Costruito per magnificare la potenza prussiana dopo la guerra dei Sette Anni, il palazzo, iniziato nel 1728 da Johann Gottfried Büring ed Heinrich Ludwich Manger ma terminato solo nel 1770 da Karl Philipp Christian von Gontard, riunisce barocco francese e stile neoclassico. Ne è risultata una costruzione un po’ stravagante ed ‘eccessiva’, sia nelle proporzioni sia nelle decorazioni: 428 statue e una cupola centrale sormontata da tre Grazie che reggono la corona prussiana. Più leggeri i due corpi laterali, che Jean Laurent Le Geay e Karl von Gontard destinarono ai dipendenti e alle cucine. Le 200 stanze sono arredate in stile rococò: il Grottensaal ha le pareti incrostate di conchiglie e minerali; la Marmorgalerie venne affrescata da B. Christian Rode; la Obere Galerie (la Galleria superiore) è ornata di tele di Guido Reni, Orazio Gentileschi e Luca Giordano. Nell’Arbeitszimmer (lo Studio) è esposto il più famoso Ritratto di Federico II, dipinto da Johann Heinrich Christoph Franke nel 1763. Di fronte alla facciata occidentale del palazzo sono i Communs, due grandi edifici, ornati da colonnati neoclassici, che vennero pensati da Karl Philipp Christian von Gontard (1766-69) come sipario scenografico del Neues Palais e destinati a ospitare gli uffici della Corte (attualmente sono in restauro). Sul lato orientale invece, oltre il giardino antistante, inizia il lungo viale di Hauptallee che attraversa il Rehgarten. Alla sua sinistra è l’Antikentempel, una struttura a forma di tempietto classico che doveva ospitare una parte delle collezioni d’arte del re; a destra è il Freundschaftstempel, il tempio dell’Amicizia costruito nel 1768 e dedicato alla sorella più amata da Federico II il Grande.