Domenica 18 agosto, il folklore anima le suggestive viuzze dell’antico borgo per presentare, in costumi d’epoca, la celebrazione di un antico matrimonio contadino.

Contadini e contadine (oggi danzatori in abiti tradizionali) si muovono a ritmo di musica intorno a un'asta sulla cui cima è posto un fascio di spighe di grano, reggendo una "curdedda" ciascuno, a formare un coloratissimo vortice di nastri che originariamente rappresentavano simbolicamente i mesi dell'anno e il susseguirsi delle stagioni.

Si tratta di un antichissima usanza che trae origine dai riti arcaici di propiziazione e ringraziamento per la buona riuscita del raccolto  una rappresentazione unica nel suo genere che vanta una tradizione lunga più di 80 anni.