Piazza di dimensioni eccezionali, lunga 750 metri e larga 60, si trova in posizione strategica nel centro della Praga moderna ed è stata palcoscenico importante nella storia più recente della nazione ceca. Fino al 1848 mercato dei cavalli, il piazzale fu poi dedicato al santo patrono Venceslao (Václav) e cominciò ad essere simbolo del patriottismo ceco nel 1890, con il trasferimento della sede del Museo nazionale (Národní muzeum) nell'edificio neorinascimentale al N. 68. Di fronte al museo si ammira il monumento equestre a Venceslao, contornato dai quattro santi protettori boemi: Ludmilla, Procopio, Adalberto e Agnese. Sotto il cavallo, un'aiuola creata dai praghesi ricorda una delle tappe più drammatiche nella storia nazionale del '900: il suicidio di Jan Palac (1947-1969), estremo atto di rifiuto verso l'occupazione sovietica del Paese. Nonostante le funzioni pubbliche e il significato politico, nella vita di tutti i giorni Václavské námestí (piazza Venceslao) è frequentata da un'umanità diversissima, con abitanti, turisti e persone alla ricerca di una serata movimentata, tra locali notturni e case da gioco. Dal punto di vista artistico e architettonico si segnalano la sede del Národní muzeum, casa Peterka al N. 12, l'albergo Tatran al N. 22 e l'hotel Evropa al N. 25.