“Vedo una città che per fama toccherà le stelle”. La tradizione racconta che la principessa Libuše, leggendaria fondatrice della dinastia Premyslide, avrebbe pronunciato questa frase dal castello di Vyšehrad. Decisamente profetica, se si considera che oggi Praga è considerata da molti la più bella città europea. Sarà per le sue atmosfere, che non possono non incantare e che si colgono un po' ovunque, ai piedi di grandiosi monumenti come nelle viette più sperdute, nei suoi mille teatri come nelle sue ancora più numerose birrerie, dove le “Ceské pivo” (birre ceche) sono spillate per poco e si fa incetta di spezzoni della vita reale lontana dalle frotte di turisti.
È amatissima da chiunque vi abbia messo piede, per il fascino della topografia e delle architetture che evocano un teatrino barocco o per alcuni una favola. La capitale ceca è come una delle “città invisibili” di Calvino: si spalanca come in un gioco di scatole cinesi su altre città. Chi viene qua e pensa di trovare solo antiche e decadenti suggestioni può rimanere infatti deluso: Praha non è solo poesia e soprattutto non è solo Kafka, anche se il suo illustre cittadino ne ha rappresentato alla perfezione le malinconie, le atmosfere decadenti e i veleni. Questa città è fatta anche di intonaci brillanti e architetture avveniristiche, slanciate guglie e sfilate di edifici in stile liberty che non hanno pari in Europa, artisti improvvisati e talentuosi musicisti jazz che si contendono l'audience sul bellissimo ponte Carlo, uno dei tanti simboli di questa città che pare pensata per i più romantici.
Il passato, di cui si fa incetta nei quartieri di Staré Mesto (Città Vecchia) e di Malá Strana, si intreccia con l'ansia di futuro, di avanguardia e sperimentalismo. Un filo impercettibile lega le volte tardo-gotiche dal disegno impossibile di Ried, con le convulsioni rococò di Dientzenhofer, le costruzioni cubiste di Gocár fino alla Casa Danzante di Gehry e alle installazioni provocatorie di Cerny. Mai uguale a se stessa, Praga sfugge a qualsiasi definizione ed etichetta, immobile, vorticosa e assurda insieme.