Simbolo dell’importanza della città quale roccaforte del cattolicesimo tedesco, il Dom di Paderborn ricorda il Duomo di Münster. Nella sua architettura si leggono diverse epoche costruttive e il tradizionale passaggio dal romanico al gotico, il primo percepibile anche da lontano, avvicinandosi alla città, nella sua alta torre che svetta dal punto più alto del centro storico. Da vicino si scoprono le decorazioni scultoree del Paradiesportal (XI secolo), la statua della Vergine, quelle di Ss. Liborio e Kilian, e quelle degli apostoli che abbelliscono il portale duecentesco; continuando il giro dell’edificio, splendidi altorilievi nel Brautportal. Nell’interno, a parte i portali baroccheggianti, un pulpito rococò e le cancellate in ferro delle cappelle seicentesche, predomina il gotico. Numerosi i capolavori conservati, tra cui un dossale (pala che decora la parte posteriore dell’altare) cinquecentesco di van Loen, una Pietà (1380) e una statua della Madonna (1440) che scende suggestivamente dall’alto. Sotto il coro si scende alla cripta, del 1140, che accoglie le spoglie di St Kilian; dal transetto, si passa invece in un ambiente romanico, l’Atrium (XI-XII secolo) e al chiostro tardogotico.