Capolavoro dell’architettura gotica in Belgio, questo edificio è uno dei pochi sfuggiti alle distruzioni della rivoluzione francese, si racconta infatti che tre ecclesiastici stipularono un’alleanza con il regime. Delle torri della facciata, realizzate nel XIII secolo, solo quella di destra, patrimonio tutelato dall’Unesco, fu compiuta. Nel ‘400 Matheus de Layens, attivo in tutto il Paese, realizzò la sacrestia, mentre è del XVI secolo il campanile, dotato di un carillon con 39 campane. L’interno, a tre navate su colonne dai capitelli a fogliami, custodisce sculture e dipinti dei secoli XIV e XV e a destra del transetto sinistro, un complesso tabernacolo in pietra del 1550 dove ammirare le superbe scene del Nuovo e del Vecchio Testamento di Cornelis de Vriendt (detto Floris).