Tra i più alti esempi dell’arte bizantina nell’Adriatico, sorse nel VI secolo nel luogo in cui si trovavano la casa di S. Mauro, primo vescovo di Parenzo e martire, e quello che è ritenuto il più antico tempio cristiano d’Istria, dedicato al santo. Ampliata e completata per volere del vescovo Eufrasio nel 539, la basilica presenta una facciata ornata di mosaici. Un moderno portale dà accesso ad un atrio, attraverso il quale si entra nell’edificio, a pianta basilicale con tre navate su 18 colonne che riportano, sopra i bei capitelli, il monogramma di Eufrasio. L’altare maggiore è posto sotto un magnifico ciborio (struttura a forma di baldacchino) su 4 colonne. Un pavimento in marmo bianco, verde e porfido accoglie nel punto più prezioso della chiesa: l’abside centrale, le cui pareti sono decorate in alabastro, smalti, pietre dure e madreperla. Scene e personaggi biblici sono i soggetti dei mosaici su fondo dorato che caratterizzano il catino dell’abside centrale, risalenti al VI secolo. Completano il complesso della basilica un battistero ottagonale, un campanile trecentesco e l’Episcopo, costruzione a tre navate che custodisce diverse opere d’arte. Dal 1997 la Basilica Eufrasiana è parte del patrimonio dell’Unesco.