Costruita dai Teatini, alla fine del XVI sec., la chiesa di San Vincenzo affonda le proprie radici nel terreno ove sorgevano gli edifici legati alla trecentesca chiesa parrocchiale dedicata a San Vincenzo, edificata a partire dal 1278 su terreno consacrato per una precedente fondazione medievale.
Il progetto, disegno del Teatino napoletano Pietro Caracciolo, riprendeva il modello delle chiese piacentine contemporanee. In corso d’opera il nucleo originario venne modificato ampliando le dimensioni del complesso che fu consacrato da Mons. Claudio Rangoni, vescovo di Piacenza, nel 1612 e nel 1616.
Abitato dai Padri Teatini sino al 13 settembre del 1810 quando Napoleone ordinò la soppressione delle corporazioni religiose venne successivamente ascritto tra i possedimenti del Governo, poi della congregazione dei Fratelli delle scuole cristiane e dal 1972 al Comune di Piacenza.
La facciata, in mattoni a vista, articolata su due ordini architettonici è scandita da lesene con capitelli dorici nel livello inferiore e ionici in quello superiore; ad arricchire il prospetto un fregio con tiglifi e un timpano spezzato sotto il quale si imposta un finestrone centrale e in asse il portale lapideo inquadrato da colonne che sorreggono architrave con timpano mistilineo sul quale trionfa lo stemma dei Teatini.
Oltrepassato il portale il complesso presenta una pianta tripartita da robuste colonne, arricchita da cappelle laterali, transetto e cupola con alto tiburio; mentre la navata centrale presenta una volta a botte quelle minori sono definite da cupolette. Episodi biblici, allegorie, angeli, profeti e santi abitano le pareti, le volte e le cupole della chiesa; in particolare è dato gran risalto ai santi Teatini e a San Vincenzo al quale la chiesa è dedicata. Tra gli artisti principali presenti in San Vincenzo e attivi a cavallo del XVII e XVIII secolo ricordiamo: Felice Biella, Andrea e Giovan Battista Galluzzi, Roberto De Longe, Giovanni Evangelista Draghi.
A seguito di una serie di lavori di restauro e consolidamento - i più recenti realizzati tra il 2007 e il 2009, sovvenzionati da fondi comunali e statali - integrati dalle più avanzate soluzioni tecnologiche nasce uno spazio polifunzionale di grande interesse artistico e culturale: l’auditorium dei Teatini. Sotto gli affreschi riportati al fulgore originario e armonizzato alle opere lignee legate al culto (coro, cassa dell’organo e bussole di ingresso) si imposta il palcoscenico con camera acustica trasparente realizzata da pannelli di policarbonato. Lo spazio, moderno e innovativo, riqualificato grazie a impianti di riscaldamento, conservazione delle opere (impianto elettrocibernetico) e illuminazione ha ospitato le prove dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta dal Maestro Riccardo Muti.


