Nonostante l'inevitabile conversione al turismo, il castello di Praga continua a dominare la città come negli ultimi dieci secoli, sia spazialmente, dalla cima di un colle, sia metaforicamente, come simbolo del potere passato e di quello attuale. Oggi il hrad si presenta come un quartiere di edifici di governo, con centri amministrativi e uffici, cinque edifici di culto, giardini, pinacoteche, collezioni, ristoranti, caffetterie e negozietti di souvenir. Insomma, più che una fortezza, un vero e proprio borgo circondato da bastioni. Per 800 anni sede dei re di Boemia e da nemmeno 100 anni di proprietà della presidenza della Repubblica, durante la sua lunga storia il Pražský hrad è stato una fabbrica a cielo aperto, accumulando una quantità sorprendente di testimonianze edilizie e d'arte. Inutile fare un elenco di tutti i luoghi d'interesse racchiusi all'interno delle mura del castello, si segnalano i maggiori. Quanto rimane delle favolose raccolte di Rodolfo II è oggi in mostra nella galleria Obrazárna, cui si accede dalla seconda corte. Cuore del hrad è la terza corte, molto più vasta delle precedenti, dove si trovano i monumenti simbolo del potere civile e religioso: il Palazzo reale (Starý královský palác) e la Cattedrale di S. Vito (Katedrála sv. Víta). Dalla piazza di S. Giorgio si ammira la bellissima abside gotica di S. Vito, la facciata barocca della basilica di sv. Jirí, il convento delle Benedettine, oggi sede museale, e la possente Torre delle polveri. Incorniciano i monumenti splendidi giardini, tra cui quello reale, il Královská zahrada.