Racchiuso in un'ansa del fiume, sul lato sud, Rotherhithe ospitava un tempo uno dei più vasti complessi portuali della città. Era attraccato qui il Mayflower prima di partire per il Nuovo Mondo. Il primo dock fu aperto nel 1700 circa e si chiamava Howland Great Wet Dock, poi ribattezzato Greenland Dock perché funzionava da base per i balenieri nell'Artico; oggi è utilizzato per sport nautici. La costruzione dei Surrey Docks cominciò nel 1801 ed entro il 1864 coprivano quasi tutta la penisola di Rotherhithe. Qui era il maggiore centro cittadino del commercio del legname e i docks prendevano nome dai paesi da cui proveniva la merce: Québec, Russia, Norway Docks. Nel 1970 i Surrey Docks vennero chiusi e il municipio di Londra comprò l'area per ristrutturarla. Vi sono stati aperti un grande centro commerciale e, affacciata sull'ansa del Tamigi, la Surrey Docks City Farm (martedì-domenica 10-17; Café Frizzante solo mercoledì-domenica), vera fattoria 'cittadina' in cui si può familiarizzare con gli animali da allevamento e con le pratiche di coltivazione. All'estremità ovest, in St Marychurch Street, è la chiesa di St Mary, del XVIII secolo, sobria ed elegante, con l'esterno in mattoni color ocra; di fronte la Peter Hills School, del 1700, il cui primo piano è ornato da statue policrome; poco a est si raggiunge il Brunel Museum. Al n. 265 è Nelson Dock House (1840) e la Most Holy Trinity, chiesa cattolica ricostruita nel 1960. Nell'area del complesso portuale sorgono la Norwegian Church (1927), la Finnish Seamen's Church (1958) e la Swedish Seamen's Church (1967).