Il Castello di Soave, con il suo belvedere dal panorama mozzafiato sulle colline e sulla pianura è uno dei luoghi simbolo dell'Est Veronese. Si tratta di uno dei castelli medioevali meglio conservati d'Italia e uno dei borghi più amati (Bandiera Arancione). Il Castello, oltre ad offrire un'ambientazione perfetta, ospitò anche Dante stesso durante il suo soggiorno nella vicina Verona, ospite degli Scaligeri.
Il concerto che qui si terrà sarà infatti un percorso tra le molte opere liriche connesse con la Divina Commedia. L'immortale storia d'amore di Paolo e Francesca tra i versi di Dante e la grande lirica, in un luogo magico, il Belvedere del Castello di Soave.
Durante la serata organizzata a Soave, segui Paolo e Francesca tra le vie del borgo medioevale di Soave, oppure concediti una serata esclusiva con l'apericena musicale a Rocca Sveva.
Alle ore 21 il concerto evento con il soprano armeno Maria Sardaryan, il tenore Pierluigi D'Aloia, gli attori Tatiana Vedovato e Mauro Bernardi.
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Nasce in Veneto, grazie al coraggio e alla lungimiranza di quattro comuni dell’Est Veronese e dell’ovest vicentino (San Bonifacio, Lonigo, Soave e Veronella) un nuovo festival di musica e poesia.
Si tratta di un'iniziativa unica nel panorama italiano: in un momento in cui festival e istituzioni culturali chiudono, quattro Comuni si mettono in rete per creare cultura, sviluppare il pubblico del territorio, creare sinergie con le realtà produttive, creare un profilo turistico di portata internazionale
e attrarre pubblico nell'ottica del turismo culturale di prossimità, in una stagione particolarmente difficile a causa della situazione sanitaria.
La prima opera del giovane Giuseppe Verdi fu “Oberto, Conte di San Bonifacio”, rappresentata alla Scala di Milano il 17 novembre 1839.
La storia ha come protagonisti, da un lato, proprio il Conte Oberto e sua figlia Leonora e dall’altroCunizza da Romano e suo fratello Ezzelino.
I personaggi della vicenda, storici o in parte di fantasia, sono vissuti nei luoghi legati ai feudi dei Conti di San Bonifacio, grande famiglia della politica veneta all'epoca di Dante.
E proprio il “Sommo Poeta” Dante, citandoli spesso nella sua celebre “Divina Commedia”, collocaEzzelino da Romano all'Inferno e Cunizza da Romano, moglie di un Conte di San Bonifacio, nel IX canto del paradiso.
Ecco perché non solo San Bonifacio ma tutto il territorio dell’est veronese e dell’ovest vicentino è stato coinvolto nelle vicende che fanno da sfondo alla prima opera di Giuseppe Verdi, considerato che è stato proprio al centro della lotta tra i Conti di San Bonifacio ed Ezzelino da Romano, una delle vicende politiche fondamentali nella storia italiana, anche se non sempre ne viene riconosciuta la portata.
Il festival si articola su quattro serate, si apre il 28 agosto a Veronella, nella splendida cornice di Villa Lavagnoli, si continua venerdì 3 settembre con un concerto al belvedere del Castello di Soave, il 4 settembre è la volta di “La Traviata”, la più celebre opera verdiana a San Bonifacio e si chiude il 9 settembre a Lonigo, a villa Pisani con il recital di Giulia Bolcato.
L'altro aspetto unico di questo progetto è il fatto che tutti gli spettacoli sono stati realizzati coinvolgendo direttamente i grandi artisti che il nostro territorio ha dato in questi anni, eventi di qualità internazionale a “chilometro zero”. Citiamo le grandi soprano Giulia Bolcato e Annapaola Pinna che calcano le scene di teatri come il “Filarmonico” di Verona, “La Fenice” di Venezia, il “Regio” di Parma e molti altri, nel 2021, svoltisi interamente online.
La direzione artistica e musicale è affidata a Giancarlo Rizzi, direttore d'orchestra sambonifacese dalla carriera internazionale molto legato da sempre a tutto il nostro territorio e che ha lavorato nei teatri d'opera più importanti d'Europa, tra i quali il “Theater an der Wien” di Vienna, il teatro dove vissero e misero in scena le loro opere Mozart e Beethoven.
L’ideazione del progetto verdiano e del festival musicale è dell’Associazione Amici di Oberto, giovane realtà associativa sambonifacese che ambisce a portare la grande musica di Giuseppe Verdi nei luoghi dove vissero i protagonisti della sua prima opera, Oberto Conte di San Bonifacio.
L’associazione si avvale di “Fucina Culturale Machiavelli”, una delle migliori realtà di produzione culturale italiane che ha sede a Verona, ed è composta da giovani professionisti che hanno raggiunto risultati straordinari, tra cui recentemente il primo spettacolo teatrale italiano in realtà virtuale.
Con il patrocinio e il contributo del Comune di Soave, in collaborazione con la Pro Loco di Soave. L'evento si svolgerà nel rispetto della normativa vigente e delle linee guida in materia di tutela della salute pubblica.