e dei principi teorici in età post-bizantina, in Italia Meridionale e nei territori di Venezia; alla scultura e al mosaico. E’ direttore scientifico del progetto Materia Marciana, dedicato alle arti di Stato nella Repubblica di Venezia; e del progetto Scholae et Civitas per lo studio del rapporto tra società costituite e arti nella Serenissima. Dal 2021 è Project Curator dell’Itinerarte International Conference on Resilient Heritage, programma di iniziative di ricerca, studio, formazione e divulgazione delle problematiche connesse al rapporto tra Cultural Heritage, resilienza, sostenibilità ambientale, transizione, conservazione e rigenerazione dei centri e del patrimonio artistico e culturale in rapporto ai cambiamenti climatici.
Profilo della Prof.ssa Paola Placentino (San Giovanni Rotondo, 1973)
- si laurea all’università IUAV di Venezia dove nel 2011 consegue il titolo di dottore di ricerca (Ph.D) in storia dell’architettura e dell’urbanistica. Dal 2011 è collaboratrice alla didattica per corsi di storia dell’architettura presso il medesimo ateneo ed è stata assegnista di ricerca dal 2015 al 2017. Ha presentato le sue ricerche in convegni nazionali e internazionali; ha pubblicato saggi e articoli sull’architettura del Rinascimento, sui disegni d’architettura e sulla loro circolazione a stampa tra XVI e XVII secolo.
Profilo della Prof.ssa Enrica Folin
- Storica dell’arte indipendente, Enrica Folin ha conseguito nel 2012 la laurea magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sull’iconografia del Purgatorio a Venezia, di cui è stato relatore il prof. Augusto Gentili, che ha dato l’avvio a un filone di ricerca che ha prodotto varie pubblicazioni su Venezia Cinquecento e ARTE |Documento| e la monografia Il Serenissimo Purgatorio. Viaggio nel Terzo Luogo attraverso la letteratura, la società e l’arte nella Repubblica di Venezia dal XVI al XVIII secolo (Marcianum Press, Venezia 2018), presentata presso l’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Venezia. In parallelo con questa linea di ricerca sull’iconografia del Purgatorio a Venezia, ha applicato l’analisi iconologica anche ad altri soggetti presenti in opere e cicli pittorici eseguiti per palazzi, chiese e Scuole veneziane nei secoli dal XVI al XVIII. Queste indagini, i cui risultati sono riportati in saggi pubblicati su «Venezia Cinquecento» e «ARTE |Documento|», hanno prodotto nuove interpretazioni di opere quali il ciclo dipinto da Giovan Battista Tiepolo per il soffitto della sala capitolare della Scuola Grande dei Carmini di Venezia, la complessa pala dipinta da Francesco Maffei per la Scuola dell’Angelo custode nella chiesa veneziana dei SS. Apostoli e il soffitto settecentesco del salone Marco Polo dell’Albergo Luna Baglioni di Venezia. Collabora attivamente con l’Associazione degli Amici dei Musei e dei Monumenti di Venezia, per la quale svolge attività di aggiornamento a favore dei volontari che operano come guide. È stata relatrice in diversi incontri promossi da Chorus-Associazione per le chiese del Patriarcato di Venezia, da Itinerarte | Research Learning Travelling e nell’ambito del corso di Storia dell’Arte Moderna tenuto dalla prof.ssa Valentina Sapienza per il corso di laurea magistrale in n Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Gli inviti alla lezione verranno mandati il giorno stesso della lezione tramite email, entro le h 15:00.
Quote di partecipazione:
– quota intera NON SOCI Itinerarte Studium e TCI : euro 110,00
– quota ridotta soci Itinerarte Studium e TCI : euro 94,00
– quota lezione online singola: euro 24,00
Prenotazioni:
inviando una email a segreteria@itinerarte.it
Info e Tel. attivo nei giorni della lezione:
Segreteria Itinerarte studium
Dott.ssa Federica Gullino Cell. 3209725538
Prof. Domenico Salamino Cell. 3393067056
Modalità di pagamento:
– il pagamento dovrà essere fatto entro tre giorni dalla prenotazione;
– pagamento con bonifico all’IBAN: IT77F0306909606100000189241
intestato a Associazione Itinerarte Studium Banca Intesa San Paolo
Condizioni di partecipazione:
Al momento della prenotazione si deve comunicare il numero di tessera TCI (valida) e il numero di cellulare;
-la lezione è aperta a soci e non soci;
-il non socio avrà gli stessi diritti e lo stesso trattamento del socio.
Politica sulle registrazioni delle lezioni in diretta:
Il corsista potrà richiedere la condivisione gratuita di massimo 1/3 delle lezioni online sottoscrivendo l’impegnativa al copyright e privacy policy.
La richiesta di condivisione delle registrazioni oltre al numero massimo consentito (1/3) – riservata solo ai corsisti iscritti – è soggetta a un supplemento di quota (10 euro) per ogni registrazione: versamento da effettuarsi a mezzo bonifico bancario secondo le modalità indicate dalla segreteria in risposta alla richiesta scritta).
Il materiale didattico messo a disposizione del docente è sottoposto alla disciplina del copyright: ne è vietata ogni copia, condivisione, vendita, cessione a terzi non autorizzate dall’Organizzazione erogatrice.
Durata delle lezioni:
Le lezioni si svolgono in modalità online tramite piattaforma Google meet.
Gli inviti alla lezione verranno mandati il giorno stesso della lezione tramite email, entro le h 15:00.