Una visita guidata in esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano a Vallo della Lucania, sede del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e ai suoi principali monumenti: il Museo Diocesano, il Santuario di Santa Maria delle Grazie, la Cattedrale e la Badia di Santa Maria di Pattano.
L’antico nome di Vallo della Lucania era, secondo lo storico Giuseppe Maiese, Castrum Cornutum, dal luogo di origine dei suoi fondatori, che, provenienti da Cornutum, città della Dalmazia, vi giunsero non più tardi del secolo IX. Se la prima menzione sul Casale dei “Cornuti” risale a due pergamene del XIII secolo, ritrovate nella Badia di Cava, già un documento del 1052 – come evidenzia l’Ebner – parla di un “loco cornito”, che, per le caratteristiche di nodo viario accessibile e di fiorente polo di sviluppo economico, è residenza di un funzionario longobardo, delegato dal governo centrale nell’amministrazione politico-giuridica-militare della zona.
Vallo era costituita da due casali – Spio e Cornuti (o Vallo) – divisi da un fiume attraversato da due ponti, poi ricoperto nel tratto antistante il Municipio, nell’odierna piazza Vittorio Emanuele.
Lo sviluppo del borgo si ebbe, alla fine del XV secolo, quando esso passò sotto il dominio della Santa Casa dell’Annunziata di Napoli. Dopo il secolo XVI, durante il quale si registrò una continua ascesa economico - sociale, nel corso del 1600, nonostante le continue carestie e la peste che aveva distrutto intere popolazioni, Spio e Cornuti assestarono il loro ruolo di rilievo nell’ambito dello Stato di Novi. Nel XVIII secolo il paese mutò il nome originario in Vallo di Novi. In quest’epoca raggiunse la sua massima prosperità.
Per opera del clero, sul finire del XVIII secolo, assunse il ruolo di fiorente centro culturale, con la fondazione di scuole di teologia, filosofia e grammatica. Nel 1806, sotto il governo francese, fu designato capoluogo di distretto; nel 1808 – per volere di Gioacchino Murat – i Casali di Massa, Angellara e Pattano furono annessi al Comune di Vallo.
Oggi Vallo della Lucania, con le frazioni di Massa, Angellara e Pattano, è un centro di servizi tra i più importanti del Cilento.
In promiscuità con Novi e Cannalonga, Vallo detiene, altresì, la proprietà di parte del Monte Gelbison, montagna sacra, che vanta uno dei luoghi di culto più rinomati e belli del Meridione, il Santuario della Madonna di Novi Velia (comune nel cui territorio ricade la vetta).
Nel centro cittadino, da visitare la cattedrale di San Pantaleone edificata tra gli anni 1700-1736. Questa conserva importanti opere d’arte come 2 teli con l’effigie di San Pantaleone, opera del maestro Vito Formisano, un dipinto di Giuseppe De Mattia e recante la scena di “San Pantaleone che sana il cieco”, un dipinto del maestro salernitano Stefano Trapanese dal titolo “Conversione di San Pantaleone” ed altre tele.
Nella cattedrale è conservata anche un’ampolla con il sangue del Santo. Tra gli altri edifici degni di menzione, ci sono la Chiesa della Madonna delle Grazie, sempre nel centro del paese, l’antica badia di Santa Maria di Pattano un ex monastero di rito bizantino, il museo diocesano ed altri edifici sacri
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso visita il Museo Diocesano – via Francesco Cammarota 2 – Vallo della Lucania (SA).
ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.
programma
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso visita il Museo Diocesano – via Francesco Cammarota 2 – Vallo della Lucania (SA).
Incontro con l’arch. Rammauro (responsabile della struttura museale ed inizio della visita guidata con la dott.ssa Rachele Botti.
Al termine, trasferimento (a piedi) presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie, per ammirare il polittico di Andrea da Salerno e, successivamente, presso la Cattedrale diocesana di San Pantaleone, attraversando la bella e centrale Piazza Vittorio Emanuele.
# Ore 13.30 : Pranzo presso il ristorante “Barbatella” – via Madonna del Rosario – Vallo della Lucania – prenotazione a cura del singolo partecipante entro sabato 8 aprile – per prenotare il pranzo telefonare al numero 333 767 0059 – al costo di 25 euro a persona – con il seguente menù: Antipasto (affettati e formaggi locali), Primo (Fusilli con ragù di carne), Secondo (carne al sugo con melanzane imbottite, foglie e patate e altre verdure di stagione), Dessert (Dolce tipico cilentano con cioccolato e crema e glassa bianca di zucchero), acqua minerale, vino e caffè.
# Ore 15.30 : Nel pomeriggio trasferimento (mezzi propri) al complesso della Badia di Santa Maria di Pattano, ex monastero di rito bizantino, con la chiesa di San Fidelfo. Visita guidata a cura dell’arch. Mautone.
Il Sindaco, dr. Antonio Sansone, porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale. Nella visita saremo accompagnati dai Soci Egidio Marchetti e Giuseppe Di Vietri, componenti dello staff del Sindaco.
Quote di partecipazione
– Socio TCI € 10,00
– Non Socio € 12,50
La quota (da versare all’arrivo, il giorno della manifestazione) comprende la visita guidata come da programma, le spese organizzative del Club di Territorio, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Pranzo: 25 euro a persona. Il pranzo va prenotato dal singolo partecipante e la quota del pranzo va pagata direttamente al ristorante.
Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email secondosquizzato@gmail.com
Trasporti: mezzi propri
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Secondo Squizzato 348 013 4049
Guide: locali
Partecipanti: massimo 30 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:
Le prenotazioni sono aperte.
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.
La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.
Il Club di Territorio di Salerno del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.