La grandiosa costruzione voluta dall’imperatore Traiano è il simbolo più conosciuto del patrimonio archeologico tarragonese di epoca romana, testimonianza della grande ingegneria civile dell’epoca. L’acquedotto, con la sua imponente gettata sul fiume Francolí, presenta due ordini di arcate (quella superiore è di 217 metri), con un’altezza massima di 27 metri. È nel suo genere uno dei meglio conservati al mondo, ed è conosciuto anche con il nome di Ponte del Diavolo, con riferimento ad alcune leggende, declinate in varie versioni, di epoca medievale. Isolato nella campagna, senza l’ingombrante contorno di luoghi di ristoro, è un luogo che si offre ad una contemplazione solitaria; verso il tramonto, i raggi del sole si appoggiano all’interno delle arcate creando suggestive geometrie di luce.