Alcune giornate di primavera – e, sempre più spesso, anche di altre stagioni – rendono Londra meravigliosa. Ma non saranno certo le bizze meteorologiche della capitale del Regno Unito a far desistere da lunghe passeggiate nella città che non passa mai di moda e, con la nebbia, il vento, il sole o la pioggia, non delude mai.
Si è rifatta il lifting più e più volte, trasformandosi in una metropoli al cui confronto ogni altra capitale europea sembra una provincia. In continua evoluzione e senza mai perdere la sua personalità, è riuscita ad affiancare ai capolavori architettonici che hanno segnato le tappe della sua storia, arditi e provocatori esempi di urbanistica moderna.
Londra chiama a raccolta un po' tutti, ed è diventata il paradiso per gli amanti della cultura e dei musei, per chi non può fare a meno di musical e spettacoli teatrali, per gli estimatori della buona birra e della vita sfrenata, per gli animali da concerto e da stadio, per i creativi, gli archistar, gli artisti incompresi in altre parti del continente.
Capitale mondiale in fatto di cultura, moda e design, Londra dirige il gusto, orienta la produzione e il mercato dell'arte e del fashion. Senza dimenticare che è stata la culla di movimenti musicali come il beat, il rock e il punk, e delle successive rivoluzioni culturali che sono sfociate in veri e propri fenomeni di massa anche al di fuori del Regno Unito. Una "Mecca" per gli amanti dello shopping, è West End il quartiere di riferimento, anche se boutique, negozi vintage, streetware, shops di musica e antiquariato aprono un po' ovunque. Tutto si muove, tutto cambia, come la cucina, per esempio. Sono finiti i tempi in cui Londra era sinonimo di fish&chips! Oggi sapori e profumi indiani, cinesi, africani e caraibici si mescolano in una cucina tra le più varie e fantasiose. Locali, ristoranti, caffè e sale da tè...non c'è che l'imbarazzo della scelta quando si decide dove passare la serata, anche se rimane il pub la vera istituzione nazionale.
Estinto quasi totalmente il caratteristico gentleman armato di ombrello e bombetta, (diciamo quasi...), Londra è attraversata da fiumi di persone dai tratti e dai colori assai poco britannici, che ne fanno una delle città più multiculturali del continente (si parlano oltre 300 idiomi e il numero di matrimoni misti è tra i più alti al mondo).
A portata di mano (meno di portafoglio) e ideale per un "city-break", la metropoli inglese è ora raggiungibile anche senza abbandonare la terraferma, ma non ha perso il suo fascino. Dietro le sue tante maschere, dalle vetrine alternative di Carnaby Street a quelle lussuose di Harrods, al di là dell'imperdibile (ma chi l'ha detto?) cambio della guardia e delle interminabili file per la colossale ruota panoramica London Eye, vive una Londra che è come un'amante esigente e non si lascia possedere da chi non le concede il giusto tempo. A chi non si accontenta di uno sguardo frettoloso, questa vibrante metropoli regalerà indimenticabili angoli nascosti e poco battuti dalla folla, minuscoli pub nei quali lasciarsi contagiare dalla passione per la birra, il "soccer" e le scommesse dei londinesi, mercatini stravaganti dai quali uscire con porcellane cinesi, edizioni polverose di bestsellers inglesi, un piercing o un tatuaggio di troppo, 33 giri introvabili e rare miscele di tè.